Balle.
La storia dello sport (e, ampliando, la finanza e gestione aziendale in generale) insegnano che ciò che dici è sbagliato e antieconomico.
Il circolo virtuoso è: spendere, cioè investire, (in impianti, in macchinari, e appunto in campioni) anche tanto, con ampio indebitamento; cresci, cioè vendi di più (e nello sport vinci) e così facendo aumenti il fatturato e vai in utile.
Se Amazon, Google, ecc. avessero fatto come dici tu a quest’ora sarebbero fallite da tempo. Chi invece è fallito lo ha fatto perché ha smesso di investire, si è accontentata dello status quo ha pensato di tagliare le spese e quindi ha fatto prodotti superati. Il bilancio i primi tempi sembrava in ordine. Poi i prodotti son diventati obsoleti è arrivata la crisi è infine il fallimento.
Il bilancio del Milan l’anno dopo la cessione di Ibra e Thiago era meraviglioso. Poi si è visto come i risparmi erano fittizi e illusori.
Pensare di poter crescere spendendo, cioè investendo, solo in base al fatturato è una roba talmente assurda ed anti economica che farebbe arrossire perfino il più asino tra i dirigenti di azienda.