Analizzare il periodo fascista è molto complesso, Mussolini ha fatto cose buone e cose non buone. Alla fine le cose non buone sono pesate di più di quelle buone. L'errore più grande è stato l'allearsi con la Germania, trascinandoci in una guerra che non potevamo combattere. Senza l'alleanza ci avrebbero invasi, ma da alleati della Francia e della UK, la nostra liberazione sarebbe stata diversa. Probabilmente non ci sarebbe stata la caduta della Monarchia. Ma non è dato saperlo.
Le cose non sono andate così.
L'alleanza con la Germania è stata una volontà precisa di Francia e Gran Bretagna, che non avevano alcun interesse ad avere paesi della Terza Posizione come alleati, in quanto le linee economiche propugnate (socializzazione dell'economia in primis, ma anche nazionalizzazione del sistema finanziario) erano contrarie alle linee politiche delle plutocrazie anglosassoni.
Senza contare che gli inglesi erano anni che cercavano di fare fuori Mussolini, poiché avevano paura dell'influenza che stava prendendo in tutta Europa (mezza europa era fascista e filo-italiana all'epoca, compresa buona parte dell'opinione pubblica britannica che simpatizzava per Mosley).
Senza contare che esistono documenti dell'epoca che attestano di come i servizi segreti britannici allertassero la Corona della pericolosità italiana, in quanto gli accordi che Mussolini stava prendendo con il Re dello Yemen del Nord e quello dell'Arabia Saudita, potessero portare (come infatti si stava facendo) all'istituzione di protettorati nella penisola araba, con un conseguente afflusso diretto di petrolio nelle fila italiane, che non avrebbero più dovuto comprarlo dalla Anglo-Persian Oil Company (oggi BP), che intanto aveva già perso, in favore dell'AGIP istituita dal Fascismo, l'esclusiva sul trivellamento del suolo nazionale (hai presente l'omicidio Matteotti?). Oltretutto l'espansione nella penisola araba dell'Impero Coloniale Italiano avrebbe significato un controllo sul Mar Rosso e di conseguenza su Suez. E il che significava il controllo sui traffici nel Mediterraneo.
E la storia della guerra che non potevamo combattere è un falso storico.
L'Italia ha combattuto con onore su tutti i campi di battaglia in cui è stata. L'unico problema italiano furono i comandanti, che spesso e volentieri non eseguirono mai gli ordini dati, poiché filo britannici.
Ci sono testimonianze di navi consegnate agli inglesi senza combattere. Ci sono testimonianze di come l'attacco a Malta e le operazioni in Libia furono di fatto atto di sabotaggio nei confronti del Paese.
E nonostante tutto, ovunque siano andati gli italiani hanno dimostrato coraggio e onore, al punto che persino lo sbarco in Sicilia fu un disastro per gli Alleati, che usarono la mafia e le barrette di cioccolato per cercare di accaparrarsi il favore della popolazione locale.
Tra l'altro, gli inglesi non proposero mai la neutralità italiana, ma una resa incondizionata preventiva con uno stato permanente di occupazione.
Chiesero all'Italia la consegna delle armi e il diritto di sbarco e passaggio sul territorio, cose che infatti poi rimarcheranno a Cassibile al generale Castellano, nonostante la cobelligeranza.
Per addolcire la pillola, Churchill propose Nizza, la Savoia, la Corsica e la Tunisia, sapendo benissimo che non le avrebbe mai date, visto che in caso di vittoria bellica, la Francia, da paese vincitore, non avrebbe mai accettato una mutilazione territoriale.
In sostanza tentò lo stesso gioco che si fece durante la Prima Guerra Mondiale, quando la Dalmazia venne promessa contemporaneamente all'Italia e alla Serbia, portando alla sconfessione dei trattati in sede a Versailles con Vittorio Emanuele Orlando e Sidney Sonnino che lasciarono l'aula, per poi tornare con la coda fra le gambe.