Domanda: negare un affitto sulla base di un pregiudizio "razziale" non la reputi una forma di violenza?
O e' assimilabile ad un semplice diniego, forse un po' becero e troglodita, ma pur sempre legittimo?
Non lo reputo una violenza, se uno all'estero pacatamente mi dicesse "guardi mi scusi ma io agli italiani non affitto perché mi state antipatici" forse ci resterei male, un po' spiazzato..ma non è che vado a denunciarlo, in fondo è casa sua..vorrà dire che i miei soldi li prenderà un'altro..
Ripeto, è che di solito chi usa questi dinieghi difficilmente lo fa senza violenza anche verbale o fisica (a volte però innescata dall'insistenza di chi subisce il diniego)..di conseguenza scatta il fatto che non è più un semplice "no grazie"
Però ad esempio, mettiamo che ho un ristorante..se moralmente mi urtasse (o per mia inclinazione mi mettesse a disagio, anche verso gli altri avventori) che due gay all'interno amoreggiassero tra loro, debbo subirlo per forza sennò discrimino? La legge dice di si..io però penso non sia così giusto..