Per me può aver senso solo per i settori giovanili. Per il resto, anche in Premier e negli altri campionati è pieno di stranieri.
Il problema è che dai tempi di Pirlo non nasce un talento vero italiano.
Quelli buoni negli ultimi anni hanno subito trovato spazio in grandi club e sono stati pompati dai media come futuri fenomeni (Donnarumma, Chiesa, Zaniolo, Barella, Bastoni, per citare i migliori). Per questo non credo sia un problema di stranieri.
La nostra nazionale ha una sfilza di onesti giocatori e qualche buon giocatore, come i sopracitati. Quello che manca, a differenza di altre grandi nazionali, sono un paio di campioni. Quelli non nascono più, e non penso sia un problema di stranieri, ma di scuole calcio.
La storia della serie A dice questo:
- anni 30-40 -> praticamente tutti italiani e ciclo più vincente della storia di qualsiasi altra nazionale al mondo.
- fino al 66 > arrivano stranieri e tantissimi oriundi e c’è la famosa uscita ai mondiali con la Corea del Nord.
- 66-80 > chiusura frontiere: fioriscono riva, Rivera, mazzola… sarà un caso? Boh, però erano fenomeni, raccogliamo poco a livello di nazionale (finale mondiale e vittoria europei) però bene a livello di club.
80-2010–> riaprono frontiere, arrivano campioni di primo livello è dominiamo in lungo e in largo sia a livello di club che di nazionale.
2010-10 -> declino serie A, tanti stranieri scarsi, italiani che non giocano per fare spazio a gente a caso che può fare plusvalenze e la nazionale manca per due volte i mondiali.
Se giocano più italiani è naturale che diventino forti più italiani, poco mi importa se non nasce un Baggio o un Totti (che giocherebbero comunque in qualsiasi situazioni). Se guardò il campionato croato giocano praticamente solo croati, centinaia di giocatori che giocano sempre ogni domenica e possono essere osservati e comprati dai club europei. La continuità di gioco influisce sopratutto sulla convinzione di essere forti e sulla personalità, perché come doti tecniche ci siamo. Prendiamo un Mascara, se da 18 anni avesse giocato in Champions league con la dinamo Zagabria, ogni anno, sempre titolare della serie A del suo paese, forse non avremmo mai sentito parlare di Modric (scherzo).