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Adani alla GDS in edicola:
Si è visto anche nello 0-4 del Maradona contro il Milan: quanto sarà difficile per Spalletti affrontare di nuovo i rossoneri dopo così pochi giorni?
«Ci sono due scuole di pensiero: chi sostiene che quel risultato in ottica Champions sia una fortuna e chi no. Io sto nel mezzo: il Napoli non è uscito depotenziato, ma il Milan si è rafforzato nella convinzione. Spalletti dovrà trovare delle contromisure alla
pressione che i rossoneri hanno portato con Bennacer alto su Lobotka: una potrebbe essere migliorare il primo palleggio, l’altra la giocata verticale sul centravanti, ma puoi farla solo se hai Osimhen che obbliga gli avversari a non lasciarsi troppo campo dietro. Ecco, la presenza del nigeriano è l’ago della bilancia della sfida, perché a quel punto il Milan potrebbe avere un po’ di timore ad accettare l’uno contro uno in ogni zona. La stagione dice che il Napoli ha fatto meglio del Milan, ma oggi siamo vicini a un 50 e 50, alla luce di quello che ho visto fare dai rossoneri una settimana fa».
Ieri con l’Empoli la squadra di Pioli è stata decisamente meno spettacolare...
«Credo abbia pesato il turnover massiccio. Mi ha deluso Origi, il Milan per lunghi tratti della gara è stato poco pericoloso, c’era poca intesa nelle trame di gioco. Non tanto perché i giocatori pensassero alla Champions, ma probabilmente perché i rossoneri non possono permettersi una rotazione massiccia senza perdere qualcosa».
Pioli può ripetere la gara vista a Napoli mercoledì a San Siro?
«Penso ripartirà dalle stesse mosse. E cioè Bennacer alto in pressione, Krunic che si abbassa in impostazione, Leao e Diaz bravi nello stringere o allargarsi a turno, i terzini aggressivi. Il Milan visto a Napoli ha la natura di quello che ha vinto lo scudetto. E se i ragazzi di Spalletti non si esprimono al massimo, sanno a cosa vanno incontro».
Si è visto anche nello 0-4 del Maradona contro il Milan: quanto sarà difficile per Spalletti affrontare di nuovo i rossoneri dopo così pochi giorni?
«Ci sono due scuole di pensiero: chi sostiene che quel risultato in ottica Champions sia una fortuna e chi no. Io sto nel mezzo: il Napoli non è uscito depotenziato, ma il Milan si è rafforzato nella convinzione. Spalletti dovrà trovare delle contromisure alla
pressione che i rossoneri hanno portato con Bennacer alto su Lobotka: una potrebbe essere migliorare il primo palleggio, l’altra la giocata verticale sul centravanti, ma puoi farla solo se hai Osimhen che obbliga gli avversari a non lasciarsi troppo campo dietro. Ecco, la presenza del nigeriano è l’ago della bilancia della sfida, perché a quel punto il Milan potrebbe avere un po’ di timore ad accettare l’uno contro uno in ogni zona. La stagione dice che il Napoli ha fatto meglio del Milan, ma oggi siamo vicini a un 50 e 50, alla luce di quello che ho visto fare dai rossoneri una settimana fa».
Ieri con l’Empoli la squadra di Pioli è stata decisamente meno spettacolare...
«Credo abbia pesato il turnover massiccio. Mi ha deluso Origi, il Milan per lunghi tratti della gara è stato poco pericoloso, c’era poca intesa nelle trame di gioco. Non tanto perché i giocatori pensassero alla Champions, ma probabilmente perché i rossoneri non possono permettersi una rotazione massiccia senza perdere qualcosa».
Pioli può ripetere la gara vista a Napoli mercoledì a San Siro?
«Penso ripartirà dalle stesse mosse. E cioè Bennacer alto in pressione, Krunic che si abbassa in impostazione, Leao e Diaz bravi nello stringere o allargarsi a turno, i terzini aggressivi. Il Milan visto a Napoli ha la natura di quello che ha vinto lo scudetto. E se i ragazzi di Spalletti non si esprimono al massimo, sanno a cosa vanno incontro».
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