Invece è stato proprio quello l’errore: quel gruppo era arrivato al culmine a Cardiff, dopo quel momento poteva solo iniziare la discesa. Hanno peccato di arroganza, persino il Milan di Berlusconi anni ‘90, la squadra più ricca al mondo e al tempo la meglio gestita, affrontò una ricostruzione di sei anni dopo lo scudetto del ‘96 di Capello che chiuse il primo ciclo dell’era Berlusconi (perché per me il ciclo Sacchi/Capello è un ciclo solo), nonostante fossimo i più ricchi e non ci fosse l’FPF.
Questi qui hanno sbagliato i calcoli, hanno pensato di essere i signori e padroni e di potersi mantenere ininterrottamente sempre agli stessi livelli, e ora intestardendosi con un gruppo marcio che peggiora sempre di più finiranno per fare un frontale contro un autoarticolato che li ridurrà come le milanesi degli anni ‘10.
Riguardo agli scudetti, appena è risorta una delle due milanesi hanno rischiato di perderlo subito, e il prossimo anno non lo vedranno manco in fotografia. È facile fare i gradassi in Serie A quando le milanesi per anni e anni vanno in giro con immondizia del calibro di Kuzmanovic, Schelotto, Poli, Birsa, Silvestre, Montolivo, Ranocchia, Belfodil, Destro ecc ecc.
Avrebbero dovuto capire che il ciclo era finito nel 2017 (e infatti l’anno dopo vinsero solo RUBANDO a Saurizio, che altrimenti avrebbe vinto col Napoli), invece non hanno voluto capirlo perché non potevano accettare di chiudere il ciclo senza Champions a differenza nostra e dell’Inda, e questo loro complesso di inferiorità ora li porterà piano piano in una melma dalla quale faranno molta fatica ad uscire (senza contare che quando ne usciranno troveranno un Milan e un’Inter al top e con stadio di proprietà).