Io credo stiamo commettendo un grave errore invidiando il 'pilota' laddove la forza è rappresentata dalla 'macchina'.
A buon intenditor....poche parole.
Si sta troppo sottovalutando o per nulla considerando quello che ha fatto e fa la proprietà, la red bull.
Parliamo di una proprietà che possiede : RD Lipsia, New York Red Bulls , Red Bull Brasil,Salisburgo , Red Bull Ghana e Red Bull Ghana.
Tutti clubs calcistici/academy riconducibili alla multinazionale austriaca.
Ci rendiamo conto cosa voglia dire e implichi tutto ciò? Quanto costi tutto ciò?
Quindi, prima di parlare dei miracoli di Rangnick e dei virtuosismi del lipsia, dovremmo fare valutazioni più approfondite perchè altrimenti è altissimo il rischio di minimizzare ciò che invece ha una portata e una valenza straordinaria.
Il patron della red bull infatti non è l'ultimo arrivato ma risulta tra i primi 60 uomini più ricco al mondo, giusto per capire la base.
Il lipsia quindi il leao di turno prima se lo va a trovare in giro per il mondo, usando i vari clubs/academy della proprietà, poi lo fa crescere nella squadra B direttamente collegata( il salisburgo) e poi lo porta nella squadra A (il lipsia ) quando reputa i tempi idonei.
Questo , ad esempio , è il percorso che ha seguito Upamecano.
Concentriamoci poi sulla rosa e sui costi del lipsia : il lipsia oggi non costa 4 noccioline , come qualcuno vuol far credere.
Nella stagione 2018/2019 il costo del personale e della rosa è stato pari a 172 mln.
Per fare un confronto possiamo dire che l'atalanta dei miracoli è costata 93 mln, la lazio 114, il napoli circa 210.
Non parliamo quindi di una squadretta ma di una squadra importante che investe laddove reputa indispensabile farlo.
Infine : il fpf consente di investire nello scouting e nel settore giovanile e la red bull lo ha fatto ad altissimi livelli investendo in più clubs e più academy, i soldi che vengono girati sotto forma di sponsorizzazioni non sono del tutto chiari e non compaiono a bilancio ma si tratta di investimenti importanti. La red bull ha garantito pure risorse al club soprattutto attraverso prestiti.
La red bull ha poi trovato una città e una squadra(lipsia) ideali per fare calcio, con uno stadio che era abbandonato o quasi perchè inutilizzato. Era stato costruito per i mondiali ma nessuna squadra vi giocava. Il lipsia lo ha avuto in gestione per 30 anni.
Quindi prima di esaltare Rangnick, che sicuramente sarà un bravo allenatore e un ottimo ds, cerchiamo di riconoscere la potenza della realtà che gli sta dietro e che al milan oggi non è minimamente replicabile.
Il milan oggi non è lipsia, non ha uno stadio di proprietà, non ha clubs satelliti direttamente riconducibili, non ha la potenza nè la voglia di investire coi giovani, non ha una proprietà che vuole immettere soldoni freschi.
Stiamo invidiando il pilota laddove il segreto è la macchina.
Chiudo facendo notare che il modello red bull è comunque odiato in germania, viene definito il club di plastica, e la sua metodologia di fare calcio ha destato non pochi dubbi alla uefa per un ovvio e palese conflitto di interessi col salisburgo(altro club in mano alla red bull).
Sono state mosse anche molte critiche per come l'azienda ha raggirato la regola che vieta che la maggioranza di un club sia in mano a un'azienda laddove dovrebbe rimanere in mano ai tifosi.
Chi oggi sogna rangnick credo si stia eccitando per l'uomo sbagliato.
Red bull gioca su più tavoli/campi e forse la portata economica andrebbe valutata nel complesso.