Conferenza Gattuso pre Milan - Atalanta. 22 dicembre 2017.

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La conferenza stampa di Gattuso alla vigilia di Milan - Atalanta. Le parole del tecnico rossonero:"Siamo stati più di qualche ora insieme coi ragazzi. E' stato bello vedere qualche bambino e qualche moglie dei ragazzi. Abbiamo lavorato, fatto qualche ora in più campo. Il problema di questa squadra non è quello che si fa durante la settimana. Abbiamo bisogno di veleno ovvero che qualcuno dia qualcosa in più. C'è bisogno dell'esperienza dei più grande, dire qualche parola in più ai giovani e correggere posizioni. L'Atalanta è una squadra che vola. Che ha cattiveria agonistica. Non mollano mai. La loro condizione migliora minuto dopo minuto. Anche loro fanno la Uefa ma c'è differenza tra di noi. Dobbiamo restare così. Come diamo campo agli avversari vengono fuori tutte le nostre pecche. La condizioni in questo momento non basta bisogna migliorare anche la sensazione che la mia squadra tante volte non percepisce il pericolo. Reagiamo sempre in seconda battuta. C'è la sensazione che non si prepara nulla. La colpa è la mia. Dobbiamo migliorare in questo aspetto altrimenti si fanno figuracce. Il ritiro? Dopo un 3-0 contro il Verona era il minimo. Rimedio antico? Ognuno la pensa come vuole. Sono state scritte tante falsità. Non si è ribellato nessuno. Se fosse successo sareste stati i primi a saperlo. Se è antico, le cose antiche oggi sono più belle. Se ho pensato di mollare? Mai. Sono stato in sede per decidere quando iniziare il ritiro. Per me è una grandissima occasione, sapevo che ci sarebbero state difficoltà. Sapevo che c'è da lavorare. Ho grandissime responsabilità. Mi sento addosso i 400 milioni di tifosi del mondo. Tra Benevento e Verona abbiamo fatto solo un punto. Non si può, con tutto il rispetto per loro. Le parole di Berlusconi? Il presidente mi ha chiamato appena sono arrivato qui. Non c'è nulla di nuovo. Quello che dice è il segreto di pulcinella. Lo sanno tutti che il presidente ama giocare con il trequartista e due punte ma io devo giocare con quello che ho a disposizione. Domani quindi quasi tre punte? Vediamo. Suso tanto volte viene a giocare sotto punta. Ma il Milan ha vinto qualcosa anche con due mezze punte. Il DNA è stato sempre la difesa a quattro, in attacco qualcosa è stato cambiato negli anni. Io non voglio fare nessuna polemica. Mi brucerò? Vedremo. Ma io voglio prima spaccarmi la testa. Il caso Bonucci? Una settimana fa avete sentito quello che ho detto su di lui. Per come lavora è sempre il primo a mettere il bel faccino davanti ai problemi. E' un esempio per tutti gli altri. E' il discorso di Donnarumma: a me nessuno ha detto di voler andare via. Per me oggi è uno di quelli che fa di tutto e si assume le responsabilità. Dopo vedremo. Non vedo nulla di strano se va a mangiare con gli ex compagni. La scelta di andare in ritiro è anche per dare un segnale alla piazza. Perchè altrimenti sembra che siamo tutti contenti sia se si vince che se si perde. Io vedo grandissimo impegno. In allenamento vedo ritmi incredibili e grande partecipazione. Non vedo lavativi. Ma tutto quello che stiamo facendo non basta. Tutto quello che stiamo facendo in allenamento va portato in campo. La proprietà viene a vedere gli allenamenti e mi dico quello che dico io ora. A Verona davamo la sensazione di poterla pareggiare subito. Siamo fragili e la fragilità ce l'andiamo a cercare. Domani dobbiamo riuscire a non perdere palle in uscita, dobbiamo fare la scelta giusta quando giochiamo. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi 20 minuti contro il Bologna e il Verona. Dobbiamo essere corti e non dare campo agli avversari. L'Atalanta è molto forte sulle seconde palle ed ha qualità. Servirà grande sacrificio, mentalità e voglia. Quando finirà il ritiro? Eravamo rimasti che dovevamo stare 4-5 giorni insieme. Ma il 26 saremo di nuovo in ritiro perchè c'è la Coppa Italia. Cambia poco. Ma abbiamo deciso di stare qui fino alla partita contro l'Atalanta. Clima difficile a San Siro? Sì, lo temo. Ma dobbiamo essere bravi noi a creare entusiasmo. So che che atmosfera c'è quando i tifosi del Milan contestano. Spero che non accadrà. Spero che in campo ci sosterranno, dopo la partita vediamo. Dobbiamo dare la sensazione di giocare da quadra. Ci manca l'interpretazione. Abbiamo problemi in transizione. Dobbiamo lavorare sulle preventive e stare corti. Migliorare la lettura. Ad esempio capita che i terzini salgono tutti e due invece uno deve restare dietro. Soffriamo quando becchiamo giocatori veloci palla al piede, cominciamo a perdere le distanze e ad essere vulnerabili. Per la costruzione del gioco sono contento. Il gol di Caracciolo a Verona? Siamo cascati sul blocco. Può succedere, ci lavoriamo. Il problema è che siamo dei polli e ci caschiamo spesso. I giocatori sanno in che club sono? Abbiamo tantissimi giovani, io ero convinto che la vittoria di Verona poteva farci cambiare la stagione. Sentivo che era un bivio. Avevo grandissime sensazioni. Ho visto che i ragazzi ci credevano veramente. Poi è venuto fuori quel risultato. Ma i ragazzi fanno di tutto per poter migliorare. Anche i ragazzi quando sbagliano in allenamento stanno lì a pensarci. Si deprimono molto facilmente. Chi giocherà in attacco? Vedrete domani. Non dico chi gioca. Prima eravamo i penultimi a correre di meno ora siamo terz'ultimi. Ho già detto che non sono padre Pio. Quando si potrà tornare a guardare la classifica? Pensiamo partita per partita. Non possiamo fare tabelle. Quando parlo con i dirigenti mi devo sentire dire "Ma cosa possiamo fare di più per far esprimere questa squadra al meglio?". I ragazzi fanno benissimo in allenamento ma non riescono ad esprimersi bene in partita. Di questo si parla con i dirigenti. Per svoltare non basta una vittoria. Serve una incazz.. in più, una parola in più. Io già sono sempre inc... ma devo esserlo ancora di più. Questo manca. Se noi rimaniamo con questa mentalità ne vinci una o due ma poi ci ricaschi. Siamo una squadra ed ognuno deve mettere qualcosa in più. Compattezza. Manca questo. Oggi il problema sono io che non sono riuscito a trasmetterlo. Io dico a voi quello che dico a loro. Panel al pane e vino al vino. Se vedevo che c'era scarso impegno venivo qui e lo dicevo. Manca il fatto che tante volte non giochiamo da squadra".
 

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La conferenza stampa di Gattuso alla vigilia di Milan - Atalanta. Le parole del tecnico rossonero:"Siamo stati più di qualche ora insieme coi ragazzi. E' stato bello vedere qualche bambino e qualche moglie dei ragazzi. Abbiamo lavorato, fatto qualche ora in più campo. Il problema di questa squadra non è quello che si fa durante la settimana. Abbiamo bisogno di veleno ovvero che qualcuno dia qualcosa in più. C'è bisogno dell'esperienza dei più grande, dire qualche parola in più ai giovani e correggere posizioni. L'Atalanta è una squadra che vola. Che ha cattiveria agonistica. Non mollano mai. La loro condizione migliora minuto dopo minuto. Anche loro fanno la Uefa ma c'è differenza tra di noi. Dobbiamo restare così. Come diamo campo agli avversari vengono fuori tutte le nostre pecche. La condizioni in questo momento non basta bisogna migliorare anche la sensazione che la mia squadra tante volte non percepisce il pericolo. Reagiamo sempre in seconda battuta. C'è la sensazione che non si prepara nulla. La colpa è la mia. Dobbiamo migliorare in questo aspetto altrimenti si fanno figuracce".


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C'è la sensazione che non si prepara nulla. La colpa è la mia. Dobbiamo migliorare in questo aspetto altrimenti si fanno figuracce. Il ritiro? Dopo un 3-0 contro il Verona era il minimo. Rimedio antico? Ognuno la pensa come vuole. Sono state scritte tante falsità. Non si è ribellato nessuno. Se fosse successo sareste stati i primi a saperlo. Se è antico, le cose antiche oggi sono più belle. Se ho pensato di mollare? Mai. Sono stato in sede per decidere quando iniziare il ritiro. Per me è una grandissima occasione, sapevo che ci sarebbero state difficoltà. Sapevo che c'è da lavorare. Ho grandissime responsabilità. Mi sento addosso i 400 milioni di tifosi del mondo. Tra Benevento e Verona abbiamo fatto solo un punto. Non si può, con tutto il rispetto per loro. Le parole di Berlusconi? Il presidente mi ha chiamato appena sono arrivato qui. Non c'è nulla di nuovo. Quello che dice è il segreto di pulcinella. Lo sanno tutti che il presidente ama giocare con il trequartista e due punte ma io devo giocare con quello che ho a disposizione. Domani quindi quasi tre punte? Vediamo. Suso tanto volte viene a giocare sotto punta. Ma il Milan ha vinto qualcosa anche con due mezze punte. Il DNA è stato sempre la difesa a quattro, in attacco qualcosa è stato cambiato negli anni. Io non voglio fare nessuna polemica. Mi brucerò? Vedremo. Ma io voglio prima spaccarmi la testa. Il caso Bonucci? Una settimana fa avete sentito quello che ho detto su di lui. Per come lavora è sempre il primo a mettere il bel faccino davanti ai problemi. E' un esempio per tutti gli altri. E' il discorso di Donnarumma: a me nessuno ha detto di voler andare via. Per me oggi è uno di quelli che fa di tutto e si assume le responsabilità. Dopo vedremo. Non vedo nulla di strano se va a mangiare con gli ex compagni. La scelta di andare in ritiro è anche per dare un segnale alla piazza. Perchè altrimenti sembra che siamo tutti contenti sia se si vince che se si perde. Io vedo grandissimo impegno. In allenamento vedo ritmi incredibili e grande partecipazione. Non vedo lavativi. Ma tutto quello che stiamo facendo non basta. Tutto quello che stiamo facendo in allenamento va portato in campo. La proprietà viene a vedere gli allenamenti e mi dico quello che dico io ora. A Verona davamo la sensazione di poterla pareggiare subito. Siamo fragili e la fragilità ce l'andiamo a cercare. Domani dobbiamo riuscire a non perdere palle in uscita, dobbiamo fare la scelta giusta quando giochiamo. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi 20 minuti contro il Bologna e il Verona. Dobbiamo essere corti e non dare campo agli avversari. L'Atalanta è molto forte sulle seconde palle ed ha qualità. Servirà grande sacrificio, mentalità e voglia. Quando finirà il ritiro? Eravamo rimasti che dovevamo stare 4-5 giorni insieme. Ma il 26 saremo di nuovo in ritiro perchè c'è la Coppa Italia. Cambia poco. Ma abbiamo deciso di stare qui fino alla partita contro l'Atalanta. Clima difficile a San Siro? Sì, lo temo. Ma dobbiamo essere bravi noi a creare entusiasmo. So che che atmosfera c'è quando i tifosi del Milan contestano. Spero che non accadrà. Spero che in campo ci sosterranno, dopo la partita vediamo. Dobbiamo dare la sensazione di giocare da quadra. Ci manca l'interpretazione. Abbiamo problemi in transizione. Dobbiamo lavorare sulle preventive e stare corti. Migliorare la lettura. Ad esempio capita che i terzini salgono tutti e due invece uno deve restare dietro. Soffriamo quando becchiamo giocatori veloci palla al piede, cominciamo a perdere le distanze e ad essere vulnerabili. Per la costruzione del gioco sono contento. Il gol di Caracciolo a Verona? Siamo cascati sul blocco. Può succedere, ci lavoriamo. Il problema è che siamo dei polli e ci caschiamo spesso. I giocatori sanno in che club sono? Abbiamo tantissimi giovani, io ero convinto che la vittoria di Verona poteva farci cambiare la stagione. Sentivo che era un bivio. Avevo grandissime sensazioni. Ho visto che i ragazzi ci credevano veramente. Poi è venuto fuori quel risultato. Ma i ragazzi fanno di tutto per poter migliorare. Anche i ragazzi quando sbagliano in allenamento stanno lì a pensarci. Si deprimono molto facilmente. Chi giocherà in attacco? Vedrete domani. Non dico chi gioca. Prima eravamo i penultimi a correre di meno ora siamo terz'ultimi. Ho già detto che non sono padre Pio. Quando si potrà tornare a guardare la classifica? Pensiamo partita per partita. Non possiamo fare tabelle. Quando parlo con i dirigenti mi devo sentire dire "Ma cosa possiamo fare di più per far esprimere questa squadra al meglio?". I ragazzi fanno benissimo in allenamento ma non riescono ad esprimersi bene in partita. Di questo si parla con i dirigenti ".

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La conferenza stampa di Gattuso alla vigilia di Milan - Atalanta. Le parole del tecnico rossonero:"Siamo stati più di qualche ora insieme coi ragazzi. E' stato bello vedere qualche bambino e qualche moglie dei ragazzi. Abbiamo lavorato, fatto qualche ora in più campo. Il problema di questa squadra non è quello che si fa durante la settimana. Abbiamo bisogno di veleno ovvero che qualcuno dia qualcosa in più. C'è bisogno dell'esperienza dei più grande, dire qualche parola in più ai giovani e correggere posizioni. L'Atalanta è una squadra che vola. Che ha cattiveria agonistica. Non mollano mai. La loro condizione migliora minuto dopo minuto. Anche loro fanno la Uefa ma c'è differenza tra di noi. Dobbiamo restare così. Come diamo campo agli avversari vengono fuori tutte le nostre pecche. La condizioni in questo momento non basta bisogna migliorare anche la sensazione che la mia squadra tante volte non percepisce il pericolo. Reagiamo sempre in seconda battuta. C'è la sensazione che non si prepara nulla. La colpa è la mia. Dobbiamo migliorare in questo aspetto altrimenti si fanno figuracce. Il ritiro? Dopo un 3-0 contro il Verona era il minimo. Rimedio antico? Ognuno la pensa come vuole. Sono state scritte tante falsità. Non si è ribellato nessuno. Se fosse successo sareste stati i primi a saperlo. Se è antico, le cose antiche oggi sono più belle. Se ho pensato di mollare? Mai. Sono stato in sede per decidere quando iniziare il ritiro. Per me è una grandissima occasione, sapevo che ci sarebbero state difficoltà. Sapevo che c'è da lavorare. Ho grandissime responsabilità. Mi sento addosso i 400 milioni di tifosi del mondo. Tra Benevento e Verona abbiamo fatto solo un punto. Non si può, con tutto il rispetto per loro. Le parole di Berlusconi? Il presidente mi ha chiamato appena sono arrivato qui. Non c'è nulla di nuovo. Quello che dice è il segreto di pulcinella. Lo sanno tutti che il presidente ama giocare con il trequartista e due punte ma io devo giocare con quello che ho a disposizione. Domani quindi quasi tre punte? Vediamo. Suso tanto volte viene a giocare sotto punta. Ma il Milan ha vinto qualcosa anche con due mezze punte. Il DNA è stato sempre la difesa a quattro, in attacco qualcosa è stato cambiato negli anni. Io non voglio fare nessuna polemica. Mi brucerò? Vedremo. Ma io voglio prima spaccarmi la testa. Il caso Bonucci? Una settimana fa avete sentito quello che ho detto su di lui. Per come lavora è sempre il primo a mettere il bel faccino davanti ai problemi. E' un esempio per tutti gli altri. E' il discorso di Donnarumma: a me nessuno ha detto di voler andare via. Per me oggi è uno di quelli che fa di tutto e si assume le responsabilità. Dopo vedremo. Non vedo nulla di strano se va a mangiare con gli ex compagni. La scelta di andare in ritiro è anche per dare un segnale alla piazza. Perchè altrimenti sembra che siamo tutti contenti sia se si vince che se si perde. Io vedo grandissimo impegno. In allenamento vedo ritmi incredibili e grande partecipazione. Non vedo lavativi. Ma tutto quello che stiamo facendo non basta. Tutto quello che stiamo facendo in allenamento va portato in campo. La proprietà viene a vedere gli allenamenti e mi dico quello che dico io ora. A Verona davamo la sensazione di poterla pareggiare subito. Siamo fragili e la fragilità ce l'andiamo a cercare. Domani dobbiamo riuscire a non perdere palle in uscita, dobbiamo fare la scelta giusta quando giochiamo. Mi aspetto la stessa mentalità dei primi 20 minuti contro il Bologna e il Verona. Dobbiamo essere corti e non dare campo agli avversari. L'Atalanta è molto forte sulle seconde palle ed ha qualità. Servirà grande sacrificio, mentalità e voglia. Quando finirà il ritiro? Eravamo rimasti che dovevamo stare 4-5 giorni insieme. Ma il 26 saremo di nuovo in ritiro perchè c'è la Coppa Italia. Cambia poco. Ma abbiamo deciso di stare qui fino alla partita contro l'Atalanta. Clima difficile a San Siro? Sì, lo temo. Ma dobbiamo essere bravi noi a creare entusiasmo. So che che atmosfera c'è quando i tifosi del Milan contestano. Spero che non accadrà. Spero che in campo ci sosterranno, dopo la partita vediamo. Dobbiamo dare la sensazione di giocare da quadra. Ci manca l'interpretazione. Abbiamo problemi in transizione. Dobbiamo lavorare sulle preventive e stare corti. Migliorare la lettura. Ad esempio capita che i terzini salgono tutti e due invece uno deve restare dietro. Soffriamo quando becchiamo giocatori veloci palla al piede, cominciamo a perdere le distanze e ad essere vulnerabili. Per la costruzione del gioco sono contento. Il gol di Caracciolo a Verona? Siamo cascati sul blocco. Può succedere, ci lavoriamo. Il problema è che siamo dei polli e ci caschiamo spesso. I giocatori sanno in che club sono? Abbiamo tantissimi giovani, io ero convinto che la vittoria di Verona poteva farci cambiare la stagione. Sentivo che era un bivio. Avevo grandissime sensazioni. Ho visto che i ragazzi ci credevano veramente. Poi è venuto fuori quel risultato. Ma i ragazzi fanno di tutto per poter migliorare. Anche i ragazzi quando sbagliano in allenamento stanno lì a pensarci. Si deprimono molto facilmente. Chi giocherà in attacco? Vedrete domani. Non dico chi gioca. Prima eravamo i penultimi a correre di meno ora siamo terz'ultimi. Ho già detto che non sono padre Pio. Quando si potrà tornare a guardare la classifica? Pensiamo partita per partita. Non possiamo fare tabelle. Quando parlo con i dirigenti mi devo sentire dire "Ma cosa possiamo fare di più per far esprimere questa squadra al meglio?". I ragazzi fanno benissimo in allenamento ma non riescono ad esprimersi bene in partita. Di questo si parla con i dirigenti. Per svoltare non basta una vittoria. Serve una incazz.. in più, una parola in più. Io già sono sempre inc... ma devo esserlo ancora di più. Questo manca. Se noi rimaniamo con questa mentalità ne vinci una o due ma poi ci ricaschi. Siamo una squadra ed ognuno deve mettere qualcosa in più. Compattezza. Manca questo. Oggi il problema sono io che non sono riuscito a trasmetterlo. Io dico a voi quello che dico a loro. Panel al pane e vino al vino. Se vedevo che c'era scarso impegno venivo qui e lo dicevo. Manca il fatto che tante volte non giochiamo da squadra".

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Aron

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"Quando parlo con i dirigenti mi devo sentire dire "Ma cosa possiamo fare di più per far esprimere
questa squadra al meglio?"


Praticamente ha fatto capire che Fassone e Mirabelli non abbiano la più pallida idea di cosa fare.
 
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