Conferenza Gattuso pre Torino - Milan. 27 aprile 2019

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La conferenza di Gattuso pre Torino - Milan:"Domani per la maglia e per tutto il mondo Milan. Ci stiamo giocando tanto, stiamo arrancando e facendo fatica. Giuste le parole che ci stanno dicendo. Il Toro assomiglia tantissimo all'Atalanta, giocano su per giu allo stesso modo. CI sarà bisogno di grande mentalità. Abbiamo il dovere di fare meglio rispetto a ciò che stiamo facendo. Oggi manca l'anima nel momenti di difficoltà. Prima l'avevamo. Sapevamo stare in campo e soffrire. Oggi manca tutto questo. Ci siamo impantanati. Dobbiamo tornare ad avere un'anima. Ho pensato di prendere a pungi i giocatori? A pugni non si può prendere nessuno. Dobbiamo essere uniti e ragionare con una testa sola. Troppe chiacchiere, si parla del mio futuro e di quello dei giocatori. Pensiamo al Milan poi vedremo cosa succederà. Può tornare il sorriso con una vittoria? Sì, ma poi mancherebbero quattro partite. Non sarà una gara facile. Loro sono in salute ed hanno grande mentalità. Le chiacchiere stanno a zero. Dobbiamo dimostrare la voglia sul campo. Ora siamo spenti in tutti i sensi. E' un dato di fatto. Oggi bisogna fare i fatti e fare i risultati. Scommetto ancora su Suso? Vediamo domani. Io scommetto su tutti. Ma i fischi non li ha presi solo lui e sono stati meritati. Questa non è una squadra che corre meno degli avversari. E' come gestiamo le partite. E' una questione di testa, di come prepariamo le partite e come scendiamo in campo. Cosa farà la differenza per il quarto posto? La voglia di saper soffrire e di stare lì. Tutte le squadre stanno facendo fatica, anche in partite facile. La differenza la fa la voglia di mettercela tutta e di saper soffrire. E' una componente che non deve mancare. Squadra troppo lenta? Per fare ripartenze bisogna conquistare palla. Abbiamo fatto fatica in questo. Non stiamo giocando da squadra. Non siamo pericolosi e non siamo messi bene a livello difensivo. Facciamo le robe a metà. Da giocatore ero bravo a scuotere lo spogliatoio? Dove è finito quel Gattuso? Io penso di saper gestire lo spogliatoio. Ma fare il giocatore e l'allenatore sono cose diverse. Ora ho un ruolo diverso. Io mi assumo le responsabilità. In questo momento la squadra sta pensando troppo. Ci facciamo del male da soli. Dobbiamo essere bravi a mettere tutti i giocatori nelle condizioni di esprimersi al massimo. Qualcuno non sta bene, anche a livello mentale. E stiamo pagando tutto questo. Non posso fare quello che facevo da giocatore. E' un ruolo diverso e vedo il calcio in un'altra direzione. Tutti sanno cosa si stanno giocando. Se la squadra fa fatica, loro non lo fanno di proposito per fare dispetto. Da anni il Milan non si giocava il quarto posto nelle ultime cinque giornate. Bisogna avere rispetto di questo ragazzi. Ci stiamo giocando qualcosa di importante. Ci sta un momento negativo. Ma è un gruppo che ha dato e che può dare tante. Non c'è un Gattuso come me? Mi avete sempre detto che non potevo giocare nel Milan e ora fate i paragoni. La leadership non si compra al supermercato. Non c'è bisogno di gridare e fare scenate napoletane. La crisi è iniziata quando ho detto tra due mesi parlo io? Avete cominciato da luglio, Con Conte, Terim e Van Gaal. Non c'entra nulla questo. Stiamo giocando un calcio non buono e siamo in difficoltà. Ma non cerchiamo altro. La squadra sente ogni giorno notizie sull'allenatore e c'ha fatto l'abitudine. MIlan in grado di difendere il quarto posto? Vedendo le ultime prestazioni, no. Siamo ricascati nella crisi. Dobbiamo andare alla ricerca di lucidità e tranquillità. Dobbiamo ragionare da squadra. Manca un mese poi vedremo chi dovrà giudicarsi. Dobbiamo chiuderci a riccio. Abbiamo il dovere di difendere il quarto posto. I ragazzi ci stanno male Domani dobbiamo andare a Torino e fare una grande partite. Bakayoko? L'ho visto bene. Quello che è accaduto mercoledì è stato documentato. Sento dire da voi che vuole andare via. Si trova bene in Italia ed ha atto una stagione importante. Sono stati episodi che fanno male ma Bakayoko l'ho visto bene. Non ha perso la testa ed è stato bravo. Mi sento deluso dall'atteggiamento di certi giocatori? Sono deluso da me stesso. Un allenatore deve essere bravo a trasferire ciò che pensa. Mi aspettavo di entrare più forte nella testa dei giocatori. Sta mancando la veemenza. Dicono che sembro rassegnato? Mi fa sorridere questa roba qua. Devo essere lucido non posso fare sempre sceneggiate. E' finito quel tempo. Sono deluso che non arrivino i risultati. Se qualcuno pensa che ho mollato non è assolutamente vero. Paquetà salvatore? Non ce la può fare da solo. E' un buon giocatore ma serve tutta la squadra. Ha bisogno del collettivo: Toro terza difesa del campionato? Lo stimolo è affrontare una squadra vicina a noi in classifica. L'importanza della partita. Ieri abbiamo fatto il primo allenamento dopo la partita. Oggi proveremo quello che vogliamo fare. Piatek isolato? Per come vogliamo giocare, ci piace che l'attaccante attacchi lo spazio e crei linee di passaggio. Ma non è vero che non arriva il pallone. L'altro giorno sono stati messi diversi cross. Higuain toccava tantissimi palloni, veniva sempre incontro. Costruivamo e creavamo palle gol. L'attaccante non deve stare sempre in area. Se i movimenti sono giusti puoi sempre creare qualcosa negli ultimi venti metri. Non so quanti palloni deve toccare Piatek, ma l'attaccante deve essere funzionale a come vogliamo giocare".
 

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Le chiacchiere stanno a zero. Dobbiamo dimostrare la voglia sul campo. Ora siamo spenti in tutti i sensi. E' un dato di fatto. Oggi bisogna fare i fatti e fare i risultati. Scommetto ancora su Suso? Vediamo domani. Io scommetto su tutti. Ma i fischi non li ha presi solo lui e sono stati meritati. Questa non è una squadra che corre meno degli avversari. E' come gestiamo le partite. E' una questione di testa, di come prepariamo le partite e come scendiamo in campo. Cosa farà la differenza per il quarto posto? La voglia di saper soffrire e di stare lì. Tutte le squadre stanno facendo fatica, anche in partite facile. La differenza la fa la voglia di mettercela tutta e di saper soffrire. E' una componente che non deve mancare. Squadra troppo lenta? Per fare ripartenze bisogna conquistare palla. Abbiamo fatto fatica in questo. Non stiamo giocando da squadra. Non siamo pericolosi e non siamo messi bene a livello difensivo. Facciamo le robe a metà. Da giocatore ero bravo a scuotere lo spogliatoio? Dove è finito quel Gattuso? Io penso di saper gestire lo spogliatoio. Ma fare il giocatore e l'allenatore sono cose diverse. Ora ho un ruolo diverso. Io mi assumo le responsabilità. In questo momento la squadra sta pensando troppo. Ci facciamo del male da soli. Dobbiamo essere bravi a mettere tutti i giocatori nelle condizioni di esprimersi al massimo. Qualcuno non sta bene, anche a livello mentale. E stiamo pagando tutto questo. Non posso fare quello che facevo da giocatore. E' un ruolo diverso e vedo il calcio in un'altra direzione. Tutti sanno cosa si stanno giocando. Se la squadra fa fatica, loro non lo fanno di proposito per fare dispetto. Da anni il Milan non si giocava il quarto posto nelle ultime cinque giornate. Bisogna avere rispetto di questo ragazzi. Ci stiamo giocando qualcosa di importante. Ci sta un momento negativo. Ma è un gruppo che ha dato e che può dare tante. Non c'è un Gattuso come me? 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Oggi proveremo quello che vogliamo fare. Piatek isolato? Per come vogliamo giocare, ci piace che l'attaccante attacchi lo spazio e crei linee di passaggio. Ma non è vero che non arriva il pallone. L'altro giorno sono stati messi diversi cross. Higuain toccava tantissimi palloni, veniva sempre incontro. Costruivamo e creavamo palle gol. L'attaccante non deve stare sempre in area. Se i movimenti sono giusti puoi sempre creare qualcosa negli ultimi venti metri. Non so quanti palloni deve toccare Piatek, ma l'attaccante deve essere funzionale a come vogliamo giocare".

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