Le accuse di copertura di pedofili nei confronti di Sua Santità Papa Benedetto XVI sono vili, turpi, ripugnanti, imbarazzanti, ridiciole, sataniche. Innanzitutto non si riferiscono a quando era Prefetto.
L'allora Card. Ratzinger, da Prefetto del Sant'Uffizio, chiedeva con forza che si facesse luce sulle accuse, in particolare a Marcial Maciel. Quando l'anziano Papa Giovanni Paolo II, ormai malato, non in grado di tenere da solo la barra dritta, chiese ai suoi collaboratori se le accuse a Maciel avessero fondamento, Ratzinger si battè per colpire Maciel. Ad opporsi, ingannando bene Giovanni Paolo II, era gente come Sodano e Sandri, amichetto di Bergoglio. Appena eletto Papa, Benedetto XVI riprese quel dossier, e Maciel venne spretato e scomunicato. Da quel momento, da Papa, Benedetto XVI intraprese una lotta durissima alla Pedofilia, con tolleranza zero. Moltissimi Preti vennero cacciati, vennero colpiti Vescovi e addirittura un Cardinale. Si, ricordate il Card. Theodore McCarrick, che Papa Francesco ha spretato? Bene, Benedetto XVI alle primissime accuse gli impose gli "arresti domiciliari" in un monastero. Appena eletto, Francesco gli tolse ogni limitazione! Poi, dovette spretarlo dinnanzi alle nuove accuse evidenti.
La lotta alla pedofilia di Benedetto XVI gli venne riconosciuta dalle stesse vittime. Le accuse ricevute, riguardano il periodo in cui era Vescovo. Dei 4 casi su cui è stato accusato di un comportamento errato, 3 cadono da soli: si riferiscono a momenti in cui l'allora Mons. Ratzinger non era nemmeno a Monaco, alcuni addirittura precedenti alla sua nomina a Vescovo! L'unico caso più pesante è quello del cosiddetto "Padre H". Tale Sacerdote venne mandato a Monaco per una cura psichiatrica, legata alle accuse di pedofilia, che era ancora tutte da dimostrare. In una riunione, Ratzinger autorizzò tale passaggio, e fin qui nessun problema. Il problema sorge perché tale Prete nel frattempo venne affidato a una Parrocchia. In realtà, quando avvenne, avvenne per volontà del vice di Ratzinger, che si è preso tutta la responsabilità, dato che Ratzinger era proprio fuori quando venne presa la decisione. Questa accusa, già abbondantemente smentita nel 2011, è tornata in auge lo scorso anno. Padre George, in buona fede, disse sbagliando che Ratzinger non era alla riunione. In realtà, nella sua difesa, Ratzinger ha scritto che era nella riunione, ma lì non si parlò assolutamente di affidargli una Parrocchia!! Allora tutti i giornali liberal che gridavano "il Papa si è contraddetto!". No. Basta aprire un giornale del 2011. Benedetto XVI aveva già sempre detto di aver partecipato alla riunione, ma che non si era parlato di dargli una parrocchia. E infatti la decisione venne presa dal suo vice (o, per usare un termine più esatto, Vescovo ausiliare), che si è più volte preso la responsabilità, ammettendo di aver sbagliato, per quanto in buona fede.
D'altronde, a dimostrazione della buona fede nella lotta di Papa Benedetto XVI, ci sono gli stessi documenti rubati di Vatileaks, che mostrano come il Papa lottasse davvero per la pulizia nella Chiesa, nonostante la presenza di marciume interno, tanto che c'era un progetto per ammazzarlo.
Come vedete, le accuse vengono, se va bene, dall'ignoranza di chi le muove, e se va male, dalla malafede. Se va malissimo, forse da Satana, d'altronde, a rilasciarle erano sempre i media satanici del mondo liberal. Verrà un giorno a cui verrà reso a ciascuno per quanto ha dato. Per Sua Santità quel giorno è arrivato, e oggi gode di Dio in Paradiso. Per i falsari accusatori, quel giorno giungerà, e, se non pentiti, avranno la loro punizione. Intanto, Benedetto ci guardi dall'alto, nella speranza che ascenda presto alla Gloria degli Altari e venga Canonizzato.
Questo è
@fabri47 @Toby rosso nero