E' la peggior Italia di sempre: 361 minuti senza gol.

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La tua idea la rispetto ma non la condivido, anzi penso che sia tu che confondi i casi con la regola. Non solo sono le grandi spagnole a vincere quasi sempre a livello internazionale, ma anche il Siviglia in Europa League, per non parlare della Nazionale Spagnola che vince sia a livello senior che giovanile con la stessa egemonia che avevamo noi negli anni 90. Ripeto, ti invito a scorrerti sui siti chi ha vinto le competizioni internazionali negli ultimi dieci anni e vedrai che è un dominio assoluto del calcio spagnolo a tutti i livelli, con gli exploit della Germania e Portogallo soltanto.

Non ne faccio un giudizio personale, francamente le squadre spagnole mi annoiano e il gioco del famoso tiki taka non lo sopporto, ma è un dato di fatto che da almeno dieci anni il calcio vincente è giocato in questo modo.

Ciò non significa che sia il migliore in assoluto nè che si vincerà per sempre giocando così, il gioco evolverà ancora e vincerà chi starà al passo col cambiamento.

Per me noi siamo naufragati proprio perchè non siamo stati abbastanza reattivi e bravi nell'inseguire quei modelli esteri che ci indicavano in modo inequivocabile che i cambiamenti erano necessari. E non parlo solo di aspetti tecnici, perchè sul piano organizzativo e gestionale noi siamo rimasti agli anni 90 appunto, sotto tutti gli aspetti.
Sul piano organizzativo e gestionale sta sprofondando il movimento calcistico italiano, non sul piano tattico. Non ne fate mai e poi mai(!) una questione di filosofie, perché nella storia del calcio si è sempre vinto sia facendo il cosiddetto bel gioco, sia facendo il cosiddetto catenaccio.
 
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Il problema è ben più profondo di quel che possa sembrare .
Io nel settori giovanili mi diverto ( non dico che ci lavoro seppur mi paghino perchè per me è una passione ) e negli ultimi 20 anni ho assistito a cambiamenti epocali ai quali noi italiani non abbiamo saputo adottare le contromosse.
Cito alcuni aspetti FONDAMENTALI :
1- le nascite in italia sono calate vertiginosamente. Quanti si sposano? Quanti mettono famiglia ? Quanti bambini nascono? Basterebbe vedere quanta fatica si faccia ad allestire le classi a scuola per capire cosa intendo. Ho assistito , da testimone diretto, nel mio sud alla 'morte' di molti paesini storici. 3-4 paesi assieme ora riescono a male pena e creare una prima elementare laddove fino a 30 anni fa avevamo 6-7 sezioni. Meno nascite meno potenziali giocatori.
2- i bambini di oggi hanno uno stile di vita totalmente diverso : passano il loro tempo in casa e davanti i tablet laddove prima iniziavano l'attività fisica in tenera età giocando per le strade.
3- Il calcio non attira più come una volta perchè i ragazzini hanno a disposizione mille divertimenti e interessi.
4- la nuova generazione di genitori ( senza voler offendere alcuno) è qualcosa di abominevole. I problemi che ci sono nelle scuole si ripercuotono nella scuola calcio . Come diceva il maestro Vicini : ' il problema della scuola calcio sono i genitori'.
5- i settori giovanili sono pieni di stranieri, basterebbe vedere il campionato primavera.
Come se ne esce ?
Dobbiamo italianizzare tutti gli stranieri che crescono e si formano da noi . Non possiamo prenderci il lusso di formare giocatori per altre nazioni.
Non vi è altra soluzione.
Il problema del movimento calcistico italiano attuale è soprattutto numerico , tutto poi viene di conseguenza.
Il bacino da cui attingere ormai è misero e le probabilità che vengano fuori i totti, del piero, nesta sono molto inferiori.
 

Lineker10

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Guarda che pure io rispetto il tuo punto di vista eh..però vediamo le cose in modo diverso..
Il domino spagnolo è vero in parte, si certo, il siviglia ha vinto 5 uefa e 2 le ha vinte l'atletico, ma appunto, quell'atletico madrid era l'antecedente di quello che poi ha fatto benissimo pure in champions, e lo ha fatto giocando tutto fuorché un calcio spagnoleggiante..
Real e Barca non le conto..nel real dominatore di champions c'era solo Ramos (e oggi Isco)..il Barca poi ha avuto il ciclo d'oro parallelo alla spagna, poi pure loro hanno vinto coi campioni pagati miliardate non con la cantera spagnola..

Il mio discorso è che se invece di abbandonare il nostro modello ormai 15-20 anni fa (e lo abbiamo fatto perché quando si vinceva venivamo criticati, ci accusavano di non gioco, io ME L RICORDO i titoloni dei giornali spagnoli quando Milan e Juve vincevano e loro criticavano..) per cercare di produrre giocatori di palleggio avessimo continuato a creare grandi difensori, a giocare un calcio all'italiana e a lavorare su quello oggi avremmo risultati migliori, avremmo magari alcuni centrali fortissimi (vediamo se Alessio, Caldara e Rugani saranno il futuro, per me in marcatura devono crescere), avremmo qualche terzino erede vero dei Maldini e Cabrini..forse avremmo qualche centrocampista di alto livello..e magari qualche centravanti (anche se lì credo sia proprio un vuoto pazzesco nel dopo vieri)

Per fortuna almeno in porta con Gigio abbiamo risolto il problema del dopo Buffon..ma anche lì, siamo passati da dover mettere Toldo a fare il terzo portiere a dover vedere Buffon 40enne titolare..

In ogni caso, vedremo il futuro, qualcosa si muove (Donnarumma, Romagnoli, Conti, Bernardeschi, Chiesa, Cutrone, Pellegri per citare i più promettenti)

Una cosa però si deve insegnare a sti ragazzi: giocare per vincere, perché senza la fame non si fa niente..e i nostri glielo leggi negli occhi che non hanno fame

La nostra scuola non va assolutamente abbandonata, hai ragione, ma per me va evoluta, cosa non semplice.

Ad esempio per me sarebbe il caso di guardare anche fuori dai nostri confini per cercare gli allenatori, invece di girarci sempre i vari Pioli Ballardini e mezze tacche varie. La nostra scuola di allenatori è la migliore per me, ma questo non significa che non sia migliorabile magari cercando di imparare certi concetti da chi questi concetti li ha nel sangue e nella cultura. Questo potrebbe essere un buon modo per evolvere il nostro calcio, senza il preconcetto che noi siamo sempre e comunque i più bravi e che non ci insegna niente nessuno ;)

Sulla crisi dei giocatori e sulla speranza in questa ondata di giovani che condivido, per me manca un tassello per completare il quadro: la crisi delle big. Perchè se i giovani che hai, magari quelli più bravi, non hanno l'opportunità di giocare le grandi partite internazionali e di bruciarsi con esperienze di un certo livello è chiaro poi che a livello di nazionale avrai giovani non pronti ad affrontare certe partite.

Noi veniamo dalla batosta recente con l'Arsenal: abbiamo visto che i nostri giovani su certi palcoscenici balbettano, magari sono come se non meglio dell'Arsenal sotto tanti aspetti ma certa esperienza fa la differenza.

I vari Chiesa Belotti Perin Barella... in passato sarebbero finiti subito in un qualche top club (che all'epoca poteva significare anche Lazio e Parma) e iniziato presto a fare esperienze di club internazionali e ai massimi livelli, oggi invece o restano troppo in club medi o finiscono all'estero. In passato c'era questo flusso dai piccoli ai grandi club che faceva crescere gradualmente ma velocemente le generazioni di nostri giocatori, oggi francamente questo non lo vedo se non in sparuti casi.
 
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La nostra scuola non va assolutamente abbandonata, hai ragione, ma per me va evoluta, cosa non semplice.

Ad esempio per me sarebbe il caso di guardare anche fuori dai nostri confini per cercare gli allenatori, invece di girarci sempre i vari Pioli Ballardini e mezze tacche varie. La nostra scuola di allenatori è la migliore per me, ma questo non significa che non sia migliorabile magari cercando di imparare certi concetti da chi questi concetti li ha nel sangue e nella cultura. Questo potrebbe essere un buon modo per evolvere il nostro calcio, senza il preconcetto che noi siamo sempre e comunque i più bravi e che non ci insegna niente nessuno ;)

Sulla crisi dei giocatori e sulla speranza in questa ondata di giovani che condivido, per me manca un tassello per completare il quadro: la crisi delle big. Perchè se i giovani che hai, magari quelli più bravi, non hanno l'opportunità di giocare le grandi partite internazionali e di bruciarsi con esperienze di un certo livello è chiaro poi che a livello di nazionale avrai giovani non pronti ad affrontare certe partite.

Noi veniamo dalla batosta recente con l'Arsenal: abbiamo visto che i nostri giovani su certi palcoscenici balbettano, magari sono come se non meglio dell'Arsenal sotto tanti aspetti ma certa esperienza fa la differenza.

I vari Chiesa Belotti Perin Barella... in passato sarebbero finiti subito in un qualche top club (che all'epoca poteva significare anche Lazio e Parma) e iniziato presto a fare esperienze di club internazionali e ai massimi livelli, oggi invece o restano troppo in club medi o finiscono all'estero. In passato c'era questo flusso dai piccoli ai grandi club che faceva crescere gradualmente ma velocemente le generazioni di nostri giocatori, oggi francamente questo non lo vedo se non in sparuti casi.

Quella era una serie A ricchissima.
Il parma non solo giocava le coppe ma le vinceva pure.
 

Lineker10

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Il problema è ben più profondo di quel che possa sembrare .
Io nel settori giovanili mi diverto ( non dico che ci lavoro seppur mi paghino perchè per me è una passione ) e negli ultimi 20 anni ho assistito a cambiamenti epocali ai quali noi italiani non abbiamo saputo adottare le contromosse.
Cito alcuni aspetti FONDAMENTALI :
1- le nascite in italia sono calate vertiginosamente. Quanti si sposano? Quanti mettono famiglia ? Quanti bambini nascono? Basterebbe vedere quanta fatica si faccia ad allestire le classi a scuola per capire cosa intendo. Ho assistito , da testimone diretto, nel mio sud alla 'morte' di molti paesini storici. 3-4 paesi assieme ora riescono a male pena e creare una prima elementare laddove fino a 30 anni fa avevamo 6-7 sezioni. Meno nascite meno potenziali giocatori.
2- i bambini di oggi hanno uno stile di vita totalmente diverso : passano il loro tempo in casa e davanti i tablet laddove prima iniziavano l'attività fisica in tenera età giocando per le strade.
3- Il calcio non attira più come una volta perchè i ragazzini hanno a disposizione mille divertimenti e interessi.
4- la nuova generazione di genitori ( senza voler offendere alcuno) è qualcosa di abominevole. I problemi che ci sono nelle scuole si ripercuotono nella scuola calcio . Come diceva il maestro Vicini : ' il problema della scuola calcio sono i genitori'.
5- i settori giovanili sono pieni di stranieri, basterebbe vedere il campionato primavera.
Come se ne esce ?
Dobbiamo italianizzare tutti gli stranieri che crescono e si formano da noi . Non possiamo prenderci il lusso di formare giocatori per altre nazioni.
Non vi è altra soluzione.
Il problema del movimento calcistico italiano attuale è soprattutto numerico , tutto poi viene di conseguenza.
Il bacino da cui attingere ormai è misero e le probabilità che vengano fuori i totti, del piero, nesta sono molto inferiori.

Punto di vista interessante. La naturalizzazione selvaggia è una delle misure adottate per rilanciare il calcio tedesco, una delle più note.

Ma sconfina il campo nel diritto e in uno dei temi più discussi negli ultimi anni, lo Ius Soli.

Quindi è un discorso che esula dai campi di calcio e finisce in parlamento ;)
 

Lineker10

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Quella era una serie A ricchissima.
Il parma non solo giocava le coppe ma le vinceva pure.

Già e in quel Parma sono cresciuti Buffon Cannavaro Zola Chiesa Dino Baggio (e prima di loro Benarrivo Apolloni Minotti)... quel contesto era fondamentale per far crescere i giovani, oggi purtroppo non c'è e si sente enormemente.
 
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Punto di vista interessante. La naturalizzazione selvaggia è una delle misure adottate per rilanciare il calcio tedesco, una delle più note.

Ma sconfina il campo nel diritto e in uno dei temi più discussi negli ultimi anni, lo Ius Soli.

Quindi è un discorso che esula dai campi di calcio e finisce in parlamento ;)

La germania ha affrontato una crisi generazionale come e peggio della nostra.
I grandi del calcio, aiutati dalla politica, si sono messi al tavolo e hanno riscritto tutto. Da zero.
I frutti veri e assoluti di tale lavoro li vediamo da qualche anno ma non scordiamo che nel 2002 , naturalizzando polacchi e turchi, erano già in finale dei mondiali per giocarsi il titolo dopo pochissimi anni dalla crisi più nera.
Come bruciare le tappe.
Perchè la germania allora,come l'italia oggi, non può certo sparire dal palcoscenico europeo e mondiale per 10-15 anni.
 

Lineker10

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La germania ha affrontato una crisi generazionale come e peggio della nostra.
I grandi del calcio, aiutati dalla politica, si sono messi al tavolo e hanno riscritto tutto. Da zero.
I frutti veri e assoluti di tale lavoro li vediamo da qualche anno ma non scordiamo che nel 2002 , naturalizzando polacchi e turchi, erano già in finale dei mondiali per giocarsi il titolo dopo pochissimi anni dalla crisi più nera.
Come bruciare le tappe.
Perchè la germania allora,come l'italia oggi, non può certo sparire dal palcoscenico europeo e mondiale per 10-15 anni.

Già, i tedeschi sanno reagire come pochi alle difficoltà.

Con il caos che abbiamo adesso in politica e l'ascesa della Lega temo che lo Ius Soli sia un tema che non affronteremo per almeno i prossimi 5 anni.

In Italia dovremo cercare altre strade per rilanciare il calcio. Più probabile allo stato delle cose che vengano introdotti dei limiti più stringenti al tesseramento di extracomunitari, soprattutto nelle giovanili.
 
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Già, i tedeschi sanno reagire come pochi alle difficoltà.

Con il caos che abbiamo adesso in politica e l'ascesa della Lega temo che lo Ius Soli sia un tema che non affronteremo per almeno i prossimi 5 anni.

In Italia dovremo cercare altre strade per rilanciare il calcio. Più probabile allo stato delle cose che vengano introdotti dei limiti più stringenti al tesseramento di extracomunitari, soprattutto nelle giovanili.

Tu il campionato primavera mi pare di aver capito che lo segui, giusto?
Avrai visto che è pieno zeppo di stranieri !!!
Ma che schifo è ??
Nemmeno nelle giovanili facciamo giocare gli italiani.
Non ci meravigliamo se poi vengono fuori in pochissimi.
La serie B comunque come campionato è molto valido e 'allenante', sarebbe opportuno vi fossero le squadre B .
 

Milanforever26

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Sulla crisi dei giocatori e sulla speranza in questa ondata di giovani che condivido, per me manca un tassello per completare il quadro: la crisi delle big. Perchè se i giovani che hai, magari quelli più bravi, non hanno l'opportunità di giocare le grandi partite internazionali e di bruciarsi con esperienze di un certo livello è chiaro poi che a livello di nazionale avrai giovani non pronti ad affrontare certe partite.

Concordo in pieno..è evidente la mancanza di personalità dei nostri che vivono certe partite nel modo sbagliato proprio per mancanza di attitudine..
Sarà dura ricreare certe alchimie comunque..
Ad ogni modo torno a sottolineare il concetto, per me fondamentale, di fame.

Senza quella non si va da nessuna parte

Bisogna smetterla di insegnare ai ragazzi che si gioca per divertimento..ma quale divertimento? Lo sport professionistico è un lavoro e il tuo dovere non è divertirti ma fare di tutto per vincere..devi aver voglia di mangiarti l'avversario altro che pensare che l'importante è partecipare..
 
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