Personalmente non sono preoccupato del debito contratto con Eliott o della possibilità di ripagarlo né del rischio di perdere un campione (ma ne abbiamo in rosa?) per il mancato ingresso in Champions. Per come è strutturata questa operazione finanziaria di acquisto e sviluppo del club fa parte del gioco.
Quello che invece mi preoccupa e che ritengo rappresenterà il vero ago della bilancia per capire il futuro di questa gloriosa società è il prossimo calciomercato estivo in caso di qualificazione diretta alla Champions. Fassone fa capire che i proventi assicurati dalla partecipazione alla più importante competizione europea sarebbero investiti in sede di campagna acquisti ma considerate le cifre che attualmente girano sul mercato temo che questo "sforzo" non sarebbe sufficiente. Come giustamente hanno sottolineato altri utenti, è necessario capire se proprietà e management pensano ad un Milan modello Arsenal che, con l'eccezione di quest'anno, partecipa ogni stagione alla Champions per uscire poi puntualmente agli ottavi oppure un Milan che partecipa alla Champions per provare a vincerla. Se, come spero, è vera la seconda ipotesi, è altrettanto necessario essere consci che per i primi 3 anni siano fondamentali investimenti a fondo perduto che vadano oltre le possibilità offerte dal fatturato. Altrimenti il rischio è di fare la fine della Roma, di diventare la classica bella realtà "vorrei ma non posso".