La nostra scuola non va assolutamente abbandonata, hai ragione, ma per me va evoluta, cosa non semplice.
Ad esempio per me sarebbe il caso di guardare anche fuori dai nostri confini per cercare gli allenatori, invece di girarci sempre i vari Pioli Ballardini e mezze tacche varie. La nostra scuola di allenatori è la migliore per me, ma questo non significa che non sia migliorabile magari cercando di imparare certi concetti da chi questi concetti li ha nel sangue e nella cultura. Questo potrebbe essere un buon modo per evolvere il nostro calcio, senza il preconcetto che noi siamo sempre e comunque i più bravi e che non ci insegna niente nessuno
Sulla crisi dei giocatori e sulla speranza in questa ondata di giovani che condivido, per me manca un tassello per completare il quadro: la crisi delle big. Perchè se i giovani che hai, magari quelli più bravi, non hanno l'opportunità di giocare le grandi partite internazionali e di bruciarsi con esperienze di un certo livello è chiaro poi che a livello di nazionale avrai giovani non pronti ad affrontare certe partite.
Noi veniamo dalla batosta recente con l'Arsenal: abbiamo visto che i nostri giovani su certi palcoscenici balbettano, magari sono come se non meglio dell'Arsenal sotto tanti aspetti ma certa esperienza fa la differenza.
I vari Chiesa Belotti Perin Barella... in passato sarebbero finiti subito in un qualche top club (che all'epoca poteva significare anche Lazio e Parma) e iniziato presto a fare esperienze di club internazionali e ai massimi livelli, oggi invece o restano troppo in club medi o finiscono all'estero. In passato c'era questo flusso dai piccoli ai grandi club che faceva crescere gradualmente ma velocemente le generazioni di nostri giocatori, oggi francamente questo non lo vedo se non in sparuti casi.