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Perdonami, ma se le decisioni riguardano la salute individuale sono fatti dell'individuo se voglia accettarle e nessuna maggioranza può imporre alcunché. Nessuna decisione collettiva può e deve imporre una decisione che può avere ricadute sulla propria salute individuale. Che uno si voglia vaccinare o meno è una propria decisione e non va né demonizzata né discriminata. A me sembra che ormai l'emergenza sanitaria sia diventata la scusa per imporre decisioni autoritarie senza alcun veto, spacciandole come misure necessarie. Ho visto una intervista di Crisanti in cui diceva che per una volta l'Italia vuole essere lo stato migliore da prendere come esempio. Esempio certamente di dittatura, dove un tizio messo lì su suggerimento di entità come JP Morgan assume iniziative calpestando ogni principio della costituzione.Dai Ringhio, @mil77 ha scritto “se vivi in una democrazia” devi rispettare ecc. È proprio l’abc. In alcuni Paesi africani, per tradizione millenaria, ci sono popoli che ritengono sia necessaria l’unanimità per prendere decisioni vincolanti per tutti e non sono certamente un esempio di progresso.
Poi è chiaro che in una democrazia le minoranze hanno il sacrosanto diritto di contestare le decisioni, così come è sacrosanto diritto che la maggioranza porti avanti la propria linea politica, magari facendo proprie alcune istanze delle minoranze se le ritiene utili.
Minoranze contrarie ci sono per qualunque cosa: dal nuovo stadio a Milano alla TAV in val di Susa, dall’apertura di nuovi gasdotti alla costruzione di nuove strade/autostrade ecc ecc ecc.
Se la maggioranza deve sempre e comunque fare che ciò che dice la minoranza, chiudiamo tutto e buonanotte.