CDK:"Volevo assolutamente il Milan. Credono in me":

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CDK a MTV:"

Sui suoi esordi nel mondo del calcio: "Diventare un calciatore è qualcosa che si può solo immaginare. Ho sempre sognato di esserlo, ma non avrei mai creduto di poter giocare in un club come il Milan. Ora tutto questo è realtà. Sono molto orgoglioso".

Su quando ha capito di poter arrivare in rossonero: "Ho parlato con Frederic Massara e Paolo Maldini, mi hanno detto che credevano in me e che mi volevano al Milan. Ho avuto dei colloqui con loro e i miei agenti erano in contatto con loro sin dall'inizio dell'anno. Quando inizia il mercato c'è sempre un po' di confusione, poi ho avuto modo di parlare con i dirigenti del Milan e con il mister. Volevo assolutamente venire al Milan c'è voluto un po' di tempo ma ora sono felice".
Su come si descriverebbe: "Sono una persona solitamente molto calma, ma in questo periodo non sapevo bene cosa sarebbe successo. Lo dicono tutti, ma non lo si può capire finché non sei qui, o lo senti, o vedi i tifosi. Questo club ha un calore speciale, c'è tanta passione e loro la trasmettono tutta".

Sull'importanza che ha per lui la famiglia: "Condivido tutto con la mia famiglia, non ho avuto bisogno di spiegare loro molte cose, perché sanno che cosa sta succedendo nella mia vita. Loro sono molto felici e mi seguono in ciò che voglio per me. Non mi hanno mai detto cosa fare e cosa non fare, mi lasciano fare e sono felici per me".
Sulle sue caratteristiche tecniche: "In campo sono un giocatore molto offensivo, mi piace iniziare e finire l'azione, muovendomi di conseguenza. Tendo ad abbassarmi ed a ricevere il pallone, cercare l'ultimo passaggio ed a segnare, da attaccante. Lavoro duramente anche in fase di non possesso, ma preferisco avere la palla tra i piedi. Fuori dal campo sono una persona che vive la propria vita assieme alla famiglia. Faccio cose normali che mi rendono felice".

Sui suoi connazionali che ritrova in rossonero: "Alexis Saelemaekers mi ha spiegato che tipo di club è il Milan, con Divock Origi non ho ancora parlato. In Nazionale Alexis mi ha raccontato molte cose belle del Milan, come la passione dei tifosi. Gli ho fatto i complimenti quando ha vinto lo Scudetto, abbiamo parlato un po' ...".
De Ketelaere su quanto conosce la storia del Milan: "È difficile parlare della storia del Milan. Ci sono stati tantissimi campioni, come Ronaldinho, Maldini, Kaká, ma anche gli olandesi come Ruud Gullit e Marco van Basten. Il mio idolo da bambino è Cristiano Ronaldo, ma anche il Milan ha avuto campioni incredibili. Da ragazzo ho guardato molti loro video, è stata una squadra fantastica e lo è anche adesso. Spero di aiutare il Milan a tornare ai grandi successi: gli obiettivi del club sono i miei obiettivi per le prossime stagioni".
Sull'annata appena trascorsa: "Ho visto alcune partite ma non tutte. Per esempio il derby, che non lo perdo mai. Alexis gioca nel Milan e mi sono sempre interessato ai risultati e alla classifica. Sono felice di giocare nel club che ha appena vinto lo Scudetto".

Sull'Italia: "Dell’Italia amo il cibo, la pasta e tutto il resto. Ma anche il tempo è bello, ma non è così importante. Gli italiano sono sempre passionali, lo si è visto anche degli Europei. C’è grande calore tra i tifosi di ogni squadra, della nazionale e del Milan. Quello che amo del calcio e la passione e ciò che desidero più di ogni altra cosa e divertirmi e giocare un buon calcio".
Sulla scelta del numero di maglia: "Il numero 90 ce l’ho da ragazzino, mi fu assegnato. Ricevetti quel numero e cominciai a giocare bene e quindi non l’ho più lasciato".

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Devil man

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Rendetevi conto che se non era per lui eravamo ancora a 0 acquisti
 

Gamma

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Sui suoi esordi nel mondo del calcio: "Diventare un calciatore è qualcosa che si può solo immaginare. Ho sempre sognato di esserlo, ma non avrei mai creduto di poter giocare in un club come il Milan. Ora tutto questo è realtà. Sono molto orgoglioso".

Su quando ha capito di poter arrivare in rossonero: "Ho parlato con Frederic Massara e Paolo Maldini, mi hanno detto che credevano in me e che mi volevano al Milan. Ho avuto dei colloqui con loro e i miei agenti erano in contatto con loro sin dall'inizio dell'anno. Quando inizia il mercato c'è sempre un po' di confusione, poi ho avuto modo di parlare con i dirigenti del Milan e con il mister. Volevo assolutamente venire al Milan c'è voluto un po' di tempo ma ora sono felice".
Su come si descriverebbe: "Sono una persona solitamente molto calma, ma in questo periodo non sapevo bene cosa sarebbe successo. Lo dicono tutti, ma non lo si può capire finché non sei qui, o lo senti, o vedi i tifosi. Questo club ha un calore speciale, c'è tanta passione e loro la trasmettono tutta".

Sull'importanza che ha per lui la famiglia: "Condivido tutto con la mia famiglia, non ho avuto bisogno di spiegare loro molte cose, perché sanno che cosa sta succedendo nella mia vita. Loro sono molto felici e mi seguono in ciò che voglio per me. Non mi hanno mai detto cosa fare e cosa non fare, mi lasciano fare e sono felici per me".
Sulle sue caratteristiche tecniche: "In campo sono un giocatore molto offensivo, mi piace iniziare e finire l'azione, muovendomi di conseguenza. Tendo ad abbassarmi ed a ricevere il pallone, cercare l'ultimo passaggio ed a segnare, da attaccante. Lavoro duramente anche in fase di non possesso, ma preferisco avere la palla tra i piedi. Fuori dal campo sono una persona che vive la propria vita assieme alla famiglia. Faccio cose normali che mi rendono felice".

Sui suoi connazionali che ritrova in rossonero: "Alexis Saelemaekers mi ha spiegato che tipo di club è il Milan, con Divock Origi non ho ancora parlato. In Nazionale Alexis mi ha raccontato molte cose belle del Milan, come la passione dei tifosi. Gli ho fatto i complimenti quando ha vinto lo Scudetto, abbiamo parlato un po' ...".
De Ketelaere su quanto conosce la storia del Milan: "È difficile parlare della storia del Milan. Ci sono stati tantissimi campioni, come Ronaldinho, Maldini, Kaká, ma anche gli olandesi come Ruud Gullit e Marco van Basten. Il mio idolo da bambino è Cristiano Ronaldo, ma anche il Milan ha avuto campioni incredibili. Da ragazzo ho guardato molti loro video, è stata una squadra fantastica e lo è anche adesso. Spero di aiutare il Milan a tornare ai grandi successi: gli obiettivi del club sono i miei obiettivi per le prossime stagioni".
Sull'annata appena trascorsa: "Ho visto alcune partite ma non tutte. Per esempio il derby, che non lo perdo mai. Alexis gioca nel Milan e mi sono sempre interessato ai risultati e alla classifica. Sono felice di giocare nel club che ha appena vinto lo Scudetto".

Sull'Italia: "Dell’Italia amo il cibo, la pasta e tutto il resto. Ma anche il tempo è bello, ma non è così importante. Gli italiano sono sempre passionali, lo si è visto anche degli Europei. C’è grande calore tra i tifosi di ogni squadra, della nazionale e del Milan. Quello che amo del calcio e la passione e ciò che desidero più di ogni altra cosa e divertirmi e giocare un buon calcio".
Sulla scelta del numero di maglia: "Il numero 90 ce l’ho da ragazzino, mi fu assegnato. Ricevetti quel numero e cominciai a giocare bene e quindi non l’ho più lasciato".

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Un ragazzo convinto della sua scelta, sereno e con la testa sulle spalle, oltre che bravo a giocare a calcio. Fisico, tecnica, propensione al gol e all'assist... lo abbiamo pagato tanto (per i nostri standard) e la trattativa è durata più del dovuto, ma sono sicuro che abbiamo fatto un ottimo colpo.

Non vedo l'ora di vederlo in azione.
 

Raryof

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Il giocatore si sentiva rossonero già da mesi, poi quando abbiamo vinto lo scudo ha capito che non poteva perdere quest'occasione e ha detto al proprio club di voler venire da noi a tutti i costi, l'anno scorso era stato seguito anche da diverse big europee ed è stato importante avvicinarci già a gennaio per poi concludere in estate, beghe societarie permettendo.
Nella fase scouting se sei bravo arrivi prima delle altre, ma dipende anche dai mercati, ad esempio è più tosta andare a prendere certi talenti in Germania o in Sud America, mentre i mercati dove abbiamo pescato spesso, francese e olandese, sono più alla portata se ti muovi prima (e questo giocatore aveva già debuttato in Champions quindi non era semplicissimo chiudere a cifre basse).
Comunque pare davvero un ragazzo tranquillo, ha la religiosità calcistica di Kaka, sono profili che da noi, se siamo sul pezzo, funzionano.
 

evideon

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Sono felice di vederlo con la nostra maglia addosso finalmente!
 

Djici

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Sui suoi esordi nel mondo del calcio: "Diventare un calciatore è qualcosa che si può solo immaginare. Ho sempre sognato di esserlo, ma non avrei mai creduto di poter giocare in un club come il Milan. Ora tutto questo è realtà. Sono molto orgoglioso".

Su quando ha capito di poter arrivare in rossonero: "Ho parlato con Frederic Massara e Paolo Maldini, mi hanno detto che credevano in me e che mi volevano al Milan. Ho avuto dei colloqui con loro e i miei agenti erano in contatto con loro sin dall'inizio dell'anno. Quando inizia il mercato c'è sempre un po' di confusione, poi ho avuto modo di parlare con i dirigenti del Milan e con il mister. Volevo assolutamente venire al Milan c'è voluto un po' di tempo ma ora sono felice".
Su come si descriverebbe: "Sono una persona solitamente molto calma, ma in questo periodo non sapevo bene cosa sarebbe successo. Lo dicono tutti, ma non lo si può capire finché non sei qui, o lo senti, o vedi i tifosi. Questo club ha un calore speciale, c'è tanta passione e loro la trasmettono tutta".

Sull'importanza che ha per lui la famiglia: "Condivido tutto con la mia famiglia, non ho avuto bisogno di spiegare loro molte cose, perché sanno che cosa sta succedendo nella mia vita. Loro sono molto felici e mi seguono in ciò che voglio per me. Non mi hanno mai detto cosa fare e cosa non fare, mi lasciano fare e sono felici per me".
Sulle sue caratteristiche tecniche: "In campo sono un giocatore molto offensivo, mi piace iniziare e finire l'azione, muovendomi di conseguenza. Tendo ad abbassarmi ed a ricevere il pallone, cercare l'ultimo passaggio ed a segnare, da attaccante. Lavoro duramente anche in fase di non possesso, ma preferisco avere la palla tra i piedi. Fuori dal campo sono una persona che vive la propria vita assieme alla famiglia. Faccio cose normali che mi rendono felice".

Sui suoi connazionali che ritrova in rossonero: "Alexis Saelemaekers mi ha spiegato che tipo di club è il Milan, con Divock Origi non ho ancora parlato. In Nazionale Alexis mi ha raccontato molte cose belle del Milan, come la passione dei tifosi. Gli ho fatto i complimenti quando ha vinto lo Scudetto, abbiamo parlato un po' ...".
De Ketelaere su quanto conosce la storia del Milan: "È difficile parlare della storia del Milan. Ci sono stati tantissimi campioni, come Ronaldinho, Maldini, Kaká, ma anche gli olandesi come Ruud Gullit e Marco van Basten. Il mio idolo da bambino è Cristiano Ronaldo, ma anche il Milan ha avuto campioni incredibili. Da ragazzo ho guardato molti loro video, è stata una squadra fantastica e lo è anche adesso. Spero di aiutare il Milan a tornare ai grandi successi: gli obiettivi del club sono i miei obiettivi per le prossime stagioni".
Sull'annata appena trascorsa: "Ho visto alcune partite ma non tutte. Per esempio il derby, che non lo perdo mai. Alexis gioca nel Milan e mi sono sempre interessato ai risultati e alla classifica. Sono felice di giocare nel club che ha appena vinto lo Scudetto".

Sull'Italia: "Dell’Italia amo il cibo, la pasta e tutto il resto. Ma anche il tempo è bello, ma non è così importante. Gli italiano sono sempre passionali, lo si è visto anche degli Europei. C’è grande calore tra i tifosi di ogni squadra, della nazionale e del Milan. Quello che amo del calcio e la passione e ciò che desidero più di ogni altra cosa e divertirmi e giocare un buon calcio".
Sulla scelta del numero di maglia: "Il numero 90 ce l’ho da ragazzino, mi fu assegnato. Ricevetti quel numero e cominciai a giocare bene e quindi non l’ho più lasciato".

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Giovanissimo. E parla gia un buon inglese eh. Si vede che si era preparato per il Leeds 😄
 

Devil man

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????
Non ho capito, oltre a giocare fa anche il DS?
Appunto non hai capito
- il giocatore si è ridotto lo stipendio si è impuntato con il Brugge per venire da noi perché innamorato del progetto.
- il Leeds offriva più soldi al Brugge e uno stipendio più ricco con aggiunta il palcoscenico della premier.

Siamo stati fortunati... Rischiavamo di rimanere a 1 settimana e mezzo dall'inizio del campionato senza acquisti..


Al momento solo 1 ruolo su 3 coperti... Dobbiamo dire grazie a lui perché se no sarebbe stato un disastro
 
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