Barça:"Situazione drammatica. Prestito per gli stipendi".

Rivera10

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Intanto hanno vinto lo scudetto e sfiorato l'Europa League.

Ma comunque, è stato detto 1000 volte che lì i problemi non sono dell'Inter ma di Suning che deve sottostare ad uno stato dittatoriale che da un giorno all'altro ha deciso che gli Zhang dovessero farsi da parte per motivi che nessuno ha saputo spiegare esaurientemente. Da un punto di vista economico e sportivo la gestione di Suning è stata normale e sostenibile.

Poi non sappiamo cosa è successo in Cina.

E comunque se Abramovich, o gli Agnelli o gli sceicchi mollassero Chelsea, Juve, City e PSG questi club si troverebbero nelle condizioni dell'Inter.

Perché? Perché il calcio è sempre stato gestito in modo diverso rispetto alle aziende normali.

Io non condanno chi auspica una gestione più sana dei club. Ma se chi fa le regole fa figli e figliastri allora qualcosa non torna. Ad esempio fossi al posto di Infantino metterei regole strette sui procuratori, veri vampiri che drenano risorse senza apportare nulla al mondo del calcio.

E dico di più: anche a me andrebbe bene un club gestito con criteri economici. Ma ciò che i sostenitori di Elliott non capiscono è che un club moderatamente indebitato, ma in crescita, sarebbe comunque gestito in modo eccellente ed economico. Non c'entra niente avere il bilancio in pareggio. Puoi avere un bilancio in pareggio e comunque essere senza prospettive oppure avere una perdita accettabile (e frutto di investimenti) ed essere invece in una situazione florida.

Pensare di crescere e ridiventare vincenti solo col fatturato (come pretendono Elliott ed i suoi fans) è una enorme fesseria. Dico solo che se dovesse riuscire una chimera simile si dovrebbero riscrivere tutti i manuali di economia aziendale. Il che la dice lunga su quanto tale ipotesi sia remota.

Ripeto il caso Ibra-Thaigo: quell'anno il Milan ebbe il miglior bilancio della sua storia e sappiamo tutti cosa accadde in seguito.
Su Eliott e sulla tua visione economica amico mio io sono d' accordo con te. Secondo me si ha espansione solo con l' indebitamento per avviare un ciclo virtuoso e io non parlo solo in riferimento al calcio ma soprattutto nei confronti della UE e delle regole che costringono determinati stati ad attuare politiche recessive di austerity mentre altri le eludono... Sai meglio di me però che questa proprietà è transitoria e che ritorneremo ad avere concrete speranze di vittorie e di cicli solo quando ci venderanno. Nel frattempo dobbiamo fare professione di fede( il tifoso non è alla fine un fedele?) e stringerci attorno a chi di questo club importa qualcosa, sperando di tener duro tutti quanti e raggiungendo i risultati più alti possibili. Purtroppo allo stato attuale di più non possiamo.
 

mandraghe

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Manco con una società altamente competente potresti tornare competitivo senza un aiuto da parte della proprietà. Tra l'altro analizziamo l'esempio di quest'anno: ci siamo qualificati in Champions e ciò nonostante al momento ti sei indebolito. Anziché cercare di migliorare abbiamo una squadra che guardando la squadra titolare è al momento più debole. Neanche un colpo migliorativo rispetto alla squadra della scorsa stagione.


Tu parli di proprietà, io di investimenti. Ma diciamo la stessa cosa visto che, sia che ti indebiti con le banche, sia che faccia ricorso a capitale di rischio, sempre la proprietà deve garantire le somme extra.

E se nemmeno la qualificazione alla champions e lo scudetto vinto dai rivali cittadini ha smosso le acque direi che ci sono davvero poche speranze che Elliott rilanci il Milan. Sappiamo che per loro è un fastidio e che non vedono l'ora di cedere la società.

Lo stadio è una chimera. Ecco perché io speravo nella superlega come motore che accellerasse la cessione. Adesso è davvero difficile che avvenga una cessione immediata.

Bisogna pregare e sperare che San Paolo e Massara continuino a lavorare come stanno facendo. Sopportando perfino il ruolo di accattoni che gli ha cucito addosso Singer.
 
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Manco con una società altamente competente potresti tornare competitivo senza un aiuto da parte della proprietà. Tra l'altro analizziamo l'esempio di quest'anno: ci siamo qualificati in Champions e ciò nonostante al momento ti sei indebolito. Anziché cercare di migliorare abbiamo una squadra che nei titolari è al momento più debole di quella dello scorso anno. Neanche un colpo migliorativo rispetto alla squadra della scorsa stagione.
l'anno scorso Tomori ha giocato 1/3 del campionato, quest'anno è dall'inizio. E riguardo a Maignan più scarso di Donnarumma è ancora tutto da dimostrare, specie considerando quanto sia importante la difesa più del portiere e che appunto stavolta non abbiamo titolare quello che marca a tre metri di distanza. Se prendiamo un buon trequartista siamo migliorati eccome, perché buon trequartista è sinonimo di molto più forte di Calhanoglu, il cui rendimento è crollato verticalmente da Dicembre in poi.
 

mandraghe

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Tu però esasperi un concetto difficilmente applicabile al calcio. Per un Amazon e Google che hanno successo ce ne sono migliaia che chiudono i battenti, anche perché investire pesantemente in settori dove hai contro dei colossi rischia di portarti al tracollo. Tu stai dicendo che bisogna investire come Amazon o quasi (city, psg) ma hai un negozio in Basilicata (visibilità diversa / introiti per i diritti tv).
stando nell’esempio la società invece che acquistare l’infrastruttura di Amazon a Potenza facendo all in,sta cercando di espandere il suo business a piccoli passi.
Concludo dicendo che nel calcio, molto più che in altri settori, per stare al top devi continuamente investire pesantemente, e con un rischio di impresa rispetto al margine di guadagno che è nullo rispetto ad altri settori


Il Milan come blasone e storia è paragonabile alle big che ho citato. E comunque mi riferivo al fatto che un'azienda che vuole crescere deve investire e indebitarsi. Non c'è altra strada.

E' vero che tante aziende chiudono. E' la legge del mercato. Ma chi non investe e si fossilizza ha molte più probabilità di fallire rispetto ad un'azienda che investe. Lo dice la storia economica.

Blaterare come fanno Scaroni e Gazidis di crescita autofinanziata è una balla colossale. E loro, essendo grandi dirigenti d'azienda, lo sanno benissimo. Per questo dico che sono in malafede e prendono in giro i tifosi. Sanno bene che ciò che dicono è falso e irrealizabile.
 

ARKANA

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Laporta, presidente del Barcellona, così in conferenza stampa:"La gestione precedente del Barcellona è ingiustificabile e ci ha lasciato una situazione economica preoccupante e una realtà finanziaria drammatica. Al 21 marzo 2021 il debito del club era di 1.350 milioni di euro. Ho avuto la sua lettera, ha voluto renderla pubblica ma è piena di bugie, un tentativo disperato di scappare dalle sue responsabilità giustificando una gestione impossibile da comprendere e da approvare. Quando siamo arrivati, tanto per cominciare, abbiamo dovuto chiedere un prestito ponte a Goldman Sachs perché altrimenti non avremmo potuto neppure pagare gli stipendi. Oltretutto dovevamo per forza fare dei lavori al Camp Nou per questioni di sicurezza altrimenti non avremmo potuto tornare a ospitare i nostri tifosi già in estate”.

"Abbiamo spese per 1.136 milioni di euro e un fatturato di 655 milioni considerando l’impatto del Covid, circa 91 milioni. Dunque andremo a chiudere il bilancio con una perdita di 481 milioni con ipotesi di budget difficili da realizzare e infatti mai rispettati. La gestione è ingiustificabile: gli stipendi sono saliti alle stelle con la motivazione di voler competere con la Premier League, ma la politica è stata disastrosa, con contratti brevi a giocatori giovani e lunghi ai più anziani. Abbiamo inoltre trovato spese incredibili per gli intermediari, addirittura 10 milioni per un affare da 40 milioni”.
avete speso più di quanto potevate permettervi? ora lo prendete in c**o
 

livestrong

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Questa conferenza stampa non è nient’altro che quello che si dice da anni. Ormai il calcio è profondamente cambiato anche causa Covid e le squadre non possono più essere un peso da 200 milioni alle proprietà.
Il Milan ha intrapreso un percorso di “ristrutturazione “ da 3 anni e oggi ne vediamo i frutti. Chi continua imperterrito a insultare la proprietà e chiede investimenti in un momento in cui ogni club del globo perde 100 milioni a bilancio vive su un altro pianeta, gente che pensa ancora di vivere il calcio del 1994.
Poi quando noi saremo “salvi” mentre gli altri staranno con le pezze al c perché hanno sperperato per anni vi voglio vedere tutti e sentire cosa avrete da dire.
Si fa in fretta a chiedere i giocatori o spese milionarie ma la verità è ben lontana.
Ringrazierete questa proprietà e Paolo Maldini per non aver distrutto il Milan.
Lollo tutto a posto? Che t'è successo negli ultimi anni? Ricordo che eri tra i primi a criticare, deve esser cambiato qualcosa che mi sfugge...
Il vero ringraziamento la proprietà lo riceverà quando venderà il Milan, il loro obiettivo finale è sempre stato quello
 

morokan

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Il Milan come blasone e storia è paragonabile alle big che ho citato. E comunque mi riferivo al fatto che un'azienda che vuole crescere deve investire e indebitarsi. Non c'è altra strada.

E' vero che tante aziende chiudono. E' la legge del mercato. Ma chi non investe e si fossilizza ha molte più probabilità di fallire rispetto ad un'azienda che investe. Lo dice la storia economica.

Blaterare come fanno Scaroni e Gazidis di crescita autofinanziata è una balla colossale. E loro, essendo grandi dirigenti d'azienda, lo sanno benissimo. Per questo dico che sono in malafede e prendono in giro i tifosi. Sanno bene che ciò che dicono è falso e irrealizabile.
ma stanno investendo, investono in giovani, hanno speso parecchio in questa sede di mercato, e non è ancora finita portano avanti un discorso per avere uno stadio di proprietà.
il PSG, ha soldi è può spendere , noi al momento ancora debiti che stiamo ripianando, gli investimenti vanno fatti , giustamente come dici tu, ma con le possibilità che hai, quando avremmo lo stadio ci saranno introiti maggiori, qualche giovane esploderà, la rosa stessa è aumentata di valore, la società il loro obiettivo lo stanno raggiungendo, risanare e potenziare, per una futura vendita.
 

Mauricio

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Balle.

La storia dello sport (e, ampliando, la finanza e gestione aziendale in generale) insegnano che ciò che dici è sbagliato e antieconomico.

Il circolo virtuoso è: spendere, cioè investire, (in impianti, in macchinari, e appunto in campioni) anche tanto, con ampio indebitamento; cresci, cioè vendi di più (e nello sport vinci) e così facendo aumenti il fatturato e vai in utile.

Se Amazon, Google, ecc. avessero fatto come dici tu a quest’ora sarebbero fallite da tempo. Chi invece è fallito lo ha fatto perché ha smesso di investire, si è accontentata dello status quo ha pensato di tagliare le spese e quindi ha fatto prodotti superati. Il bilancio i primi tempi sembrava in ordine. Poi i prodotti son diventati obsoleti è arrivata la crisi è infine il fallimento.

Il bilancio del Milan l’anno dopo la cessione di Ibra e Thiago era meraviglioso. Poi si è visto come i risparmi erano fittizi e illusori.

Pensare di poter crescere spendendo, cioè investendo, solo in base al fatturato è una roba talmente assurda ed anti economica che farebbe arrossire perfino il più asino tra i dirigenti di azienda.
Se il ragionamento di fondo è corretto (investire per innescare il circolo virtuoso), c’è una macroscopica differenza tra spendere e investire, e non sono assolutamente sinonimi.
Non è nemmeno corretto l’esempio che riporti di Amazon e Google: le società tech hanno pochissimi debiti, frutto di un business altamente remunerativo che permette di avere degli importati cash flow. Per dire Apple ora sta emettendo miliardi di debito, ma non per crescere, ma per questioni fiscali, visto che la montagna di cash che ha a disposizione è parcheggiata extra US.

Gli investimenti devono essere rapportati allo stato attuale della società: come hanno già fatto notare, non puoi investire come un big se sei una starup. E ancora più importante, la gestione Elliot sta ristrutturando la situazione dei costi perchè c’erano e ci sono ancora grossi sprechi. Prima si pulisce il bilancio, prima si possono fare investimenti. Rapportati alla dimensione attuale del Milan, che attualmente non è più da top 10 europea.
Se poi sarà Elliot a farli (che vi ricordo che ogni anno ripiana senza problemi il buco di bilancio, per cui soldi nel Milan ce ne mette ed anche molti), o un nuovo proprietario, si vedrà. Ma la strada tracciata è buona.

La situazione del Barca a livello di numeri duri e crudi è drammatica: fatturato che è pari solo agli stipendi, e ci sarà una perdita di quasi mezzo miliardo quest’anno. Ed hanno già il patrimonio netto negativo di quasi un altro mezzo miliardo. Hanno dovuto chiedere un prestito per pagare gli stipendi. Vi rendete conto della portata della situazione? È un morto che cammina
 
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Tra tutti sti discorsi se Elliott fosse una proprietà seria cosa dovrebbe fare? Ho letto poi cose inenarrabili, come se ci fosse il tifoso interessato esclusivamente al bilancio ed un altro solo alle vittorie. Sarà…
 
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