Abbigliamento, palestre, negozi. La triste convivenza col Covid-19

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diavolo

شراء ميل
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Che vita è? Tra l'altro, non c'è scritto ma è facilmente intuibile, chi non vive col partner non potrà più fare sesso. Sulla carta o comunque per responsabilità sociale.

Maledetti mangiaratti.

 
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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 22 aprile, con la fase 2 dovremo imparare a convivere col Covid-19. E le nostre vite cambieranno radicalmente, rispetto al passato. Detto dell'obbligo di mascherina, cambierà totalmente l'approccio alla prima che abbiamo sempre conosciuto.

Negozi: file all'esterno, distanza di un metro all'interno, obbligo mascherine e guanti. Possibili aperture 7 giorni su 7 per chi può sostenere le spese

Abbigliamento: Sanificazione continua di camerini e di vestiti, dopo che saranno stati provati dal cliente. Serviranno sistemi di sterilizzazione particolare.

Cantieri: alcuni sono già ripartiti, altri potranno ripartire garantendo distanza tra i lavoratori.

Turismo: si sta pensando di riaprire quei siti (Pompei, fori romani, etc) nei quali è possibile entrare da soli o al massimo in coppia. Più complicata la riapertura dei musei.

Cinema e teatri: ancora non c'è una data per la riapertura.

Palestre: nessuna data per la riapertura. Ma quando ci sarà, le regole saranno severe. Distanza di un metro e sanificazione continua.

Stabilimenti balneari: ancora si sa poco, l'idea è quella di tenerli aperti con una distanza molto ampia tra ombrelloni e all'interno di punti di ristoro.

Incontro con familiari e sport: si potranno incontrare familiari, ma con mascherine e guanti. Si potrà fare sport all'aperto, ma da soli.

Aperitivi e cene: bisognerà attendere che i locali mettano in pratica misure di sicurezza e divisori tra i tavoli.

Spostamenti: almeno in un primo momento, dovrebbe restare il divieto di spostasi in altri Comuni.

Vi faccio il mio esempio. Ho inviato la disdetta del contratto di fitto del mio appartamento. Ho questo problema: sono da un mese da alcuni miei parenti in quanto ho il medico di base da quelle parti e dovevo recarmi settimanalmente per alcuni problemini. Ora dovrei svuotare l’appartamento entro i primi 15 giorni di Maggio. Essendo io in una situazione particolare (peraltro ho residenza e domicilio ancora nel salernitano) potrei spostarmi per quest’evenienza ovvero per liberare l’appartamento? Sarebbe assurdo un impedimento.
 

Mou

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Vi faccio il mio esempio. Ho inviato la disdetta del contratto di fitto del mio appartamento. Ho questo problema: sono da un mese da alcuni miei parenti in quanto ho il medico di base da quelle parti e dovevo recarmi settimanalmente per alcuni problemini. Ora dovrei svuotare l’appartamento entro i primi 15 giorni di Maggio. Essendo io in una situazione particolare (peraltro ho residenza e domicilio ancora nel salernitano) potrei spostarmi per quest’evenienza ovvero per liberare l’appartamento? Sarebbe assurdo un impedimento.

Secondo me assolutamente sì, a maggior ragione perché hai residenza e domicilio là. Poi per l’ufficialità, aspettiamo.
 
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Non so di cosa vivi, ma qui c'è già gente che è allo stremo. La Cina ha chiusto una regione di 60 milioni di abitanti su un miliardo e mezzo. Non l'intera nazione. Le previsioni per la Cina danno il PIL in crescita, anche se poco sopra l'1%. Per l'Italia si stima una perdita intorno al 10% del PIL. una roba da fare il solletico non solo alla crisi del 2008 (dalla quale non ci siamo ancora ripresi), ma pure a quella del 29. -10 del PIL significa che l'anno prossimo il debito pubblico schizza a livelli prossimi all'insostenibilità. Rischiamo concretamente di FALLIRE, non so se è chiaro. E a quel punto non puoi pagarti neppure la sanità. Comunque è chiaro che non puoi riaprire tutto e subito. Aldilà delle misure discusse nel post, andrebbe fatta una riapertura scaglionata in base a criteri territoriali (ad esempio: la Lombardia se ne stia buona ancora un po') e fasce di popolazione (Ad esempio, i soggetti a rischio se ne stiano in casa ancora un po').
Ma io capisco alla perfezione il tuo discorso e lo condivido. Salute ed economica sono in strettissima connessione e trovo imbarazzante che uno Stato che ama definirsi civile non sia in grado di garantire sia salute che economia.
Ovviamente spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma con la riapertura così anticipata si rischia seriamente di compromettere ulteriormente(e, forse, irreversibilmente) sia salute che economia. Si prenderanno un rischio enorme e dovranno assumersene le responsabilità.
 
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Ma io capisco alla perfezione il tuo discorso e lo condivido. Salute ed economica sono in strettissima connessione e trovo imbarazzante che uno Stato che ama definirsi civile non sia in grado di garantire sia salute che economia.
Ovviamente spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma con la riapertura così anticipata si rischia seriamente di compromettere ulteriormente(e, forse, irreversibilmente) sia salute che economia. Si prenderanno un rischio enorme e dovranno assumersene le responsabilità.

Lo dico da tempo : la fase due sarà difficilissima da pensare, organizzare, attuare , far rispettare.
Governo ,politici, imprenditori, cittadini , forze dell'ordine saremo tutti messi sotto esame.

Purtroppo sono preoccupato per tanti tanti lavoratori che lavorano in settori che non credo riapriranno a breve.
Oggi mentre facevo un pò di spesa ho incontrato un signore che gestisce un bar/pizzeria, mi ha detto che aprire solo per la pizza da asporto non gli conviene e che si farà ovviamente due conti.
 

Milanforever26

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Lo dico da tempo : la fase due sarà difficilissima da pensare, organizzare, attuare , far rispettare.
Governo ,politici, imprenditori, cittadini , forze dell'ordine saremo tutti messi sotto esame.

Purtroppo sono preoccupato per tanti tanti lavoratori che lavorano in settori che non credo riapriranno a breve.
Oggi mentre facevo un pò di spesa ho incontrato un signore che gestisce un bar/pizzeria, mi ha detto che aprire solo per la pizza da asporto non gli conviene e che si farà ovviamente due conti.

Lo capisco bene, ho la trattoria sotto casa che quasi sicuro non riaprirà per sta mazzata, un parente con un bar che spera di tirare avanti coi 600 euro e poi ripartire in qualche modo (ma con le limitazioni di cui parlano gli toccherà chiudere) e dei parenti con un ristornate che tra un po' penso dovremo aiutare perché ci lavora tutta la famiglia e non vedono un soldo da Febbraio

E poi c'è chi fa spallucce e mi dice che ne usciremo senza tanti patemi...mi sa che il risveglio per tantissima gente sarà amarissimo tra qualche mese
 

sottoli

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Lo dico da tempo : la fase due sarà difficilissima da pensare, organizzare, attuare , far rispettare.
Governo ,politici, imprenditori, cittadini , forze dell'ordine saremo tutti messi sotto esame.

Purtroppo sono preoccupato per tanti tanti lavoratori che lavorano in settori che non credo riapriranno a breve.
Oggi mentre facevo un pò di spesa ho incontrato un signore che gestisce un bar/pizzeria, mi ha detto che aprire solo per la pizza da asporto non gli conviene e che si farà ovviamente due conti.

In molti settori potrebbe portare verso un modello più sostenibile della società e della vita degli individui. E' un discorso un po' visionario (ma neanche tanto visto che in alcuni paesi nord europei è prassi).
Abolire la settimana da 40 ore, far lavorare più gente meno ore e con più turni, si abbassano gli stipendi ma lo stato offre servizi che mantengono lo status quo del potere d'acquisto. Si va verso una società dove non ogni persona possiede un'auto a 5 posti e va in giro da solo, in cui non lasci l'aria condizionata a cannone anche se non sei in ufficio in cui non cambi 3 telefoni all'anno o usi senza neanche pesarci 1m3 di acqua al giorno.
Lavori meno, guadagni meno, ma hai più TEMPO, che dovrebbe essere sacro nella vita, e lo passi con i tuoi figli e le persone a cui tieni non facendo una cena a un ristorante stellato ma una passeggiata nei boschi. E ciò l'ho sempre pensato anche prima del Covid.
Magari molti già lo fanno ma in generale la società non si basa su questi principi, si basa su lavoro tanto, compro tanto, consumo tanto, voglio tanto, lavoro di più.

Come aumentare i servizi per mantenere lo status quo anche se si lavora e guadagna meno? Investire tutto l'investibile sulla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione ad alti livelli, come insegnano paesi più progrediti del nostro, non sulla guerra tra i poveri.
 
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In molti settori potrebbe portare verso un modello più sostenibile della società e della vita degli individui. E' un discorso un po' visionario (ma neanche tanto visto che in alcuni paesi nord europei è prassi).
Abolire la settimana da 40 ore, far lavorare più gente meno ore e con più turni, si abbassano gli stipendi ma lo stato offre servizi che mantengono lo status quo del potere d'acquisto. Si va verso una società dove non ogni persona possiede un'auto a 5 posti e va in giro da solo, in cui non lasci l'aria condizionata a cannone anche se non sei in ufficio in cui non cambi 3 telefoni all'anno o usi senza neanche pesarci 1m3 di acqua al giorno.
Lavori meno, guadagni meno, ma hai più TEMPO, che dovrebbe essere sacro nella vita, e lo passi con i tuoi figli e le persone a cui tieni non facendo una cena a un ristorante stellato ma una passeggiata nei boschi. E ciò l'ho sempre pensato anche prima del Covid.
Magari molti già lo fanno ma in generale la società non si basa su questi principi, si basa su lavoro tanto, compro tanto, consumo tanto, voglio tanto, lavoro di più.

Come aumentare i servizi per mantenere lo status quo anche se si lavora e guadagna meno? Investire tutto l'investibile sulla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione ad alti livelli, come insegnano paesi più progrediti del nostro, non sulla guerra tra i poveri.

Sei stato perfetto. Bravo.
Da tempi non sospetti ho anche io questa mia convinzione : credo che per certi versi questa emergenza ci riporterà idealmente indietro nel tempo.
La tecnologia sarà un aiuto reale ma non ci farà alienare come ha spesso fatto, anzi sarà il genere umano stesso a riscoprire il valore della frequentazione.
Sul lavoro credo che giocoforza si arriverà a qualcosa del genere, del resto ci si sta organizzando per ripartire seguendo queste misure di sicurezza che ci saranno imposte.
Cambierà il tipo di lavoro, cambieranno gli orari, cambierà la produttività.
Hai dato davvero ottimi spunti di riflessione, laddove in tv o sui giornali tutti si concentrano su aspetti futili e frivoli.
Siamo a un bivio.
Ai grandi imprenditori poi e a coloro che lavorano nei settori più penalizzati si chiede la prova più dura : quella di riciclarsi ,reinventarsi, mettersi in discussione.
Dalle mie parti ( vivo al sud) è riesplosa l'agricoltura e quel senso profondo di amore per la terra che forse non aiuta a pagare le tasse ma non fa mai mancare il pane.
 
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Lo capisco bene, ho la trattoria sotto casa che quasi sicuro non riaprirà per sta mazzata, un parente con un bar che spera di tirare avanti coi 600 euro e poi ripartire in qualche modo (ma con le limitazioni di cui parlano gli toccherà chiudere) e dei parenti con un ristornate che tra un po' penso dovremo aiutare perché ci lavora tutta la famiglia e non vedono un soldo da Febbraio

E poi c'è chi fa spallucce e mi dice che ne usciremo senza tanti patemi...mi sa che il risveglio per tantissima gente sarà amarissimo tra qualche mese

Questi settori hanno subito una mazzata tremenda.
E come se ne esce???
Se la bella stagione aiuta si potrebbe lavorare con lo street food, magari ti prendi il tuo bel coppo di fritto anzichè una pizzetta, una bibita e mangi passeggiando.
Del resto bisogna pur lavorare di fantasia e gli assembramenti per un pò ce li possiamo scordare.
 

Ruuddil23

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In molti settori potrebbe portare verso un modello più sostenibile della società e della vita degli individui. E' un discorso un po' visionario (ma neanche tanto visto che in alcuni paesi nord europei è prassi).
Abolire la settimana da 40 ore, far lavorare più gente meno ore e con più turni, si abbassano gli stipendi ma lo stato offre servizi che mantengono lo status quo del potere d'acquisto. Si va verso una società dove non ogni persona possiede un'auto a 5 posti e va in giro da solo, in cui non lasci l'aria condizionata a cannone anche se non sei in ufficio in cui non cambi 3 telefoni all'anno o usi senza neanche pesarci 1m3 di acqua al giorno.
Lavori meno, guadagni meno, ma hai più TEMPO, che dovrebbe essere sacro nella vita, e lo passi con i tuoi figli e le persone a cui tieni non facendo una cena a un ristorante stellato ma una passeggiata nei boschi. E ciò l'ho sempre pensato anche prima del Covid.
Magari molti già lo fanno ma in generale la società non si basa su questi principi, si basa su lavoro tanto, compro tanto, consumo tanto, voglio tanto, lavoro di più.

Come aumentare i servizi per mantenere lo status quo anche se si lavora e guadagna meno? Investire tutto l'investibile sulla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione ad alti livelli, come insegnano paesi più progrediti del nostro, non sulla guerra tra i poveri.

Eh ma sai quante volte ho pensato ad un'evoluzione del genere? Senza bisogno di virus ovviamente. Ma non credo proprio che il nostro Paese riuscirà nell'impresa.
 
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