Burioni:"State a casa, non uscite. Limitate diffusione virus".

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Il problema non è quanta gente muore di corona virus, come dici tu quelli che muoiono di patologie cardiovascolari sono molte di più, il problema oggi è impedire che scoppi un'epidemia su grandi numeri, se il corona virus dovesse arrivare ai numeri della normale influenza e cioè colpire 5 mln di italiani a quel punto sarebbe la fine, poiché si è visto che circa il10% degli infettati ha bisogno della terapia intensiva e il 10 % di 5mln è 500.000 persone a fronte di circa 13.000 posti a disposizione in terapia intensiva. Ci sarebbero persone che morirebbero per mancanza di cure e non solo i malati di corona virus ma anche tutti quelli che per qualsiasi motivo ( infarto, incidente...) dovessero aver bisogno di un terapia intensiva.
Tra l'altro l'influenza contagia "solo" 5-8 milioni di persone perché circa 9milioni di persone si vaccinano.
 
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Se salta l'economia i numeri saranno molto peggiori, la maggior parte suicidi

Ma cosa vuoi che salti, finita l' emergenza il mercato torna come prima, se la causa è il virus.

Se sono problemi strutturali sarebbe successo invece comunque.

Capisco cosa intendi, lo so benissimo, è il mio lavoro.
Siamo una piccola azienda e basta poco per saltare.

Ma meglio poveri che morti. Potrebbe toccare anche a me o te eh.

Se non ci fosse qualche argine alla diffusione, le terapie intensive sarebbero piene in 2 mesi, se poi ti ammali e hai la sfortuna di essere in quel 10% che necessita di terapia intensiva e non c'è più posto sai quanto te ne fregherebbe dell' economia?
 
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Se salta l'economia i numeri saranno molto peggiori, la maggior parte suicidi
Ma se non si riesce a contenere la diffusione del virus, l'economia salta lo stesso. E' il gatto che si morde la coda.
Purtroppo siamo in una situazione in cui esigenze economiche ed esigenze di salute sono in antitesi: dal punto di vista economico la situazione ideale sarebbe far finta di nulla, dal punto di vista della salute la soluzione ideale sarebbe chiudere tutto.
Ma le due cose non viaggiono su due binari paralleli ed è ovvio ed evidente che le scelte in un campo si riflettano sull'altro. Possiamo solo cercare di trovare il giusto equilibrio per provare a limitare i danni. Ma noi cittadini comuni non abbiamo elementi per poter stabilire quale possa essere questo giusto equilibrio né come realizzarlo. E, purtroppo, neanche chi deve prendere le decisioni ha elementi per stabilire con assoluta certezza quale possa essere lo scenario meno pesante perché esistono mille incognite, legate ai comportamenti delle persone(per esempio: i bar sono aperti, ma quanti ci vanno?), alle potenzialità del virus ecc ecc.
 

Ringhio8

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Ma cosa vuoi che salti, finita l' emergenza il mercato torna come prima, se la causa è il virus.

Se sono problemi strutturali sarebbe successo invece comunque.

Capisco cosa intendi, lo so benissimo, è il mio lavoro.

Ma meglio poveri che morti. Potrebbe toccare anche a me o te eh.

Se non ci fosse qualche argine alla diffusione, le terapie intensive sarebbero piene in 2 mesi, se poi ti ammali e hai la sfortuna di essere in quel 10% che necessita di terapia intensiva e non c'è più posto sai quanto te ne fregherebbe dell' economia?

Perdonami, ma vai a parlare con chiunque lavori nel turismo (che ad oggi è il settore più martoriato) e ti dirà che è una catastrofe, non si parla di povertà ma di perdere TUTTO. Io lavoro con ristoranti ed aziende alimentari, il quadro che mi stanno descrivendo i miei clienti è apocalittico, e lo vedo ripercuotersi anche nel mio ovviamente, c'è gente costretta a lasciare a casa dipendenti, momentaneamente in ferie, ma una volta finite quelle (perchè mica sono eterne), o c'è il licenziamento o c'è l'aspettativa. Parlo di gestori medio piccoli, le grandi catene o i grandi nomi non cono realtà che mi competono quindi non posso parlare per loro.

Forse do l'impressione di fregarmene del problema virus visti i miei toni esasperati, perchè ho un modo di melma di pormi, già di mio sono un casinaro nello spiegarmi faccia a faccia, figurati in un forum dove neanche ci si può guardare negli occhi. L'economia dei medio piccoli è già un nodo alla gola ogni mese, se li chiudi li ammazzi definitivamente. E sia chiaro, sto parlando di medio piccoli, non del signorone che gira in Maserati con 12 appartamenti in giro per l'Italia.
 
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Perdonami, ma vai a parlare con chiunque lavori nel turismo (che ad oggi è il settore più martoriato) e ti dirà che è una catastrofe, non si parla di povertà ma di perdere TUTTO. Io lavoro con ristoranti ed aziende alimentari, il quadro che mi stanno descrivendo i miei clienti è apocalittico, e lo vedo ripercuotersi anche nel mio ovviamente, c'è gente costretta a lasciare a casa dipendenti, momentaneamente in ferie, ma una volta finite quelle (perchè mica sono eterne), o c'è il licenziamento o c'è l'aspettativa. Parlo di gestori medio piccoli, le grandi catene o i grandi nomi non cono realtà che mi competono quindi non posso parlare per loro.

Forse do l'impressione di fregarmene del problema virus visti i miei toni esasperati, perchè ho un modo di melma di pormi, già di mio sono un casinaro nello spiegarmi faccia a faccia, figurati in un forum dove neanche ci si può guardare negli occhi. L'economia dei medio piccoli è già un nodo alla gola ogni mese, se li chiudi li ammazzi definitivamente. E sia chiaro, sto parlando di medio piccoli, non del signorone che gira in Maserati con 12 appartamenti in giro per l'Italia.

Certo lo so, ma come dico sempre, in quasi qualsiasi ambito: non esiste un mondo perfetto.

Non si puo' arginare la malattia e al contempo avere alberghi e hotel pieni.

Spiace, ti capisco eh, è davvero un dramma per chi ha dipendenti da pagare e scadenze, ma la situazione è questa e non c'è davvero nulla da fare.

Speriamo almeno lo stato li assista in questa fase, poi tranquillo che se la risolveremo, poi in 3/4 mesi tornerà lo stesso identico turismo di prima.

Se non la risolveremo, il problema economico sarà l' ultimo dei problemi
 

Ringhio8

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Ma se non si riesce a contenere la diffusione del virus, l'economia salta lo stesso. E' il gatto che si morde la coda.
Purtroppo siamo in una situazione in cui esigenze economiche ed esigenze di salute sono in antitesi: dal punto di vista economico la situazione ideale sarebbe far finta di nulla, dal punto di vista della salute la soluzione ideale sarebbe chiudere tutto.
Ma le due cose non viaggiono su due binari paralleli ed è ovvio ed evidente che le scelte in un campo si riflettano sull'altro. Possiamo solo cercare di trovare il giusto equilibrio per provare a limitare i danni. Ma noi cittadini comuni non abbiamo elementi per poter stabilire quale possa essere questo giusto equilibrio né come realizzarlo. E, purtroppo, neanche chi deve prendere le decisioni ha elementi per stabilire con assoluta certezza quale possa essere lo scenario meno pesante perché esistono mille incognite, legate ai comportamenti delle persone(per esempio: i bar sono aperti, ma quanti ci vanno?), alle potenzialità del virus ecc ecc.

Forse hai ragione tu, forse no, ma se saltano i medio piccoli di Lombardia Veneto ed Emilia ci sarà da piangere per decenni
 

Super_Lollo

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Il virologo Roberto Burioni lancia un appello, attraverso il proprio canale Youtube:"Il virus è tra noi, è molto contagioso e abbastanza pericoloso. Più il virus si diffonde, più saranno numerosi i casi e più aumenterà la mortalità.State a casa, non uscite. Solo così si può provare a spegnere questa epidemia o spostarla nel tempo per giocarsi due possibilità: che il virus diventi più buono e che col caldo si trasmetta di meno".

Video qui in basso.

News precedenti

Roberto Burioni sulla situazione coronavirus in Italia:”Io ho la sensazione che molta, troppa gente non abbia capito con che cosa abbiamo a che fare. Forse alcuni messaggi troppo tranquillizzanti hanno causato un gravissimo danno inducendo tanti cittadini a sottovalutare il problema”.

Intanto pochi giorni fa è uscito il suo libro che è saltato in testa alle classifiche.
Guardacaso.
 

Ringhio8

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Certo lo so, ma come dico sempre, in quasi qualsiasi ambito: non esiste un mondo perfetto.

Non si puo' arginare la malattia e al contempo avere alberghi e hotel pieni.

Spiace, ti capisco eh, è davvero un dramma per chi ha dipendenti da pagare e scadenze, ma la situazione è questa e non c'è davvero nulla da fare.

Speriamo almeno lo stato li assista in questa fase, poi tranquillo che se la risolveremo, in 3/4 mesi tornerà lo stesso identico turismo di prima.

Non serve averli pieni, quelle sarebbero entrate in più, basterebbe aver quello che basta per pagare, cosa che già adesso non avviene. Se salta il nord saltano tutti, spero sia chiaro questo
 

Milanforever26

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Perchè è stato ARGINATO mannaggia!

Non vedi che nelle zone rosse si è propagato alla velocità della luce? immagina senza nessuna misura

E' matematica elementare, basterebbero 40/50 mila infetti in Italia per saturare tutte le terapie intensive disponibili.

Ma infatti chi ha criticato le misure di quarantena? Magari le avessero applicate all'inizio coi voli..
Ma creare allarme rosso dove manco ci sono casi è controproducente..
 
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