Premetto subito la mia piena solidarietà al settore, che colpisce molti miei conoscenti, e a te..vorrei fare solo un appunto: in questa fase storica credo un ristoratore dovrebbe concentrarsi e ragionare solo in termini di "permettetemi di restare sul mercato"; i guadagni in questa fase storica sono qualcosa che non può esistere, si deve accettare che si lavora per tirare a campare aspettando che si esca da questo incubo, l'importante sarà essere ancora lì quando finirà tutto.
Lo dico con estrema sofferenza, ma purtroppo che dobbiamo fare? Se tra 2 mesi saremo con 30mila contagi e le TI che scoppiano come ad aprile pensiamo che la gente andrà al ristorante, lockdown o meno?
Purtroppo è una fase storica, speriamo breve, dove certi settori (che fino a ieri hanno anche goduto di bei guadagni, non nascondiamolo) sono strapenalizzati..ma non esiste una reale soluzione..è come quando sono usciti i DVD e le VHS non le voleva più nessuno..i poveri produttori di VHS si sono trovati inermi davanti al cambio epocale..oggi è un momento in cui la ristorazione e i viaggi sono messi all'angolo da una epidemia..servirebbe aiutare con sostegni il settore per restare sul mercato..
Anche le tasse, va da se che se quest'anno uno non ha guadagnato non avrà tasse da pagare..il problema è ora, perché in Italia c'è il brutto vizio che le tasse di ieri si pagano coi soldi di oggi (o di domani) invece che con gli accantonamenti..vale per tutti eh..ma è come quando sento TUTTI lamentarsi dei clienti che li pagano a 60giorni, gli chiedo "Scusa, ma tu come li paghi i tuoi fornitori?" a 60 giorni...e allora!!
Fine del mio intervento, spero cogli che non sto polemizzando con te
Guarda, sul discorso dei guadagni lo so, sono nel mercato da 15 anni e so bene che tutti stanno lavorando al ribasso dei prezzi c'è davvero tanta concorrenza, ciò che volevo dire è che : 3 mesi chiusi, incassi 0, riapertura con spese per tutto ciò che concerne le nuove regole, parliamo di qualche migliaio di euro, posti ridotti tra il 30 e il 50% (la maggior parte, alcuni avendo spazi più ampi son rimasti quasi a pieno regime). Ora, dopo gli investimenti fatti e aver tirato la cinghia arriva un'altra batosta, tra di noi già siamo consapevoli che si parla di chiusure di MESI, non settimane.
Sui pagamenti invece sono sempre stato puntuale, stipendi, tasse, fornitori, proprio perchè non ho mai accettato i pagamenti a 30 60 o 90 gg, io la materia la pago al momento, sennò l'agricoltore o il pescatore col cavolo che mi lasciano la roba. Discorso tasse e mutuo: E' ovvio che si mette da parte per pagarle, ma quando hai entrate zero ciò che hai messo da parte finisce prima o poi. Come ho detto più volte, una ditta medio piccola negli utlimi anni campa mese per mese, bastano un paio di clienti in ritardo coi pagamenti e già ci troviamo in difficoltà. Ultimo appunto, sfatiamo sto dannato mito secondo cui imprenditore = sfruttatore, evasore, macchine, ville ecc ecc ecc, sono molto pochi quelli che se lo possono permettere, e credimi che sono quelli a cui chiamano in continuazione per saldare i conti. Ma la maggior parte è con l'acqua alla gola oggi. Parlo per me perchè non conosco la situazione di altri settori, anche se chi più e chi meno è in difficoltà, ne sono certo, ma i nostri guadagni da qualche anno sono minimi, quel che serve per campare, a me va bene così perchè il mio lavoro lo adoro, amo la cucina, il cibo, cercare i migliori ingredienti possibili. Ora però siamo più o meno tutti in netta perdita, ad aprile ho venduto il camion, per saldare alcune spese, ho fatto un prestito in banca perchè il conto personale si stava prosciugando, abbiamo lavorato in estate più o meno a metà regime, tanto da tirare il fiato qualche mese, ma ora che ci fanno chiudere (e lo faranno a breve) è finita, come ho scritto sopra non saranno settimane ma mesi di chiusura.
Da fuori è difficile comprendere ciò, ma fidati se ti dico che per essere in regola con tutto a questo ritmo non si regge economicamente.