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Gianluigi Zona, primario di neurochirurgia al San Martino di Genova che ha operato Camilla:
"Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e così grave"
Camilla era stata trasferita dall’ospedale di Lavagna, ed era arrivata al Policlinico domenica scorsa alle 5 e sei minuti.
Nella struttura ospedaliera di Lavagna le avevano fatto due tac.
La prima non aveva evidenziato nulla e la giovane era stata rimandata a casa.
Il secondo esame aveva diagnosticato invece una trombosi in atto, e la sua situazione clinica era a quel punto già compromessa.
Con la prima tac si sarebbe dovuto vedere qualcosa?
“Ragionando a posteriori è tutto facile e tutti sono campioni del mondo, l'ultimo medico che arriva a visitare un paziente è sempre il più intelligente.
Una Tac non evidenza direttamente una trombosi anche se esistono dei segni molto indiretti.
Sono segni precoci e serve un occhio molto esperto per coglierli, ma si possono cogliere prima delle presenze ematiche"
Tutti i seni venosi erano ostruiti da trombi, uno scenario che non avevo mai visto in tanti anni di questa professione. Dovete immaginare il seno venoso come il fiume al centro di una vallata nella quale convergono svariati ruscelli.
Se al centro del corso d'acqua si costruisce una diga, il fiume si gonfia e a quel punto gli affluenti non riescono a scaricare, col risultato che la pressione a monte sale
Siamo di fronte a qualcosa di non normale”
La Stampa
"Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e così grave"
Camilla era stata trasferita dall’ospedale di Lavagna, ed era arrivata al Policlinico domenica scorsa alle 5 e sei minuti.
Nella struttura ospedaliera di Lavagna le avevano fatto due tac.
La prima non aveva evidenziato nulla e la giovane era stata rimandata a casa.
Il secondo esame aveva diagnosticato invece una trombosi in atto, e la sua situazione clinica era a quel punto già compromessa.
Con la prima tac si sarebbe dovuto vedere qualcosa?
“Ragionando a posteriori è tutto facile e tutti sono campioni del mondo, l'ultimo medico che arriva a visitare un paziente è sempre il più intelligente.
Una Tac non evidenza direttamente una trombosi anche se esistono dei segni molto indiretti.
Sono segni precoci e serve un occhio molto esperto per coglierli, ma si possono cogliere prima delle presenze ematiche"
Tutti i seni venosi erano ostruiti da trombi, uno scenario che non avevo mai visto in tanti anni di questa professione. Dovete immaginare il seno venoso come il fiume al centro di una vallata nella quale convergono svariati ruscelli.
Se al centro del corso d'acqua si costruisce una diga, il fiume si gonfia e a quel punto gli affluenti non riescono a scaricare, col risultato che la pressione a monte sale
Siamo di fronte a qualcosa di non normale”
La Stampa