Conferenza Leonardo. Le parole del DG rossonero.

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Davidoff

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L'unica speranza che ho è che molto di quello che ha detto sia solamente di facciata per camuffare le strategie di mercato, altrimenti prevedo l'ennesima annata di transizione verso...la transizione. E' chiaro che bisogna rispettare il fpf ma ci sono situazioni (tipo quella di Higuain) che possono farci fare un upgrade enorme proprio dove serve e vanno sfruttate, assurdo pensare che si rinunci a mettere in rosa un campione per risparmiare un paio di milioni all'anno. Uno stipendio alto te lo puoi permettere, basta saper gestire l'intero monte ingaggi, non penso sia impossibile. Poi se dobbiamo obbligatoriamente comprare solo gente che rivenderemo stiamo messi bene, significa che il concetto di ossatura di squadra sarà alieno per noi.
Ok profilo basso ma qui di base sembra ci sia proprio mancanza di ambizione, si percepisce solo la volontà di rimettere a posto i freddi numeri per spianare la strada alla vendita e basta.
 

corvorossonero

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Invece io ho gradito molto la conferenza di Leonardo. Ha ancora una volta dimostrato un'intelligenza a tutto tondo che gli permetterà di fare felici i tifosi, non con i sogni ma con i risultati, che magari non arriveranno subito, ma saranno ognuno lo step necessario alla risalita per un livello elite finalmente stabile.
Ironia, pragmatismo, piedi per terra e tanta tanta furbizia. Ha detto molto per non dire niente, e all'interno di quasi ogni frase - possibilista o negatoria- e di ogni concetto vi si deve leggere un'opportunità concreta. Non si sbilancia su nulla perché sa che sarebbe solo controproducente: vuole portare fatti e questo deve fare.
Felice che una persona come lui sia al Milan e abbia le sue responsabilità. Elliot non poteva scegliere meglio - e mi auguro che Maldini lo segua, ovviamente.

concordo assolutamente :) e io farei molta attenzione alle parole di Scaroni.
E' chiaro che in questo momento, non si possono commettere passi falsi, di nessun tipo, né di comunicazione né dal punto di vista economico. Io credo che ci sia la reale possibilità di ottenere un VA. E vogliono giocarsela fino all'ultimo questa possibilità.
 

Casnop

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concordo assolutamente :) e io farei molta attenzione alle parole di Scaroni.
E' chiaro che in questo momento, non si possono commettere passi falsi, di nessun tipo, né di comunicazione né dal punto di vista economico. Io credo che ci sia la reale possibilità di ottenere un VA. E vogliono giocarsela fino all'ultimo questa possibilità.
A conti fatti, nella giornata di Leonardo, la notizia vera l'ha data Scaroni con queste due parole, che sono una vera bomba. Quello che sarebbe, o sarebbe stato, impossibile, secondo una tradizionale interpretazione della novella del 2015 del regolamento del FPF, ovvero la proposta di un Voluntary Agreement da parte di un club che abbia già avuto una sanzione disciplinare per violazione della break even rule, potrebbe essere invece percorribile, perché il requisito del recente cambio di controllo del capitale, considerato sinora concorrente con quello dell'assenza di sanzioni, sarebbe da considerarsi invece assoluto e preferenziale per l'ottenimento di un accordo volontario dalla Uefa, anche a fronte di previe sanzioni disciplinari, in corso o già scontate. È inutile ribadire quanto ciò potrebbe costituire una svolta fondamentale, per il nuovo Milan targato Elliott: praticamente, ottenere una moratoria di quattro anni dai vincoli di perdita aggregata di bilancio tollerabile nel periodo di monitoraggio, entro cui il club potrebbe investire con mezzi propri e diretti degli azionisti (ora vietati) per il conseguimento degli obiettivi di aumento del fatturato, equilibrio economico e sostenibilità finanziaria, in una parola di autofinanziamento, che diverrebbero oggetto di un piano finanziario e di investimenti, condiviso dal club con la Uefa, periodicamente testato dal Club Financial Control Body di quest'ultima, e garantito personalmente dall'azionista mediante giacenza di fondi a pronta cassa disponibili per le occorrenti coperture di bilancio. Requisiti e condizioni, questi, che un fondo attivista ed iperliquido come Elliott potrebbe garantire senza battere ciglio, al pari di una capacità professionale di investimento razionale, che è quasi proverbiale. La Uefa non potrà ragionevolmente obiettare nulla su questo, anche considerata la gigantesca trasformazione che hanno subito i conti del Milan, e non solo essi, nelle ultime settimane; si tratta solo di capire se ciò possa essere davvero consentito dalle norme. Caso nuovo, questo, senza precedenti, che evidentemente Elliott intende esplorare sul piano giuridico, e che, a sentire almeno Scaroni, la Uefa non esclude di approfondire. Non è allora il momento di strappi, il tempo delle battaglie frontali con la Uefa, come ha detto Scaroni ieri, è terminato, ora è quello del dialogo per aprire forse la prospettiva di un futuro migliore per il club. Moderazione, saggezza, savoir faire, ci aiuteranno in questa fase. L'arrivo di managers abili e credibili sul piano reputazionale, Scaroni, Gazidis, Gandini, Leonardo, sarà decisivo su questo punto. Non sappiamo se poter sperare l'incredibile, ci limitiamo ad attendere gli eventi, e magari ad incrociare le dita. ;)
 
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Hai ragione, ma è la stessa identica cosa che hanno passato (e stanno ancora passando) Inter e Roma, ad esempio. Altro che sogni ragazzi, c'è da prendere vangate di sterco in faccia per almeno altri due-tre anni.
Noi non siamo speciali, purtroppo, le regole valgono per tutti.

Non é esattamente vero. Noi siamo un pó speciali, lo si é visto l’anno scorso. San siro pieno a fine luglio per un preliminare uefa..... 6 milioni di euro di incasso nel derby solo perché si era riaccesa la speranza.....

Cosa voglio dire? Che se dai al tifoso milanista, depresso da 11 anni, un sognonda inseguire, puoi aumentare enormemente i ricavi. Paradossalmente se la Juve ha incassato X dalla vendita delle maglie di Ronaldo, fosse venuto ad un Milan competitivo sarebbero stati il doppio.

Noi sidamo una squadra che ha anche un problema di costi (pagare 3 milioni Montolivo, 2,5 Abate, 2 Zapata.....) ma anche un grosso problema di ricavi buttati via perché i tifosi sono disillusi.

La stagione scorsa del Milan, ma anche dell’Inter dovrebbe insegnare che squadra milanesi competitive, nelle coppe, potrebbero generare ricavi che le fanno competere con le big. Quasi 12 milioni euro incassati in sole 2 partite (Milan-Inter e Inter-Juve), quasi quanto tutti i ricavi da stadio dell’intera ultima stagione di Galliani, (18 milioni), Dimostrano che una razionale politica espansiva (spendo, porto campuoni, aumento i costi, ma anche i ricavi) , qui a Milano é premiante e andrebbe esplorata (magari evitando di mettere 120 milioni tra Ciao Mario e Gabigol e André Silva).
Anche perché , per come sono strutturati i ricavi di una societá italiana, campioni, tanta gente allo stadio, tanti ricavi, arrivi in champions, ancora piú ricavi, ancora piú campioni, prezzi piú alti (vedi abbonamenti juve) ancora piú ricavi, ancora piú campioni....... devi raggiungere risultati sportivimper far quadrare i conti.


Ma é un meccanismo che devi innescare e andare in giro con un terzetto d’attacco Cutrone-Silva-Bacca perché siamo andati sul mercato a vedere cosa accadeva e.... non é accaduto niente... innesca non il circolo virtuoso di cui sopra, ma il circolo mer...oso dell’ultimo Condor.

Il tanto vituperato Milan del Cinese, nonostante le grandi spese e spesso sbagliate, i sogni disillusi chiuderá un bilancio nettamente migliore dell’ultimo Milan di Galliani, nonostante la capitalizzazione dei giocatori sia raddoppiata. Tante spese, tanto valore in piú, conti migliori di prima.

Non é per forza la via della Uefa quella giusta, se c’é unamproprietá ambiziosa, c’é un istituto come il VA, lo si esplori e si investa per poi raccogliere.
 
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A conti fatti, nella giornata di Leonardo, la notizia vera l'ha data Scaroni con queste due parole, che sono una vera bomba. Quello che sarebbe, o sarebbe stato, sarebbe a questo punto opportuno dire, impossibile secondo una certa interpretazione della novella del 2015 del regolamento del FPF, ovvero la possibilità di proporre un Voluntary Agreement da parte di un club che abbia avuto una sanzione disciplinare per violazione della break even rule, pare che sia invece percorribile, perché il requisito del recente cambio di controllo del capitale, considerato sinora con esso concorrente, sarebbe da considerarsi invece assoluto e preferenziale per l'ottenimento di un accordo volontario dalla Uefa. È inutile ribadire quanto ciò possa costituire una svolta fondamentale per il nuovo Milan targato Elliott: praticamente, ottenere una moratoria di quattro anni dai vincoli di perdita aggregata di bilancio tollerabile nel periodo di monitoraggio, entro cui il club possa investire con mezzi propri e diretti degli azionisti (ora vietati) per il conseguimento degli obiettivi di aumento del fatturato, equilibrio economico e sostenibilità finanziaria, in una parole di autofinanziamento, che diverrebbero oggetto di un piano finanziario e di investimenti, condiviso dal club con la Uefa, periodicamente testato dal Club Financial Control Body di quest'ultima, e garantito personalmente dall'azionista mediante giacenza di fondi a pronta cassa disponibili per le occorrenti coperture di bilancio. Requisiti e condizioni, questi, che un fondo attivista ed iperliquido come Elliott può garantire senza battere ciglio, al pari di una capacità professionale di investimento razionale che è quasi proverbiale. La Uefa non potrà ragionevolmente obiettare nulla su questo, anche considerata la gigantesca trasformazione che hanno subito i conti del club, e non solo essi, nelle ultime settimane; si tratta solo di capire se ciò possa essere davvero consentito dalle norme. Caso nuovo, senza precedenti, che evidentemente Elliott intende esplorare sul piano giuridico, e che, a sentire almeno Scaroni, la Uefa non esclude di valutare. Non è allora il momento di strappi, il tempo delle battaglie frontali con la Uefa, come ha detto Scaroni ieri, è terminato, ora è quello del dialogo per aprire forse la prospettiva di un futuro migliore per il club. Moderazione, saggezza, savoir faire, ci aiuteranno in questa fase. L'arrivo di managers abili e credibili sul piano reputazionale, Scaroni, Gazidis, Gandini, Leonardo, sarà decisivo su questo punto. Non sappiamo se poter sperare l'incredibile, ci limitiamo ad attendere gli eventi, e magari ad incrociare le dita. ;)

Senza leggerti, scritta stessa tesi poco dopo.
 

Milanforever26

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Ieri sera mi sono riascoltato bene la conferenza perché dopo tutte le critiche lette qui dentro mi pareva di aver capito male io..

Ribadisco la mia opinione: Leonardo impeccabile

Ha risposto a tutto, chiaro, diretto, ha spiegato bene le cose, anche con ironia.

Rispetto a Mirabelli siamo a livelli top..e del resto come ha detto lui Elliott lo ha scelto per il suo percorso, non ha preso il primo che passava di là..

Sulle obiezioni hai concetti anche dissento: il fpf esiste, non possiamo ignorarlo come fatto l'anno scorso...e inoltre è vero che il mercato non puoi farlo solo perché "devi" ma anche in base alle reali occasioni..del resto scusate, in Europa avete visto che non si è mosso nulla?

Io ho enorme fiducia
 
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Chi credeva che avremmo fatto un mercato faraonico prendendo top player in tutti i ruoli in cui abbiamo necessita', e' ora che si svegli.

Elliott ci ha preso in una situazione disastrosa: fuori dall'Europa League, conti disastrosi etc... e ha le mani legate perche', come ha detto anche Scaroni ieri, ora siamo sotto la lente dell'Uefa. Percio' in questi giorni che restano, si cerchera' di comprare giocatori in base alle cessioni e cosi' sara' per un paio d'anni, fino a che dovremo sottostare al FPF. Riguardo la punta, spero venga preso un attaccante forte ed esperto che garantisca gol ma negli altri ruoli penso proprio che la dirigenza puntera' su gente giovane e di talento.
 

Davide L

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Credo che Leonardo sia stato chiaro, si cercherà di puntellare la rosa con mosse inquadrate entro i paletti del fair play finanziario.
Obbiettivo della stagione sarà il quarto posto, senza considerare però un quinto posto come un fallimento, in fin dei conti davanti abbiamo squadre più attrezzate di noi.
Tuttavia vi dirò una cosa: preferisco arrivare in Champions tramite l'Europa League che da quarto classificato.
 

egidiopersempre

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Credo che Leonardo sia stato chiaro, si cercherà di puntellare la rosa con mosse inquadrate entro i paletti del fair play finanziario.
Obbiettivo della stagione sarà il quarto posto, senza considerare però un quinto posto come un fallimento, in fin dei conti davanti abbiamo squadre più attrezzate di noi.
Tuttavia vi dirò una cosa: preferisco arrivare in Champions tramite l'Europa League che da quarto classificato.

arrivare in CL vincendo l'EL è un miraggio .... già oggi c'è Chelsea, Arsenal, Bayer L. e Sporting ... chissà chi arriva poi dai gironi di CL...

ovvio che anche io preferirei ... meglio un trofeo internazionale che un quarto posto in Italia.
 
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