tonali è diventato il simbolo del vecchio dirigente e ci si inventa di ogni.
guarda te se devo criticare tonali che era il mio preferito... ma farlo diventare un fenomeno quando ha fatto una stagione discreta è proprio fazioso.
prendere per esempio i derby dove non abbiamo visto palla poi è tragicomico.
barella ad oggi è più forte, tonali rimane ugualmente forte, ma che mazzo di paragoni si fanno con lenders che costa 1/3 oltre ad essere completamente un altro giocatore?
anche le cessioni ormai son tutte riparametrizzate al nuovo conio, il "tonalo", ma solo quelle costose per poter dire che è stato regalato.
sarebbero stati meno disperati a barcellona se avessero venduto messi 10 anni fa forse.
Ma la disperazione per tonali, la mia almeno, parlo per me, è più che altro esasperazione perchè vendere un ragazzo italiano dopo che lo hai cresciuto e si è affermato è avvilente.
Tonali poteva benissimo essere un leader in campo e fuori per 5 anni almeno.
Ora ci tocca portare i nuovi al livello di sandro e non è cosi automatico come si credi.
A maggior ragione se i nuovi giocano in un reparto di nuovi.
Delle volte si tira fuori il parallelismo col mercato di fassone e mirabelli ma mica perchè si vuole portare sfiga, semplicemente perchè quella rivoluzione ha scottato un pò tutti e ci ha insegnato che è difficile .
Tutto sommato siamo rifioriti quando ci siamo fermati e abbiamo messo un pò di ordine fuori e dentro il campo.
L'ultimo anno è stato terribile per gli alti e bassi che abbiamo vissuto ma io, pur dentro un anno pesante, ho continuato a vedere un percorso.
Il derby di champions lo abbiamo perso male anche e soprattutto perchè era troppo per troppi tra i nostri.
Ma ci siamo arrivati a quel livello e sarà tutta esperienza incamerata per il futuro.
Io almeno lo sport lo vedo cosi, a maggior ragione che siamo il milan , questo milan, e non il real che ogni anno parte per vincere tutto e se non si vince tutti rischiano il posto e la riconferma.
Non ci scordiamo che fino a 4 anni fa le prendevamo da tutti in campionato e alcune gare non potevamo nemmeno giocarle.
La crescita c'è stata ed è arrivato anche lo scudetto.
Non distruggiamo tutto e se al quarto anno qualcosa è andato storto non vuol dire fosse tutto da buttare.
Una crescita arrestata nello sport non è sinonimo di morte ma è una tappa se la base è buona e tutto funziona con coerenza.