Caos Milan: guerra Ibra-Furlani. Svedese pronto a lasciare.

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Lineker10

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Il garante e` la personificazione del male e del marcio all'interno della societa`.

Non offre nessun contributo e non ha alcuna funzione positiva, solo tutelare ad ogni costo e contro ogni cosa gli interessi del suo padrone.
Beh si alla fine è cosi, lui rappresenta quella parte di interessi che ci vuole trasformare definitivamente nella versione glamour del Brighton o dell'Udinese.

Il ruolo concreto di Ibra invece mi sembra piu confuso, non si capisce davvero quali poteri abbia, se li ha.

Cardinale invece inizio a pensare che riconosca, in fondo, di non capirci una mazza degli aspetti tecnici e che per queste cose, forse, davvero dia peso al parere di Ibra, sempre se rientra nella sua visione imperativa del "moneyballe+cash flow positivo" ovviamente.
 

Ruuddil23

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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

ab1ec062-01ee-43f9-9fd4-7f82a865582c

Comunque è strana questa concomitanza di notizie. Prima Ordine che parla di errore grave a non prendere Conte, poi le bordate di corsera e repubblica sull'inchiesta milanese e adesso questa di sport mediaset, altra fonte solitamente soggetta a veline societarie.
Che gli sviluppi dell'inchiesta possano portare qualche cambiamento dirigenziale? Vediamo
 
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Comunque è strana questa concomitanza di notizie. Prima Ordine che parla di errore grave a non prendere Conte, poi le bordate di corsera e repubblica sull'inchiesta milanese e adesso questa di sport mediaset, altra fonte solitamente soggetta a veline societarie.
Che gli sviluppi dell'inchiesta possano portare qualche cambiamento dirigenziale? Vediamo
Io spero di proprietà.
 

Swaitak

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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

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Io metto 10 euro su Fuffano partner redbird entro l'estate
 
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Sport Mediaset conferma e rilancia le indiscrezioni di Telelombardia.
L'inserimento di Zlatan Ibrahimovic nell'organico, sia pure, o forse proprio per questo motivo, nel ruolo chiave di ponte tra il Milan e il suo proprietario, ha sconquassato l'equilibrio che il "gruppo" Furlani aveva inseguito e istituito nell'immediato post-Maldini.
L'ad di provenienza Elliott aveva preso in mano la totalità del mondo Milan. Ora Ibra ne ha strappato un pezzo.
Se Ibrahimovic non dovesse far prevalere la sua posizione nella scelta dell'allenatore, allora non si capirebbe per quale motivo dovrebbe restare dov'è. E sarebbe anzi forse lui stesso a farsi da parte.
Conte sarebbe il maggior megafono della sconfitta di Furlani. L'alternativa di Ibra è Van Bommel.

L'anno tre di Cardinale può essere l'anno zero per tutto. Anche per i dirigenti.
Credere che la decisione, come spiegato ripetutamente, possa essere collegiale sembra onestamente un'ingenuità grande. La realtà dei fatti porta altrove, dentro una lotta di potere che definirà non solo questa decisiva scelta di campo, ma anche l'assetto societario. Chi decide l'allenatore, deciderà anche il resto.

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ma fatemi capire una cosa, ibra è dipendente del milan o di redbird?
 

Andris

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se il Milan è di Red Bird, come ripetono continuamente e dicono le carte, per quale diamine di motivo uno di Elliott dovrebbe contare più degli altri e far fuori una persona messa personalmente dal proprietario ???

c'è uno che sa spiegare questo in società ???
c'è un giornalista capace di chiederlo in una conferenza o intervista ???

anche l'inter e tante squadre del mondo ricevono prestiti, ma non è che un fondo comanda per loro almeno finchè non sono insolventi o inadempienti
come peraltro già accaduto a noi con Elliott che ha preso in mano le redini solo quando il cinese è svanito
 
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