Vabbè, ma se è la proprietà o la dirigenza per prima ed emanare ed esalare mediocrità perché i giocatori invece dovrebbero essere perfezionisti maniacali col culto o l'assillo della vittoria?
perchè quando chiedono lo stipendio, si presentano come tali.
Se invece dicessero "voglio 7 milioni all'anno, però il mio rendimento e soprattutto il mio impegno dipende esclusivamente da quanto mi stanno simpatici dirigenti e allenatori", non credo riuscirebbero ad ottenere rinnovi o adeguamenti.
Se non ci si può basare sul professionismo dei calciatori, non si può costruire una squadra.
Poi non è che solo noi abbiamo giocatori dementi ingrati approfittatori, ce li hanno tutti. Ma noi abbiamo una quota molto alta di questi per il semplice fatto che la società non ha mai fatto una scrematura. E non sono mai stati messi i valori umani come requisito fondamentale nell'acquisto (e nelle cessioni: vedi Tonali) dei giocatori.
Quindi sì, alla fine si torna sempre alla società se si valuta il quadro generale. Però se si entra nello specifico, i calciatori sono i principali colpevoli per come la vedo io.
Estremizzando solo per far capire il concetto che voglio dire, se costruisco una squadra con 22 Balotelli, sì sono un ******* incapace, però poi questo non dovrebbe vietare ai tifosi di insultare i 22 Balotelli anche quando dormono a casa loro, perchè alla fine in campo ci vanno loro.
E' un esempio assurdo, noi fortunatamente non abbiamo nemmeno un Balotelli, però il problema è che forse non abbiamo nemmeno un professionista fedele alla causa. In questi ultimi anni, i più legati alla causa rossonera, a mio avviso sono stati Tonali, Giroud e Adli. Fuori tutti e 3. Uno per raggiunti limiti di età , gli altri due per soldi.