Cremlino: "Mancano condizioni per pace in Ucraina"

Andris

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lo storico Cardini a La Verità:

"La maggioranza dei governi vuole la prosecuzione della guerra, ma a livello di popoli non c’è la stessa propensione.
La gran parte delle persone al mondo non accetta più che il conflitto vada avanti, che non ci sia alcun tentativo diplomatico per arrivare a una soluzione e che qualsiasi piano che non preveda la vittoria totale dell’Ucraina venga bocciato ancora prima di discuterne
E' qui che si inserisce la Cina.

Preferisco comunque vivere in un Paese subordinato a Washington rispetto a uno che fa gli interessi di Pechino in situazione di guerra.
C’è da temere la Cina perché non andrebbe a bombardare il Minnesota o il Wyoming, ma colpirebbe la Toscana, la Sicilia, il Veneto, dove ci sono le basi Nato

Chiunque provi anche solo a immaginare un negoziato con la Russia passa per ‘filoputiniano’, quando va bene.
Quando va male, gli ridono in faccia.
Ormai conosciamo Zelensky.
Conosciamo molto bene lui e tutti gli uomini che lo circondano.

Tanto per cominciare, la convinzione che l’Ucraina sia una buona democrazia è del tutto falsa
Basta poco per chiudere i giornali, le emittenti televisive e mettere al bando i partiti politici.
Hanno cominciato a uccidere le persone dopo averle accusate di collaborazionismo.
I russofoni del Donbass presi casa per casa e passati per le armi: sono cose da guerra di Spagna

Una forte accusa di corruzione pesa sulla classe dirigente ucraina, cioè le persone con cui stiamo parlando in questo momento.
Sono coloro che si permettono di darci dei vigliacchi perché inviamo soldi, armi e infrastrutture, ma non scendiamo in campo a combattere al loro fianco.
Sembra esserci una sensazione di amnesia generale, per cui ci si è dimenticati di tutte quelle cose che hanno fatto: che la guerra non è iniziata lo scorso anno ma almeno nel 2014. piazza Maidan, la sconfessione dei trattati di Minsk, le violenze nel Donbass che non erano stati i russi a praticare ma gli ucraini

E' giunto il momento di dire basta all’immagine che si vuol dipingere in Italia e in Europa di Zelensky come un eroe senza macchia

Meloni sa benissimo che non potrà mandare gli aerei a Kiev.
È un punto che mi sembra abbastanza chiaro e sul quale anche i nostri militari sono d’accordo.

Se gli aerei non arriveranno, dovrà trovare una via di fuga, magari addossando le responsabilità alle frizioni politiche che sono nate dentro la sua maggioranza o al clima di diffidenza nel Paese

Gli Stati Uniti puntano a frammentare l'asse euroasiatico e renderlo subordinato a Washington.
Gli Stati Uniti hanno lavorato a questo, scegliendo l’Europa orientale come test: hanno avvicinato sempre di più gli ordigni della Nato a Mosca, hanno portato la vecchia cortina di ferro dalla metà della Germania fino ai confini dell’Ucraina o della Finlandia.

Tutto ciò ha un costo a livello internazionale”.
 
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Diciamo che si vede subito una persona che nella vita per lavoro i problemi li deve affrontare e per forza risolvere, senza se e senza ma.

Dare opinioni senza pensare al "come" fino al dettaglio microscopico è roba da narratori, nulla in contrario, ci vogliono anche quelli.

Ma passare dalla teoria alla pratica, c'è di mezzo il mare.
Tra l’altro sostenere che la soluzione migliore sia il contrario di quel che è stato deciso di fare è la posizione più comoda perché non ci sarà mai la controprova.
 

ROQ

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lo storico Cardini a La Verità:

"La maggioranza dei governi vuole la prosecuzione della guerra, ma a livello di popoli non c’è la stessa propensione.
La gran parte delle persone al mondo non accetta più che il conflitto vada avanti, che non ci sia alcun tentativo diplomatico per arrivare a una soluzione e che qualsiasi piano che non preveda la vittoria totale dell’Ucraina venga bocciato ancora prima di discuterne
E' qui che si inserisce la Cina.

Preferisco comunque vivere in un Paese subordinato a Washington rispetto a uno che fa gli interessi di Pechino in situazione di guerra.
C’è da temere la Cina perché non andrebbe a bombardare il Minnesota o il Wyoming, ma colpirebbe la Toscana, la Sicilia, il Veneto, dove ci sono le basi Nato

Chiunque provi anche solo a immaginare un negoziato con la Russia passa per ‘filoputiniano’, quando va bene.
Quando va male, gli ridono in faccia.
Ormai conosciamo Zelensky.
Conosciamo molto bene lui e tutti gli uomini che lo circondano.

Tanto per cominciare, la convinzione che l’Ucraina sia una buona democrazia è del tutto falsa
Basta poco per chiudere i giornali, le emittenti televisive e mettere al bando i partiti politici.
Hanno cominciato a uccidere le persone dopo averle accusate di collaborazionismo.
I russofoni del Donbass presi casa per casa e passati per le armi: sono cose da guerra di Spagna

Una forte accusa di corruzione pesa sulla classe dirigente ucraina, cioè le persone con cui stiamo parlando in questo momento.
Sono coloro che si permettono di darci dei vigliacchi perché inviamo soldi, armi e infrastrutture, ma non scendiamo in campo a combattere al loro fianco.
Sembra esserci una sensazione di amnesia generale, per cui ci si è dimenticati di tutte quelle cose che hanno fatto: che la guerra non è iniziata lo scorso anno ma almeno nel 2014. piazza Maidan, la sconfessione dei trattati di Minsk, le violenze nel Donbass che non erano stati i russi a praticare ma gli ucraini

E' giunto il momento di dire basta all’immagine che si vuol dipingere in Italia e in Europa di Zelensky come un eroe senza macchia

Meloni sa benissimo che non potrà mandare gli aerei a Kiev.
È un punto che mi sembra abbastanza chiaro e sul quale anche i nostri militari sono d’accordo.

Se gli aerei non arriveranno, dovrà trovare una via di fuga, magari addossando le responsabilità alle frizioni politiche che sono nate dentro la sua maggioranza o al clima di diffidenza nel Paese

Gli Stati Uniti puntano a frammentare l'asse euroasiatico e renderlo subordinato a Washington.
Gli Stati Uniti hanno lavorato a questo, scegliendo l’Europa orientale come test: hanno avvicinato sempre di più gli ordigni della Nato a Mosca, hanno portato la vecchia cortina di ferro dalla metà della Germania fino ai confini dell’Ucraina o della Finlandia.

Tutto ciò ha un costo a livello internazionale”.
azz, un altro complottista putiniano che non si fida di mentana!
 
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Sugli indecisi non mi stupisco perchè molta gente ammette di non avere le conoscenze per giudicare e hanno tutta la mia stima.
A me sembra la posizione più sensata. Ci son troppe variabili ed evoluzioni che noi cittadini comuni non possiamo valutare né ipotizzare.
Sì, mandi le armi. A chi vanno queste armi? Verrano utilizzate in futuro per scopi diversi da quelli per cui son state date(è già successo che si armassero “amici” che poi son diventati “nemici”? Eccetera. Risposta: boh.
No, non mandi le armi. Che fa la Russia? Cosa succede alle relazioni internazionali dell’Italia? Eccetera. Risposta: boh.
 
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Orsini è un insulto a tutte le persone che fanno il mio lavoro.
Nessuno lo prende sul serio, non ha minimamente le competenze richieste per parlare di queste faccende.
SOCIOLOGO che parla di cose che non gli competono e che si fa ridere dietro dall'italia accademica intera.
Solo in un paese come il nostro poteva avere successo tra la gggente, basta qualche rutto ben infiocchettato...
 

Andris

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A me sembra la posizione più sensata. Ci son troppe variabili ed evoluzioni che noi cittadini comuni non possiamo valutare né ipotizzare.
Sì, mandi le armi. A chi vanno queste armi? Verrano utilizzate in futuro per scopi diversi da quelli per cui son state date(è già successo che si armassero “amici” che poi son diventati “nemici”? Eccetera. Risposta: boh.
No, non mandi le armi. Che fa la Russia? Cosa succede alle relazioni internazionali dell’Italia? Eccetera. Risposta: boh.
perchè pensi che chi decide conosca già tutti gli scenari possibili anche di situazioni mai avvenute prima ?
per dire molti esperti prendono dati da piattaforme accessibili come Telegram, non da report classificati del Mossad
comunque in generale non esprimersi vuol dire delegare agli altri, come per le elezioni, che non sono necessariamente meglio di te
infine, ma non per ultimo, devi presupporre che si scelga solo la soluzione migliore in modo disinteressato non per influenze varie che vogliono spingere il paese in un certo percorso
e vorrei capire come si possa fare con persone che non hanno neanche un volto...
 

Blu71

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lo storico Cardini a La Verità:

"La maggioranza dei governi vuole la prosecuzione della guerra, ma a livello di popoli non c’è la stessa propensione.
La gran parte delle persone al mondo non accetta più che il conflitto vada avanti, che non ci sia alcun tentativo diplomatico per arrivare a una soluzione e che qualsiasi piano che non preveda la vittoria totale dell’Ucraina venga bocciato ancora prima di discuterne
E' qui che si inserisce la Cina.

Preferisco comunque vivere in un Paese subordinato a Washington rispetto a uno che fa gli interessi di Pechino in situazione di guerra.
C’è da temere la Cina perché non andrebbe a bombardare il Minnesota o il Wyoming, ma colpirebbe la Toscana, la Sicilia, il Veneto, dove ci sono le basi Nato

Chiunque provi anche solo a immaginare un negoziato con la Russia passa per ‘filoputiniano’, quando va bene.
Quando va male, gli ridono in faccia.
Ormai conosciamo Zelensky.
Conosciamo molto bene lui e tutti gli uomini che lo circondano.

Tanto per cominciare, la convinzione che l’Ucraina sia una buona democrazia è del tutto falsa
Basta poco per chiudere i giornali, le emittenti televisive e mettere al bando i partiti politici.
Hanno cominciato a uccidere le persone dopo averle accusate di collaborazionismo.
I russofoni del Donbass presi casa per casa e passati per le armi: sono cose da guerra di Spagna

Una forte accusa di corruzione pesa sulla classe dirigente ucraina, cioè le persone con cui stiamo parlando in questo momento.
Sono coloro che si permettono di darci dei vigliacchi perché inviamo soldi, armi e infrastrutture, ma non scendiamo in campo a combattere al loro fianco.
Sembra esserci una sensazione di amnesia generale, per cui ci si è dimenticati di tutte quelle cose che hanno fatto: che la guerra non è iniziata lo scorso anno ma almeno nel 2014. piazza Maidan, la sconfessione dei trattati di Minsk, le violenze nel Donbass che non erano stati i russi a praticare ma gli ucraini

E' giunto il momento di dire basta all’immagine che si vuol dipingere in Italia e in Europa di Zelensky come un eroe senza macchia

Meloni sa benissimo che non potrà mandare gli aerei a Kiev.
È un punto che mi sembra abbastanza chiaro e sul quale anche i nostri militari sono d’accordo.

Se gli aerei non arriveranno, dovrà trovare una via di fuga, magari addossando le responsabilità alle frizioni politiche che sono nate dentro la sua maggioranza o al clima di diffidenza nel Paese

Gli Stati Uniti puntano a frammentare l'asse euroasiatico e renderlo subordinato a Washington.
Gli Stati Uniti hanno lavorato a questo, scegliendo l’Europa orientale come test: hanno avvicinato sempre di più gli ordigni della Nato a Mosca, hanno portato la vecchia cortina di ferro dalla metà della Germania fino ai confini dell’Ucraina o della Finlandia.

Tutto ciò ha un costo a livello internazionale”.

Bravo Cardini.
 

singer

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Peskov è un tonto clamoroso.
Quella dichiarazione sulla Crimea è un disastro perchè delegittima completamente l'invasione russa.
Dicendo che la Crimea è parte integrante della russia POICHE ne fa parte da 9 anni significa ammettere indirettamente che il resto dell'Ucraina è parte integrante dell'Ucraina stessa perchè ne fa parte da 30.
Un dilettante.
In un paese normale dopo una gaffe simile la tua carriera politica è finita.
Scusami ma dici una sciocchezza.
La Crimea fa parte della Russia da 9 anni perché 9 anni fa si è tenuto un referendum in tal senso. La volontà popolare si è espressa 9 anni fa nel senso dell'appartenenza alla Russia e in questi 9 anni non c'è stato un atto di senso contrario.
Parimenti, le repubbliche del Donbass non fanno più parte integrante dell'Ucraina da 9 anni, quando si è tenuto quel referendum per l'indipendenza, vinto dagli indipendentisti.
La questione è semplice e cristallina: il popolo di quei territori ha deciso del proprio futuro.
Ogni altra contraria considerazione è recessiva e, aggiugno, profondamente violenta.
 
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Scusami ma dici una sciocchezza.
La Crimea fa parte della Russia da 9 anni perché 9 anni fa si è tenuto un referendum in tal senso. La volontà popolare si è espressa 9 anni fa nel senso dell'appartenenza alla Russia e in questi 9 anni non c'è stato un atto di senso contrario.
Parimenti, le repubbliche del Donbass non fanno più parte integrante dell'Ucraina da 9 anni, quando si è tenuto quel referendum per l'indipendenza, vinto dagli indipendentisti.
La questione è semplice e cristallina: il popolo di quei territori ha deciso del proprio futuro.
Ogni altra contraria considerazione è recessiva e, aggiugno, profondamente violenta.
Reputando quei referendum in punta di baionetta sotto occupazione militare come legittima espressione di volontà popolare offendi la mia (e non solo) intelligenza.
Ah, e "sciocchezze" te le tieni per te che non sono tuo fratello, non ti allargare grazie.
Puoi essere in disaccordo, ma il rispetto si porta sempre.

Un paese ha OCCUPATO un pezzo di un altro paese manu militari, in barba ad ogni diritto internazionale.
Tieni questa di considerazione recessiva e violenta.

Che poi tutto sto discorso non cambia minimamente il fatto che Peskov ha fatto un autogol retorico incredibile.
 
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