Cardinale:"Lo stadio, il mercato, Elliott e l'Inter...".

Mika

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"Io voglio che tutti competano" LOL.
Dal lato teorico ha ragione, in serie A la Juventus dei 9 scudetti non ha mai vinto la CL. Alzando la qualità della Serie A aumenti la competitività quindi l'interesse per la A in se e quindi per rimanere nei primi 4 devi rinforzarti. La seria A degli anni 90 era difficilissima. Il Vicenza, l'Atalanta in B andavano in semifinale di Coppa delle Coppe. Si vincevano Coppe dai Campioni, Coppa Coppe e Coppa Uefa a go go e un anno abbiamo vinto tutte le manifestazioni europee.

Il problema è che anche se vinci 10 scudetti in Italia non è detto che è perché la tua squadra è competitiva a livello Europeo ma perché le altre in A sono peggio.

All'infuori di questo discorso, mi sa che ci siamo davvero, i troppi fegati che stanno esplodendo mi fa pensare questo.
 

diavolo

شراء ميل
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Cardinale al Financial Times:"Quando guardi al brand del Milan e guardi a dove dovrebbe essere la Serie A, dove tutti e 20 i proprietari delle squadre di Serie A dovrebbero essere, un’area che non è utilizzata e che non è sfruttata a dovere per portare eventi ai fan. Dovrebbero avere accesso ad una struttura “world class”. Stiamo valutando diversi siti per costruire il nuovo stadio, inclusa un’area vicino San Siro, per capire cos’è possibile fare. Lo stiamo facendo insieme al Municipio di Milano e alla Regione Lombardia. Devo dare credito a LeBron James che mi ha detto che mancava un pezzo alla mia visione (Sport e media, ndr), ed è la cultura. Negli USA la cultura è “urban”, in Italia è “fashion”. Siamo a Milano e non possiamo portare uno degli spettacoli di Live Nation, uno dei nostri partner, ai tifosi e agli appassionati perché non c’è dove farlo. Non possiamo portare altre forme di spettacolo alla community”.

"La nostra priorità è rimanere nel Comune di Milano, se possiamo restare all’interno lo faremo ma deve funzionare per tutti. Valuteremo, capiremo quale è la migliore opportunità per tutti. Farlo da soli? Abbiamo una grande esperienza nel lavoro riguardante i nuovi impianti"

«Superlega? Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene»
, ha concluso.

"San Siro è stato costruito nel 1926 e ristrutturato nel corso degli anni. Voglio dire che vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top, dove io credo che meritino di stare, bisogna fare un debrief a 360 gradi. E per tornare al top c’è bisogno delle infrastrutture. Voglio dare ai nostri tifosi un prodotto al top. Vedremo se riusciremo a trovare la giusta opportunità. Deve però funzionare per i tifosi, per l’Amministrazione del Comune di Milano e per la Regione Lombardia, per la Serie A, oltre che per noi”

"Noi e l'Inter insieme? Abbiamo le esperienze con lo Yankees Stadium, il Dallas Cowboys Stadium. Abbiamo esperienza nel costruire stadi e nel differenziare le varie entrate da questo tipo di infrastruttura. Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Però sai, penso che l’Inter al momento sia pensando a quello che sarà il loro futuro e noi ci concentriamo sul nostro e quale può essere la migliore soluzione per noi”.

"Elliott? Ho grande rispetto per i Singer, non li conoscevo prima. Sono rimasto impressionato per quello che hanno fatto in quattro anni, anche perché non avevano esperienza nello sport. Sono uno dei fondi più strutturati nel mondo. Uno dei punti del business plan è la continuità con Elliott, RedBird ha il 100% delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo step abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott ma che si sono offerti loro alzando la mano e parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto grande lavoro, come AD e di Cocirio come CFO. Non è qualcosa che mi riguarda, ho manager talentuosi intorno a me. Ci sono persone che arrivano nello sport a pistole spianate. Non dico a Pioli chi mettere in campo. Non è “rocket science”, non curiamo il cancro, ma bisogna fare le cose per bene. Noi sfruttiamo i dati, credo che il modo in cui li usiamo sia diverso dal solito. Si tratta di efficienza in termini di gol, e di come i giocatori si posizionano per aumentare il loro impatto sulle possibilità di fare gol».

"Il mercato? Sono entrato nello sport con George Steinbrenner (patron degli Yankees dal 1973 alla morte nel 2010, ndr), ho imparato molto. Il vero segreto è che non puoi comprare i campionati. Il nostro lavoro è ridurre la parte di imprevedibilità per performare sempre e il valore del club cresce. Tutti vogliono vincere, ma se vincesse sempre lo stesso anche per l’ecosistema cosa succederebbe? Io voglio che tutti competano. Quello che puoi controllare è la costanza e questo è quello che cambia tutto".

"Superlega?Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene".

"Perchè non vado sempre allo stadio? Non si tratta di me. "Personalized ownership" non ha senso per me. Se ognuno fa il suo lavoro avremo successo: ma tutti devono fare il proprio lavoro. Dobbiamo portare una team mentality. Sono al telefono ogni giorno con il mio managing team, mi sveglio con questo pensiero e mi addormento con questo pensiero. Farmi vedere non cambia, il mio compito è portare le risorse per competere. Nessuno è più competitivo di me, vorrei vincere Scudetto e Champions ogni anno, ma non possiamo controllare tutto ed è uno sforzo di gruppo, non solo mio".

"Gli investimenti dei fondi di private equity nella Lega Serie A? Non sono d’accordo, non vedo perché ipotecare il futuro. Se ci sarà una discussione, diremo che possiamo farlo da noi. Ci sono tante cose su cui possiamo incidere. Abbiamo tanto da fare, ma non dobbiamo guardare fuori dal nostro ecosistema per essere efficienti, per quanto mi riguarda non accadrà mai".
Lato sportivo non mi sono mai aspettato nulla da questi qui,spero solo che costruiscano lo stadio da soli e che ci lascino in mani migliori delle loro dopo aver fatto la loro speculazione.
 

Marcex7

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Qui purtroppo avete tutti ragione, da tifosi giustamente noi vogliamo che vinca sempre il Milan. Però poi vi lamentare che la Premier è molto più seguita ed è di un'altro pianeta. Purtroppo non si può avere tutto. Se in un campionato vince sempre la stessa e in Champions va avanti sempre la stessa di quel campionato, si perde di ranking. Come dice lui, tutti nel campionato devono crescere, in modo che i guadagni anche dei diritti tv aumentino per tutti. Purtroppo non possiamo guardare solo il nostro orticello, ma a livello europeo tutta la serie A deve crescere, il suo ragionamento non è sbagliato, non dobbiamo essere egoisti. Io voglio che il Milan sia la migliore di tutti, ma se ci fate caso, da quando la Juventus ha vinto 9 campionatidi fila e le milanesi hanno fatto pena la serie A è caduta in un limbo e questo ci deve far capire che se vince sempre una squadra ci rimettono tutti alla fine
È solo il discorso di un imprenditore che non ha un euro:
La Ligue 1 fa pena e il Psg non mi sembra una squadra da poco.
La bundes fa pena e il Bayern è una top da almeno 10 anni.
I fatti dicono che Jerry parla di aria fritta.
Jerry non ha soldi e di conseguenza se lw inventa tutte
 

admin

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Cardinale al Financial Times:"Quando guardi al brand del Milan e guardi a dove dovrebbe essere la Serie A, dove tutti e 20 i proprietari delle squadre di Serie A dovrebbero essere, un’area che non è utilizzata e che non è sfruttata a dovere per portare eventi ai fan. Dovrebbero avere accesso ad una struttura “world class”. Stiamo valutando diversi siti per costruire il nuovo stadio, inclusa un’area vicino San Siro, per capire cos’è possibile fare. Lo stiamo facendo insieme al Municipio di Milano e alla Regione Lombardia. Devo dare credito a LeBron James che mi ha detto che mancava un pezzo alla mia visione (Sport e media, ndr), ed è la cultura. Negli USA la cultura è “urban”, in Italia è “fashion”. Siamo a Milano e non possiamo portare uno degli spettacoli di Live Nation, uno dei nostri partner, ai tifosi e agli appassionati perché non c’è dove farlo. Non possiamo portare altre forme di spettacolo alla community”.

"La nostra priorità è rimanere nel Comune di Milano, se possiamo restare all’interno lo faremo ma deve funzionare per tutti. Valuteremo, capiremo quale è la migliore opportunità per tutti. Farlo da soli? Abbiamo una grande esperienza nel lavoro riguardante i nuovi impianti"

«Superlega? Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene»
, ha concluso.

"San Siro è stato costruito nel 1926 e ristrutturato nel corso degli anni. Voglio dire che vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top, dove io credo che meritino di stare, bisogna fare un debrief a 360 gradi. E per tornare al top c’è bisogno delle infrastrutture. Voglio dare ai nostri tifosi un prodotto al top. Vedremo se riusciremo a trovare la giusta opportunità. Deve però funzionare per i tifosi, per l’Amministrazione del Comune di Milano e per la Regione Lombardia, per la Serie A, oltre che per noi”

"Noi e l'Inter insieme? Abbiamo le esperienze con lo Yankees Stadium, il Dallas Cowboys Stadium. Abbiamo esperienza nel costruire stadi e nel differenziare le varie entrate da questo tipo di infrastruttura. Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Però sai, penso che l’Inter al momento sia pensando a quello che sarà il loro futuro e noi ci concentriamo sul nostro e quale può essere la migliore soluzione per noi”.

"Elliott? Ho grande rispetto per i Singer, non li conoscevo prima. Sono rimasto impressionato per quello che hanno fatto in quattro anni, anche perché non avevano esperienza nello sport. Sono uno dei fondi più strutturati nel mondo. Uno dei punti del business plan è la continuità con Elliott, RedBird ha il 100% delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo step abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott ma che si sono offerti loro alzando la mano e parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto grande lavoro, come AD e di Cocirio come CFO. Non è qualcosa che mi riguarda, ho manager talentuosi intorno a me. Ci sono persone che arrivano nello sport a pistole spianate. Non dico a Pioli chi mettere in campo. Non è “rocket science”, non curiamo il cancro, ma bisogna fare le cose per bene. Noi sfruttiamo i dati, credo che il modo in cui li usiamo sia diverso dal solito. Si tratta di efficienza in termini di gol, e di come i giocatori si posizionano per aumentare il loro impatto sulle possibilità di fare gol».

"Abbiamo investito nello sport per oltre 20 anni, il nostro business è sempre stato quello dello sport, dagli Yankees in poi. Cinque anni fa è iniziato il nostro viaggio nel calcio europeo. Grande credito a Billy Beane che mi ha convinto che il calcio europeo sia “Moneyball”, abbiamo l’opportunità per migliorare il nostro business a livello anche digitale. Non siamo investitori che arrivano e comprano, tutto riguarda il business plan perché in tanti hanno i soldi. Il Milan è uno dei più grandi brand in Europa. Il club rossonero non lo conoscevo fino a quattro o cinque anni fa, solo il Real Madrid ha più Champions, una grande opportunità per fare quello che sappiamo fare, portare conoscenze e capitale in un ecosistema migliorato. Come ci differenziamo? C’è stata una bolla sullo sport, non è una novità, quello che ho sentito mi preoccupa un po".

"Il mercato? Sono entrato nello sport con George Steinbrenner (patron degli Yankees dal 1973 alla morte nel 2010, ndr), ho imparato molto. Il vero segreto è che non puoi comprare i campionati. Il nostro lavoro è ridurre la parte di imprevedibilità per performare sempre e il valore del club cresce. Tutti vogliono vincere, ma se vincesse sempre lo stesso anche per l’ecosistema cosa succederebbe? Io voglio che tutti competano. Quello che puoi controllare è la costanza e questo è quello che cambia tutto".

"Superlega?Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene".

"Perchè non vado sempre allo stadio? Non si tratta di me. "Personalized ownership" non ha senso per me. Se ognuno fa il suo lavoro avremo successo: ma tutti devono fare il proprio lavoro. Dobbiamo portare una team mentality. Sono al telefono ogni giorno con il mio managing team, mi sveglio con questo pensiero e mi addormento con questo pensiero. Farmi vedere non cambia, il mio compito è portare le risorse per competere. Nessuno è più competitivo di me, vorrei vincere Scudetto e Champions ogni anno, ma non possiamo controllare tutto ed è uno sforzo di gruppo, non solo mio".

"Gli investimenti dei fondi di private equity nella Lega Serie A? Non sono d’accordo, non vedo perché ipotecare il futuro. Se ci sarà una discussione, diremo che possiamo farlo da noi. Ci sono tante cose su cui possiamo incidere. Abbiamo tanto da fare, ma non dobbiamo guardare fuori dal nostro ecosistema per essere efficienti, per quanto mi riguarda non accadrà mai".
.
 

Mauricio

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Il Milan non è la juve,se noi piazziamo un ciclo come il loro stai certo che portiamo a casa minino 2 Champions,che è quello che a me interessa.
Anche a me, ma al giorno d’oggi senza far crescere la serie A è impossibile. E l’ho già detto il perchè: l’ultima in premier di diritti tv guadagna più della finalista champions e prima in serie A. Come fai a compete con le inglesi in maniera duratura con un divario del genere?
E secondo te al presidente del Bayern interessa del Colonia,Dortmund o del campionato tedesco?
E come mai con un campionato così poco appetibile e allenante,il bayern è un top club da almeno dieci anni?
È solo una questione di soldi:Jerry non ne ha e allora cerca strade alternative tirando fuori cose che non stanno nè in cielo nè in terra
Te lo hanno già detto altri utenti. Il Bayern depreda le altre squadre prendendo i migliori giocatori della Bundesliga (acquistandoli o a zero). Un po’ quello che faceva la Juve in Italia. Facile così avere lo squadrone, in pratica ci sono 17 squadre satellite che vivono grazie alle briciole che lascia la superpotenza.
 

UDG

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È solo il discorso di un imprenditore che non ha un euro:
La Ligue 1 fa pena e il Psg non mi sembra una squadra da poco.
La bundes fa pena e il Bayern è una top da almeno 10 anni.
I fatti dicono che Jerry parla di aria fritta.
Jerry non ha soldi e di conseguenza se lw inventa tutte
Il PSG a parte la ligue cosa ha vinto? Ha solo un mare di soldi e basta. La Bundes per te è un bel campionato, a me non sembra. Per me invece lui ha ragione
 
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"Il mercato? Sono entrato nello sport con George Steinbrenner (patron degli Yankees dal 1973 alla morte nel 2010, ndr), ho imparato molto. Il vero segreto è che non puoi comprare i campionati. Il nostro lavoro è ridurre la parte di imprevedibilità per performare sempre e il valore del club cresce. Tutti vogliono vincere, ma se vincesse sempre lo stesso anche per l’ecosistema cosa succederebbe? Io voglio che tutti competano. Quello che puoi controllare è la costanza e questo è quello che cambia tutto".

Forse sarebbe il caso di iniziare a seguire molto meno le vicende di questa squadretta.
Ci mancava anche un proprietario del genere per mettere la ciliegina sulla torta.

Schifo.
 
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Questa roba per me è la morte, calcisticamente parlando. E' come se avesse parlato di spararmi nei testicoli.
però fondamentalmente è quello che han fatto in inghilterra per arrivare dove sono ora.
vincere il campionato del burundi 9 anni di fila come i ladri da soddisfazione? li abbiamo sempre presi per il **** per questo.
 

Djici

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Cardinale al Financial Times:"Quando guardi al brand del Milan e guardi a dove dovrebbe essere la Serie A, dove tutti e 20 i proprietari delle squadre di Serie A dovrebbero essere, un’area che non è utilizzata e che non è sfruttata a dovere per portare eventi ai fan. Dovrebbero avere accesso ad una struttura “world class”. Stiamo valutando diversi siti per costruire il nuovo stadio, inclusa un’area vicino San Siro, per capire cos’è possibile fare. Lo stiamo facendo insieme al Municipio di Milano e alla Regione Lombardia. Devo dare credito a LeBron James che mi ha detto che mancava un pezzo alla mia visione (Sport e media, ndr), ed è la cultura. Negli USA la cultura è “urban”, in Italia è “fashion”. Siamo a Milano e non possiamo portare uno degli spettacoli di Live Nation, uno dei nostri partner, ai tifosi e agli appassionati perché non c’è dove farlo. Non possiamo portare altre forme di spettacolo alla community”.

"La nostra priorità è rimanere nel Comune di Milano, se possiamo restare all’interno lo faremo ma deve funzionare per tutti. Valuteremo, capiremo quale è la migliore opportunità per tutti. Farlo da soli? Abbiamo una grande esperienza nel lavoro riguardante i nuovi impianti"

«Superlega? Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene»
, ha concluso.

"San Siro è stato costruito nel 1926 e ristrutturato nel corso degli anni. Voglio dire che vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top, dove io credo che meritino di stare, bisogna fare un debrief a 360 gradi. E per tornare al top c’è bisogno delle infrastrutture. Voglio dare ai nostri tifosi un prodotto al top. Vedremo se riusciremo a trovare la giusta opportunità. Deve però funzionare per i tifosi, per l’Amministrazione del Comune di Milano e per la Regione Lombardia, per la Serie A, oltre che per noi”

"Noi e l'Inter insieme? Abbiamo le esperienze con lo Yankees Stadium, il Dallas Cowboys Stadium. Abbiamo esperienza nel costruire stadi e nel differenziare le varie entrate da questo tipo di infrastruttura. Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Però sai, penso che l’Inter al momento sia pensando a quello che sarà il loro futuro e noi ci concentriamo sul nostro e quale può essere la migliore soluzione per noi”.

"Elliott? Ho grande rispetto per i Singer, non li conoscevo prima. Sono rimasto impressionato per quello che hanno fatto in quattro anni, anche perché non avevano esperienza nello sport. Sono uno dei fondi più strutturati nel mondo. Uno dei punti del business plan è la continuità con Elliott, RedBird ha il 100% delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo step abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott ma che si sono offerti loro alzando la mano e parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto grande lavoro, come AD e di Cocirio come CFO. Non è qualcosa che mi riguarda, ho manager talentuosi intorno a me. Ci sono persone che arrivano nello sport a pistole spianate. Non dico a Pioli chi mettere in campo. Non è “rocket science”, non curiamo il cancro, ma bisogna fare le cose per bene. Noi sfruttiamo i dati, credo che il modo in cui li usiamo sia diverso dal solito. Si tratta di efficienza in termini di gol, e di come i giocatori si posizionano per aumentare il loro impatto sulle possibilità di fare gol».

"Abbiamo investito nello sport per oltre 20 anni, il nostro business è sempre stato quello dello sport, dagli Yankees in poi. Cinque anni fa è iniziato il nostro viaggio nel calcio europeo. Grande credito a Billy Beane che mi ha convinto che il calcio europeo sia “Moneyball”, abbiamo l’opportunità per migliorare il nostro business a livello anche digitale. Non siamo investitori che arrivano e comprano, tutto riguarda il business plan perché in tanti hanno i soldi. Il Milan è uno dei più grandi brand in Europa. Il club rossonero non lo conoscevo fino a quattro o cinque anni fa, solo il Real Madrid ha più Champions, una grande opportunità per fare quello che sappiamo fare, portare conoscenze e capitale in un ecosistema migliorato. Come ci differenziamo? C’è stata una bolla sullo sport, non è una novità, quello che ho sentito mi preoccupa un po".

"Il mercato? Sono entrato nello sport con George Steinbrenner (patron degli Yankees dal 1973 alla morte nel 2010, ndr), ho imparato molto. Il vero segreto è che non puoi comprare i campionati. Il nostro lavoro è ridurre la parte di imprevedibilità per performare sempre e il valore del club cresce. Tutti vogliono vincere, ma se vincesse sempre lo stesso anche per l’ecosistema cosa succederebbe? Io voglio che tutti competano. Quello che puoi controllare è la costanza e questo è quello che cambia tutto".

"Superlega?Il progetto è fallito e non c’è motivo di parlarne. Il punto è che bisogna però capire il perché era stato proposto, c’è una divergenza tra Inghilterra e il resto dell’Europa. La Superlega era stata strutturata male ma mettere equilibrio competitito è una cosa giusta. Io voglio che tutta Serie A sia competitiva, la domanda è come farlo: se la Serie A mette le sue cose in ordine insieme a Liga e Ligue 1 può collaborare per fare cose per bene".

"Perchè non vado sempre allo stadio? Non si tratta di me. "Personalized ownership" non ha senso per me. Se ognuno fa il suo lavoro avremo successo: ma tutti devono fare il proprio lavoro. Dobbiamo portare una team mentality. Sono al telefono ogni giorno con il mio managing team, mi sveglio con questo pensiero e mi addormento con questo pensiero. Farmi vedere non cambia, il mio compito è portare le risorse per competere. Nessuno è più competitivo di me, vorrei vincere Scudetto e Champions ogni anno, ma non possiamo controllare tutto ed è uno sforzo di gruppo, non solo mio".

"Gli investimenti dei fondi di private equity nella Lega Serie A? Non sono d’accordo, non vedo perché ipotecare il futuro. Se ci sarà una discussione, diremo che possiamo farlo da noi. Ci sono tante cose su cui possiamo incidere. Abbiamo tanto da fare, ma non dobbiamo guardare fuori dal nostro ecosistema per essere efficienti, per quanto mi riguarda non accadrà mai".
Questo non conosce la Juventus 😄
 

Marcex7

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Il PSG a parte la ligue cosa ha vinto? Ha solo un mare di soldi e basta. La Bundes per te è un bel campionato, a me non sembra. Per me invece lui ha ragione
Non ho detto che la Bundes è un bel campionato,anzi.
Detto ciò,se tu avessi Mbappè eMessi ecc ecc nel Milan,immagino che saresti dispiaciuto perchè la serie A non è competitiva...
Suvvia,non scherziamo
 
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