Aisha Romano:"Pronta a tornare in Kenya".

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giova2000

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Una considerazione sulla vicenda. La mia ragazza e' una rifugiata iraniana, e' scappata dal regime islamico degli ayatollah e si e' trasferita qui in UK. In Iran, per una vita, ha dovuto portare il velo. Pur essendo cresciuta in quel contesto, la sua famiglia, come molte, e' laica e conosce bene il significato della parola liberta' (che si puo' conoscere davvero solo quando non ce l'hai). Ieri le ho parlato della vicenda di Silvia Romano, le ho mostrato le foto di lei scesa dall'aereo. E' rimasta semplicemente inorridita. In Italia, ormai, abbiamo perso il senso della ragione. Ieri sono arrivato a leggere su facebook commenti del tipo "e' stata trattata bene", "ha abbracciato la loro cultura in totale liberta'"e via dicendo. Il solito qualunquismo radical chic di sinistra, condito da un anticlericalismo ad orologeria (si puo' attaccare la religione cattolica ma guai a toccare le altre) che arriva quasi al fanatismo filoislamico in alcuni contesti. Vomitevole a dir poco.

Io personalmente sono felice che lei sia viva e che sia stata liberata, sui soldi del riscatto non mi esprimo anche perche' non vi e' certezza. Anche avessero speso 4 milioni di euro, la vita umana non ha un costo e lo stato italiano puo certamente farsi carico di questa spesa. Rimane il fatto che se il riscatto e' stato pagato, hai legittimato un organizzazione terrostica che ora ha l'impressione di poter trattare alla pari con i paesi dell'occidente. Inoltre i soldi sarebbero sicuramente usati per comprare armi che inevitabilmente semineranno ancora piu morte e distruzione in Somalia. Questo e' un problema e credo che Di Maio e Conte debbano riferire in parlamento per fornire ulteriori dettagli. Gli Italiani hanno il diritto di sapere se il loro Governo ha, indirettamente, trasferito denaro a un gruppo terroristico.

Su di lei in particolare, e sulla sua "conversione", eviterei di trovare patetiche giustificazioni. Lei, purtroppo, e' una vittima e come tale va considerata. La sua vita e' probabilmente rovinata per sempre e non credo ritornera' piu' quella di prima. E' stata sottoposta a un lavaggio del cervello con un condizionamento psicologico devastante. Non esiste nessuna conversione volontaria, non prendiamoci in giro.

le tue parole aiutano a capire sicuramente meglio la vicenda e credo che l'opinione della tua ragazza conti molto di più di quelle di molti in quanto come dici tu ha vissuto realmente in quei contesti e sa realmente come ragionino quelle persone.
la dilagante ipocrisia attuale credo che porterà il mondo alla rovina.
 
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Una considerazione sulla vicenda. La mia ragazza e' una rifugiata iraniana, e' scappata dal regime islamico degli ayatollah e si e' trasferita qui in UK. In Iran, per una vita, ha dovuto portare il velo. Pur essendo cresciuta in quel contesto, la sua famiglia, come molte, e' laica e conosce bene il significato della parola liberta' (che si puo' conoscere davvero solo quando non ce l'hai). Ieri le ho parlato della vicenda di Silvia Romano, le ho mostrato le foto di lei scesa dall'aereo. E' rimasta semplicemente inorridita. In Italia, ormai, abbiamo perso il senso della ragione. Ieri sono arrivato a leggere su facebook commenti del tipo "e' stata trattata bene", "ha abbracciato la loro cultura in totale liberta'"e via dicendo. Il solito qualunquismo radical chic di sinistra, condito da un anticlericalismo ad orologeria (si puo' attaccare la religione cattolica ma guai a toccare le altre) che arriva quasi al fanatismo filoislamico in alcuni contesti. Vomitevole a dir poco.

Io personalmente sono felice che lei sia viva e che sia stata liberata, sui soldi del riscatto non mi esprimo anche perche' non vi e' certezza. Anche avessero speso 4 milioni di euro, la vita umana non ha un costo e lo stato italiano puo certamente farsi carico di questa spesa. Rimane il fatto che se il riscatto e' stato pagato, hai legittimato un organizzazione terrostica che ora ha l'impressione di poter trattare alla pari con i paesi dell'occidente. Inoltre i soldi sarebbero sicuramente usati per comprare armi che inevitabilmente semineranno ancora piu morte e distruzione in Somalia. Questo e' un problema e credo che Di Maio e Conte debbano riferire in parlamento per fornire ulteriori dettagli. Gli Italiani hanno il diritto di sapere se il loro Governo ha, indirettamente, trasferito denaro a un gruppo terroristico.

Su di lei in particolare, e sulla sua "conversione", eviterei di trovare patetiche giustificazioni. Lei, purtroppo, e' una vittima e come tale va considerata. La sua vita e' probabilmente rovinata per sempre e non credo ritornera' piu' quella di prima. E' stata sottoposta a un lavaggio del cervello con un condizionamento psicologico devastante. Non esiste nessuna conversione volontaria, non prendiamoci in giro.

Se fosse come dici tu, se lei ha preso la sindrome di Stoccolma, significa che la gente che ha avuto attorno (lo stato) non ha fatto il lavoro che doveva. Se fosse realmente come dici tu (cosa possibile) non andava manco fatta parlare ai microfoni.

Io dico che questa già prima di partire era la classica zecca di sinistra anti italiani. Non aggiungo altro. Sono già stato troppo cattivo in un precedente commento che mi hanno moderato, non voglio fare lo stesso errore.
 

Route66

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Si faccia firmare un documento ufficiale in cui si attesta che la sign si assume tutte le responsabilità in caso di sequestro o altro e che lo Stato Italiano non si assumerà nessuna responsabilità

Poi vada dove vuole..

Ci aggiungerei pure una bella caparra/fideiussione di un paio di mln giusto per una maggior sicurezza....
 

Milanforever26

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Come riportato da Il Messaggero, Silvia Romano, dopo aver annunciato conversione e cambio di nome in "Aisha", ha aggiunto di essere già pronta al ritorno in Kenya.

News precedenti

Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 11 maggio, Silvia Romano, oltre alla conversione all'Islam, ha cambiato anche nome:"Ho chiesto io il Corano. Ora mi chiamo Aisha. Dopo il rapimento ho passato il primo mese a piangere, poi mi sono fatta coraggio. Mi sono convertita per mia libera scelta. Nessuna costrizione da parte dei rapitori".

News precedenti

Silvia Romano ha rilasciato dichiarazioni esclusive a Open, la piattaforma online di Enrico Mentana.

"È vero, mi sono convertita all'Islam. Ma è stata una mia libera scelta, non c'è stata nessuna costrizione da parte dei rapitori, che mi hanno trattato sempre con umanità. Non è vero, invece, che sono stata costretta a sposarmi, non ho avuto costrizioni fisiche, né violenze".

Concluso il colloquio di quattro ore con i pm della procura di Roma.
Silvia Romano ha ripetuto le stesse cose anche ai magistrati.

Altre dichiarazioni ai magistrati:
"Erano armati ed a volto coperto, ma sono sempre stata trattata bene ed ero libera di muovermi all’interno dei covi, che erano comunque sorvegliati.
I miei rapitori sono stati di parola, avevano promesso di non uccidermi e così hanno fatto.
La mia conversione è stata spontanea. A metà prigionia ho chiesto un Corano. Mi hanno accontentata, è iniziato tutto da lì.
Grazie ai miei carcerieri ho imparato anche un pò di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi”.

Nessuna domanda sul riscatto.Si tratta di un sequestro a scopo di terrorismo e non è prevista indagine su questo aspetto della vicenda.

Praticamente stava benissimo, meglio che in italia dove la gente fa la fame perché non può lavorare..potevamo lasciarla là onestamente
 

Marilson

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le tue parole aiutano a capire sicuramente meglio la vicenda e credo che l'opinione della tua ragazza conti molto di più di quelle di molti in quanto come dici tu ha vissuto realmente in quei contesti e sa realmente come ragionino quelle persone.
la dilagante ipocrisia attuale credo che porterà il mondo alla rovina.

un giorno le ho chiesto se poteva indossare il velo perche volevo vedere come stava, a parte il fatto che li ha buttati tutti appena arrivata qui, ma mi ha detto che non lo potrebbe mai indossare di nuovo e la sola idea la fa stare male. In Iran ci sono dei movimenti femministi di ragazze che provano a ribellarsi, una di queste per aver tolto il velo in pubblico e' stata spedita in carcere ed e' ancora sotto chiave.

Comunque, e' anche vero che ci sono milioni di donne musulmane nel mondo che indossano il velo volontariamente e non la vedono come una costrizione. Secondo la mia opinione, al di sopra vi e' comunque un condizionalmento culturale molto forte e quindi in realta' e' comunque una imposizione.
 
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C'è stato l'applauso quando è tornata. Scommeto che ci sarà l'applauso anche quando ripartirà.

E io, e tanti altri, avranno contribuito. Ce lo meritiamo. Ci meritiamo anche di peggio.
A memoria, più o meno tutte le persone liberate e tornate in Italia hanno detto di voler tornare nel luogo in cui sono stati rapiti: le due ragazze, Don Pallù e altri missionari e via dicendo.
Noi come Stato abbiamo fatto il nostro dovere: liberare una cittadina italiana(ricordiamo sempre che per lo Stato italiano è irrilevante la fede dei propri cittadini). Stop.

Poi se spontaneamente o spintaneamente ha abbracciato l'Islam, se ha avuto traumi psicologici, se decide di tornare in Kenya o altro sono questioni che rientrano nella sfera privata. Il fatto di aver pagato il riscatto non la rende una proprietà dello Stato: è e resta una privata cittadina con gli stessi diritti e doveri di tutti.
 

Marilson

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Se fosse come dici tu, se lei ha preso la sindrome di Stoccolma, significa che la gente che ha avuto attorno (lo stato) non ha fatto il lavoro che doveva. Se fosse realmente come dici tu (cosa possibile) non andava manco fatta parlare ai microfoni.

Io dico che questa già prima di partire era la classica zecca di sinistra anti italiani. Non aggiungo altro. Sono già stato troppo cattivo in un precedente commento che mi hanno moderato, non voglio fare lo stesso errore.

no guarda, qui sbagli. Essere "zecca di sinistra" o nipotina del duce non avrebbe fatto alcuna differenza. Il condizionamento mentale causato dalla segregazione forzata sarebbe stato devastante per chiunque. Non importa in che modo entri in quel contesto, ma ne uscirai sempre "formattato" in quel modo. Probabilmente anche io o te se rimanessimo 1 anno con quella gente ci faremmo chiamare Ahmed o Ali quando usciamo. E' quasi inevitabile. Dipende anche dalla forza mentale che uno ha poi.
 

giova2000

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un giorno le ho chiesto se poteva indossare il velo perche volevo vedere come stava, a parte il fatto che li ha buttati tutti appena arrivata qui, ma mi ha detto che non lo potrebbe mai indossare di nuovo e la sola idea la fa stare male. In Iran ci sono dei movimenti femministi di ragazze che provano a ribellarsi, una di queste per aver tolto il velo in pubblico e' stata spedita in carcere ed e' ancora sotto chiave.

Comunque, e' anche vero che ci sono milioni di donne musulmane nel mondo che indossano il velo volontariamente e non la vedono come una costrizione. Secondo la mia opinione, al di sopra vi e' comunque un condizionalmento culturale molto forte e quindi in realta' e' comunque una imposizione.

certo certo ci sono anche molte donne che lo accettano e nazi credo sia una cosa giusta. lo sai cosa mi fa arrabbiare? l'ipocrisia delle varie Boldrini e company gente che parla tanto per dare aria alla bocca ed è totalmente incapace di inquadrare la situazione. sembrano ignorare la condizione di vita che le donne hanno in quei paesi le loro sofferenze per loro conta solo additare come razzista chi prova a sollevare dei dubbi sulla sostenibilità e la pericolosità di quelle culture
 

Marilson

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A memoria, più o meno tutte le persone liberate e tornate in Italia hanno detto di voler tornare nel luogo in cui sono stati rapiti: le due ragazze, Don Pallù e altri missionari e via dicendo.
Noi come Stato abbiamo fatto il nostro dovere: liberare una cittadina italiana(ricordiamo sempre che per lo Stato italiano è irrilevante la fede dei propri cittadini). Stop.

Poi se spontaneamente o spintaneamente ha abbracciato l'Islam, se ha avuto traumi psicologici, se decide di tornare in Kenya o altro sono questioni che rientrano nella sfera privata. Il fatto di aver pagato il riscatto non la rende una proprietà dello Stato: è e resta una privata cittadina con gli stessi diritti e doveri di tutti.

sono d'accordo sulle tue parole, lei e' e rimane una cittadina libera. Giusto averla liberata. Pero' e' anche giusto farsi alcune domande se e' giusto o meno pagare un riscatto a un gruppo terroristico. E soprattutto non prendersi in giro sulla "conversione".
 

Super_Lollo

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Una considerazione sulla vicenda. La mia ragazza e' una rifugiata iraniana, e' scappata dal regime islamico degli ayatollah e si e' trasferita qui in UK. In Iran, per una vita, ha dovuto portare il velo. Pur essendo cresciuta in quel contesto, la sua famiglia, come molte, e' laica e conosce bene il significato della parola liberta' (che si puo' conoscere davvero solo quando non ce l'hai). Ieri le ho parlato della vicenda di Silvia Romano, le ho mostrato le foto di lei scesa dall'aereo. E' rimasta semplicemente inorridita. In Italia, ormai, abbiamo perso il senso della ragione. Ieri sono arrivato a leggere su facebook commenti del tipo "e' stata trattata bene", "ha abbracciato la loro cultura in totale liberta'"e via dicendo. Il solito qualunquismo radical chic di sinistra, condito da un anticlericalismo ad orologeria (si puo' attaccare la religione cattolica ma guai a toccare le altre) che arriva quasi al fanatismo filoislamico in alcuni contesti. Vomitevole a dir poco.

Io personalmente sono felice che lei sia viva e che sia stata liberata, sui soldi del riscatto non mi esprimo anche perche' non vi e' certezza. Anche avessero speso 4 milioni di euro, la vita umana non ha un costo e lo stato italiano puo certamente farsi carico di questa spesa. Rimane il fatto che se il riscatto e' stato pagato, hai legittimato un organizzazione terrostica che ora ha l'impressione di poter trattare alla pari con i paesi dell'occidente. Inoltre i soldi sarebbero sicuramente usati per comprare armi che inevitabilmente semineranno ancora piu morte e distruzione in Somalia. Questo e' un problema e credo che Di Maio e Conte debbano riferire in parlamento per fornire ulteriori dettagli. Gli Italiani hanno il diritto di sapere se il loro Governo ha, indirettamente, trasferito denaro a un gruppo terroristico.

Su di lei in particolare, e sulla sua "conversione", eviterei di trovare patetiche giustificazioni. Lei, purtroppo, e' una vittima e come tale va considerata. La sua vita e' probabilmente rovinata per sempre e non credo ritornera' piu' quella di prima. E' stata sottoposta a un lavaggio del cervello con un condizionamento psicologico devastante. Non esiste nessuna conversione volontaria, non prendiamoci in giro.

Amen fratello.
 
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