DPCM: imprese all'attacco:"Falliamo". #Contedimettiti.

Lambro

Bannato
Registrato
12 Marzo 2014
Messaggi
6,336
Reaction score
207
Quello che non capiscono è che se anche Conte li avesse fatti riaprire domani,con la situazione attuale del virus, nessuno ci sarebbe andato nei loro ristoranti.
Se la prendono con lo stato perchè li obbliga a chiudere, ma in futuro se la dovranno finalmente prendere col Covid perchè sarà la vera causa della chiusura, purtroppo.
Ora il nemico ha un volto da insultare e lo insultano.
Ma il vero nemico è un altro e finchè uno non ha avuto un decesso o una dura battaglia contro il virus in casa, non lo capisce.
 

dadensa

Junior Member
Registrato
31 Maggio 2018
Messaggi
395
Reaction score
440
Per quanto riguarda i dipendenti, molti parlano della famosa cassa integrazione in deroga, ora, non sono esperto di buste paga ma vorrei un chiarimento: lo stato ci mette i soldi dello stipendio per il dipendente, ma tasse e contributi sugli stipendi chi li deve pagare? Perché se restano in capo all'imprenditore parliamo sempre di una montagna di soldi se sei a zero entrate come appunto un parrucchiere..


Essendo un importo pagato dall'inps o direttamente o tramite anticipo in busta paga da parte del datore di lavoro, non ha alcun costo per il datore. La contribuzione correlata (quella che normalmente costa al datore di lavoro circa il 30% in più della retribuzione) è coperta figurativamente dall'inps. Per ciò che concerne le tasse (imposta IRPEF) non è mai un costo per il datore di lavoro ma è la famosa trattenuta in busta paga che poi il datore versa allo stato (è quindi un debito, non un costo del datore di lavoro).
Di fatto, con un dipendente in cassa a zero ore i costi sono quasi azzerati (restano diciamo i costi amministrativi, consulente del lavoro, commercialista, ecc), ed eventuali costi di maturazione dei ratei (13ma, 14ma, ferie), qualora nell'accordo sindacali sia previsto che essi maturino normalmente anche in cassa integrazione (ma è un accordo, non un obbligo)
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
43,298
Reaction score
15,936


Oggi alle 21 in programma un flash mob di protesta. 100.000 ristoranti riapriranno stasera, alle ore 21, per un'ora. Accenderanno le luci, non serviranno clienti, e poi chiuderanno. L'evento, organizzato da "Risorgiamo Italia" sarà trasmesso in diretta su Facebook.

una buona iniziativa non violenta,se non basterà ho letto che andranno sotto i comuni
dire il 26 aprile che forse riaprirai il 1 giugno è una mazzata
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,912
Reaction score
38,472
Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 28 aprile, sono scoppiate le tensioni sul nuovo decreto. Negozianti e ristoratori attaccano:"Così falliremo". Anche il PD e Renzi attaccano sui provvedimenti presi. Marcucci (PD):"Ci sono tre punti da rivedere: le messe, la chiusura prolungata per bar, ristoranti, barbieri e parrucchieri; infine, la questione dei congiunti". Su Twitter è esploso l'hashtag #ConteDimettiti con migliaia di commenti in poche ore.

Tutte le categorie si lamentano. A Padova due parrucchieri si sono incatenati:"Non possiamo restare chiusi fino a giugno. Tra spese fisse e dipendenti non possiamo permetterci di fare altri debiti".

Il Giornale shock: chiudono 500.000 imprese. Giorgio Merletti di Confartigianato:"Prima il Premier smette di fare annunci e meglio è. Parrucchieri ed estetisti restano chiusi e sono imbufaliti. Qui si rischia la rivolta sociale. Piccole imprese lasciate da sole".

Oggi alle 21 in programma un flash mob di protesta. 100.000 ristoranti riapriranno stasera, alle ore 21, per un'ora. Accenderanno le luci, non serviranno clienti, e poi chiuderanno. L'evento, organizzato da "Risorgiamo Italia" sarà trasmesso in diretta su Facebook.

Io quando leggo certi commenti inorridisco dall'ignoranza dilagante.

Ma ci vuole tanto a capire che il giorno in cui riapriranno i parrucchieri saremo con un piede e mezzo fuori dall'emergenza??
Non mi riferisco ovviamente a noi utenti che stimo tutti ma a politici, vescovi ,imprenditori che fanno paragoni stupidi.
Se la fase due non permette ancora l'assembramento decade tutto o quasi.
Se io per andare a trovare i miei parenti devo stare a distanza di sicurezza e con la mascherina come pretendono alcuni di riaprire??

Che poi ci sia il rischio fallimento lo capisco e lì dovrebbe intervenire lo stato, tutelando e aiutando le imprese.

Possiamo forse sindacare sulla velocità della ripartenza ma non è nemmeno esattamente logico passare dalla chiusura totale ai massaggi nel centro estetico.
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
43,298
Reaction score
15,936
Io quando leggo certi commenti inorridisco dall'ignoranza dilagante.

Ma ci vuole tanto a capire che il giorno in cui riapriranno i parrucchieri saremo con un piede e mezzo fuori dall'emergenza??
Non mi riferisco ovviamente a noi utenti che stimo tutti ma a politici, vescovi ,imprenditori che fanno paragoni stupidi.
Se la fase due non permette ancora l'assembramento decade tutto o quasi.
Se io per andare a trovare i miei parenti devo stare a distanza di sicurezza e con la mascherina come pretendono alcuni di riaprire??

Che poi ci sia il rischio fallimento lo capisco e lì dovrebbe intervenire lo stato, tutelando e aiutando le imprese.

Possiamo forse sindacare sulla velocità della ripartenza ma non è nemmeno esattamente logico passare dalla chiusura totale ai massaggi nel centro estetico.

loro vogliono lavorare in sicurezza come gli altri,non senza regole.
l'alternativa è lavorare a nero su appuntamento dal cliente,ma così non potrebbe vigilare nessun ispettore del lavoro.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,912
Reaction score
38,472
Un dramma senza precedenti e non se ne vede la fine.Non mi vergogno di dire che poco fa mi sono commosso a vedere la testimonianza di una barista a Mattino cinque.

Ieri Conte ha detto, supportato dalla scienza perchè non sono decisioni sue, che ci sono solo le condizioni per lavorare con la ristorazione da asporto.
Non si può nemmeno comprare il caffè per consumarlo davanti la porta del bar.

Sulla base di queste restrizioni : come pretendono i vescovi di confessare, i locali di riaprire e i parrucchieri di esercitare??
Possiamo sindacare sulla velocità della ripresa ma non dovremmo nemmeno scordare che usciamo da una chiusura totale.

Lo stato, mio modesto parere, dovrebbe solo tutelare le imprese con le tasse, gli affitti, ecc ecc.
Se dovesse andare bene la fase due tra tre settimane potrebbe cambiare molto/tutto.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,912
Reaction score
38,472
loro vogliono lavorare in sicurezza come gli altri,non senza regole.
l'alternativa è lavorare a nero su appuntamento dal cliente,ma così non potrebbe vigilare nessun ispettore del lavoro.

Il concetto di sicurezza a quanto pare è opinabile e soggettivo.
La fase due ancora non concepisce l'aggregamento e discerne il settore produttivo dal resto.
Ci sono poi valutazioni profonde circa rischi professionali , fasce d'età, flusso di persone, ecc ecc.

Dimmi tu un parrucchiere come potrebbe oggi, nella fase due , lavorare in sicurezza.
La fase due obbliga a mantenere le distanze e usare la mascherina, come fai a tagliare i capelli in queste condizioni?
E' impossibile credo.
La messa in sicurezza sarebbe solo il via libera a raggirare i decreti.

Se non posso mettermi a tavola coi parenti( visto che siamo due nuclei familiari differenti ) e veniamo da una quarantena, come posso mettermi a mangiare in una sala con altre persone togliendomi le protezioni??

Per me è follia anche solo pretenderlo.

Poi ti ripeto, massima solidarietà per tutti e mi aspetto lo stato aiuti come deve e non a chiacchiere.
 

Andris

Senior Member
Registrato
21 Febbraio 2019
Messaggi
43,298
Reaction score
15,936
Il concetto di sicurezza a quanto pare è opinabile e soggettivo.
La fase due ancora non concepisce l'aggregamento e discerne il settore produttivo dal resto.
Ci sono poi valutazioni profonde circa rischi professionali , fasce d'età, flusso di persone, ecc ecc.

Dimmi tu un parrucchiere come potrebbe oggi, nella fase due , lavorare in sicurezza.
La fase due obbliga a mantenere le distanze e usare la mascherina, come fai a tagliare i capelli in queste condizioni?
E' impossibile credo.
La messa in sicurezza sarebbe solo il via libera a raggirare i decreti.

Se non posso mettermi a tavola coi parenti( visto che siamo due nuclei familiari differenti ) e veniamo da una quarantena, come posso mettermi a mangiare in una sala con altre persone togliendomi le protezioni??

Per me è follia anche solo pretenderlo.

Poi ti ripeto, massima solidarietà per tutti e mi aspetto lo stato aiuti come deve e non a chiacchiere.

mettere camice,guanti e mascherina chirurgica come fa un medico sostanzialmente che tocca il paziente.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
69,912
Reaction score
38,472
mettere camice,guanti e mascherina chirurgica come fa un medico sostanzialmente che tocca il paziente.

Tagliare i capelli o andare in un centro estetico abbatte ogni tipo di distanza e rientra tra quel tipo di professione dove il contatto è stretto e , oserei direi, intimo.
Molto difficile mantenere le distanze, anzi impossibile.
Ripeto : quando riapriranno queste professioni saremo con un piede e mezzo fuori l'emergenza.
Vorrei far notare che sono chiusi anche oculisti, odontoiatri perchè non ci sono le condizioni per farli lavorare ma si 'rischia' solo per le emergenze visto che si parla di salute.

Io piuttosto vorrei capire se davvero ci sono artigiani che non possono riaprire .
Ecco, questo già sarebbe vergognoso visto che parliamo di settori dove si può rispettare delle norme di sicurezza e dentro una fase due ci possono stare anche bene.
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,693
Reaction score
4,393
Essendo un importo pagato dall'inps o direttamente o tramite anticipo in busta paga da parte del datore di lavoro, non ha alcun costo per il datore. La contribuzione correlata (quella che normalmente costa al datore di lavoro circa il 30% in più della retribuzione) è coperta figurativamente dall'inps. Per ciò che concerne le tasse (imposta IRPEF) non è mai un costo per il datore di lavoro ma è la famosa trattenuta in busta paga che poi il datore versa allo stato (è quindi un debito, non un costo del datore di lavoro).
Di fatto, con un dipendente in cassa a zero ore i costi sono quasi azzerati (restano diciamo i costi amministrativi, consulente del lavoro, commercialista, ecc), ed eventuali costi di maturazione dei ratei (13ma, 14ma, ferie), qualora nell'accordo sindacali sia previsto che essi maturino normalmente anche in cassa integrazione (ma è un accordo, non un obbligo)

Ottima spiegazione, grazie!
 
Alto