I
ilCapitan6
Guest
Ho sempre difeso Montella. Adesso non me la sento più.
Ho la sensazione che l'unico modo che ha per individuare la formazione corretta sia quello di incappare in errori.
Ieri la squadra era troppo 'bassa' per precisa indicazione: aspettare e partire in contropiede. I giocatori del Milan non sono quelli della Lazio. Montella doveva capirlo e saperlo prima di quell'orrendo primo tempo. Quando la squadra ha avuto indicazione di 'giocare', chi sa giocare ha fatto vedere cose discrete.
Come già scritto, la squadra sembra vittima delle proprie paure, ma ora penso che i timori siano il riflesso di quelli del tecnico.
In molti concordiamo che è relativo il discorso 'modulo'. con il 3-5-2 devi accettare 1 vs 1 tra esterno e terzino. Quando ieri Musacchio ha iniziato a giocare contro Perisic e Romagnoli contro Candreva, abbiamo recuperato alti RR e Borini: effetto immediato per Suso e Bonaventura che hanno avanzato 20mt e sono entrati 10mt nel campo, giocando e quardacaso, segnando. Il tutto frutto di un atteggiamento sbagliato.
Dal derby di ieri ho dedotto che a) Bonaventura e Suso devono giocare esterni b) Montella ha paura c) Romagnoli e Musacchio non sono terzini ma centrali in una difesa a 4 (guardate la differenza di passo con gli esterni in tante azioni) d) il problema di Bonucci è che Musacchio e Romagnoli non sono marcatori come Chiellini e Barzagli: Bonucci sarebbe ottimo sull'anticipo - coperto alle spalle - oppure nel coprire alle spalle del marcatore, così come capacità di impostazione, ma anche lui sbaglia perchè è timoroso
Soluzioni.
1) Tornare subito alla difesa a 4: mentre Bonucci può adattarsi, Musacchio e Romagnoli non renderanno mai come devono nella difesa a 3 se non dopo mesi di ambientamento; considero poi che dopo tanti anni di posizionamento posturale sia difficile insegnargli a cambiare radicalmente atteggiamento.
2) Lasciare liberi di inventare Suso e Bonaventura come esterni
3) dare la squadra a un tecnico capace di ridare serenità con un'idea precisa di gioco, poi il modulo è relativo
Ho la sensazione che l'unico modo che ha per individuare la formazione corretta sia quello di incappare in errori.
Ieri la squadra era troppo 'bassa' per precisa indicazione: aspettare e partire in contropiede. I giocatori del Milan non sono quelli della Lazio. Montella doveva capirlo e saperlo prima di quell'orrendo primo tempo. Quando la squadra ha avuto indicazione di 'giocare', chi sa giocare ha fatto vedere cose discrete.
Come già scritto, la squadra sembra vittima delle proprie paure, ma ora penso che i timori siano il riflesso di quelli del tecnico.
In molti concordiamo che è relativo il discorso 'modulo'. con il 3-5-2 devi accettare 1 vs 1 tra esterno e terzino. Quando ieri Musacchio ha iniziato a giocare contro Perisic e Romagnoli contro Candreva, abbiamo recuperato alti RR e Borini: effetto immediato per Suso e Bonaventura che hanno avanzato 20mt e sono entrati 10mt nel campo, giocando e quardacaso, segnando. Il tutto frutto di un atteggiamento sbagliato.
Dal derby di ieri ho dedotto che a) Bonaventura e Suso devono giocare esterni b) Montella ha paura c) Romagnoli e Musacchio non sono terzini ma centrali in una difesa a 4 (guardate la differenza di passo con gli esterni in tante azioni) d) il problema di Bonucci è che Musacchio e Romagnoli non sono marcatori come Chiellini e Barzagli: Bonucci sarebbe ottimo sull'anticipo - coperto alle spalle - oppure nel coprire alle spalle del marcatore, così come capacità di impostazione, ma anche lui sbaglia perchè è timoroso
Soluzioni.
1) Tornare subito alla difesa a 4: mentre Bonucci può adattarsi, Musacchio e Romagnoli non renderanno mai come devono nella difesa a 3 se non dopo mesi di ambientamento; considero poi che dopo tanti anni di posizionamento posturale sia difficile insegnargli a cambiare radicalmente atteggiamento.
2) Lasciare liberi di inventare Suso e Bonaventura come esterni
3) dare la squadra a un tecnico capace di ridare serenità con un'idea precisa di gioco, poi il modulo è relativo