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La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Milan Napoli, partita in programma domani sera, in posticipo. Ecco le parole del tecnico rossonero:"Il Napoli è una squadra molto pericolosa in attacco. Ma hanno dei punti deboli. Sarri? E' un amico, e farà molto bene a Napoli. Domani voglio un Milan concentrato e rabbioso, che giochi per 95 minuti. Non per un tempo. Mi aspettavo queste difficoltà, ma speravo di impiegarci meno tempo. Sono sicuro che che riuscirò a sistemare tutti i problemi. Questa squadra non ha problemi tattici o atletici. I problemi sono solamente di testa. Il Milan ha il dovere e non il diritto di stare in alto. La Champions? Dipende da noi. Ma se continuiamo a giocare come abbiamo fatto a Genova nel primo tempo, non andiamo manco in Europa League. Già dal riscaldamento si capiva come sarebbe andata a finire. Quando si spegne la luce, ci vuole tempo. Esistono delle partite che cambiano una stagione. E Milan Napoli è una di queste. Le troppe ammonizioni, comunque, ti condizionano. Gli altri menano di più ma non vengono ammoniti. Il primo giallo di Romagnoli contro il Genoa era inesistente. Ma lui deve stare più attento. Le condizioni di Balotelli? Decidiamo all'ultimo. Per ora, va in panchina. Poli? E' un giocatore utilissimo a partita in corso. Quando entra dà il massimo. Il Napoli fa un gran pressing offensivo, ma noi ci siamo preparati bene. In attacco sono tutti importanti ma nessuno è indispensabile. Chi fa meglio, gioca. Bacca e Luiz Adriano? Per ora non sono contento. Mi aspetto di più. Il 4-4-2? E' un modulo che possiamo fare a gara in corso. Ora lavoriamo sempre sul 4-3-1-2. Ci mancano gli esterni. In difesa abbiamo subito gol per errori individuali e non di reparto. Dipende tutto da noi, se giochiamo come contro l'Inter possiamo andare in Champions. Se potevo andare al Napoli in estate? Ho visto De Laurentiis, ma poi ho scelto il Milan. Se ho commesso errori? Magari ne ho commessi, ma lo posso sapere solo dopo le partite. Io ragiono solo per il bene del Milan. Boateng? Si sta allenando con noi. Lo osserverò e a Gennaio deciderò. Il rapporto con Berlusconi? Lo sento spesso, ma io resto me stesso. Non cambio in base a chi ho davanti. C'è stima e ci diciamo le cose in faccia. Se io sono al Milan, non è perchè abbasso la testa. Berlusconi e Galliani sono ottimi con me. Io mi sento in debito e cerco di pareggiare i conti. Higuain? Sarà una stimolo per la nostra difesa che si troverà di fronte il centravanti più forte d'Europa. Non voglio più vedere un Milan moscio come quello che ha giocato contro il Genoa. Honda? Ha la febbre da tre giorni. Domani non gioca".