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Non lo è assolutamente.Io non so quale sia il tuo lavoro, ma voler far passare la Cina come Paese in difficoltà è una sciocchezza.
I problemi in questa pandemia li stanno avendo tutti chiaramente, ma loro molto, ma molto meno rispetto ad altri per svariati motivi,: prima di tutto perchè sono un'oligarchia costituita da fanatici globalisti che obbliga, senza alcuna manifestazione di piazza contro, al vaccino (con numeri da far impallidire molte delle democrazie europee) e proclama di continuo lockdown forzati e circoscritti per mantenere la produzione interna in costante attivo. Con l'America in difficoltà poi, anche il problema energetico sembra virare verso un futuro predominio cinese e gestione dei principali bacini energetici extra-confine (vedi Africa, ed in primis la questione Nilo, oltre alla totale egemonia continentale già esistente).
Mi occupo di geopolitica per lavoro, anche nell'ambito politico. Questi argomenti sono letteralmente la mia vita, se permetti baso le cose che dico su qualcosa.
La cina ha problemi enormi che la stampa tradizionale solitamente sorvola, perchè sono complessi da affrontare.
Potrei parlarti della dipendenza dalle forniture dello stretto di Malacca, di un potere iperburocratizzato e sclerotizzante, di una leadership tendenzialmente incapace raccolta intorno ad un uomo forte al quale non esiste alcuna alternativa nel medio termine che non spacchi irrimediabilmente partito e società.
Se vuoi qualcosa di più pratico, potrei parlarti di bilancia lavoratori/pensionati che sta procedendo a velocità folle verso il blocco totale del sistema delle retribuzioni.
Del fallimento totale del progetto BRI.
Del fallimento totale di accreditarsi in termini di softpower come nuovo egemone.
Di totale isolamento politico internazionale (ti prego non dirmi che sono amici della russia, ti prego...)
O ancora dei moltissimi crediti inesigibili con i paesi in via di sviluppo.
Del settore immobiliare che si sta mangiando la crescita.
Di una bolla speculativa enorme tenuta artificialmente in piedi dal governo per giustificare una decrescita reale.
Di un'america sempre più assertiva che sta convincendo il mondo (meglio tardi che mai) della minaccia cinese.
Potrei andare avanti così ancora e ancora, se vuoi in MP posso anche passarti qualche articolo accademico serio se sei davvero interessato ad approfondire.
Ma ti prego non venire a dirmi che dico sciocchezze su quello che è letteralmente il campo che mi da da mangiare, peraltro nell'area (estremo oriente, soprattutto giappone corea e cina) sulla quale mi sono specializzato
Detto ciò, se la domanda è "cui prodest" la risposta sicuramente NON è la Cina.
Al momento, la situazione non giova a nessuno SALVO che alle case farmaceutiche che crescono in borsa.
Così a naso mi sempre complicato che dette case farmaceutiche abbiano un potere tale da governare il mondo e gestire un oscuro complotto in cui vanno a perderci gli stati nazionali (lo stato è leviatano, superiorem non recognoscens...)