Abbigliamento, palestre, negozi. La triste convivenza col Covid-19

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Milanforever26

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Le regole vanno messe per togliersi responsabilità in caso di problemi.

Ormai funziona cosi tutto;

Devono mettere norme pseudo-assurde per non avere problemi dopo, nel caso non le rispetti poi sono azzi tuoi.

Pure nei pacchi di fuochi d' artificio scrivono di non farseli esplodere in bocca, per togliersi responsabilità nel caso qualche idiota lo faccia ( estremizzo)

Hai centrato il punto..si fa presto a dire che poi la gente non le rispetterà..ma se sei il negoziante che se ti entra un controllo con le norme non rispettate ti becchi la multa o peggio anche una denuncia penale vedi come cambia il discorso...
 

Stanis La Rochelle

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Attenzione che alcuni capi hanno tessuti che non possono essere spruzzati con nulla altrimenti si rovinano

Quindi li devono lavare al lavasecco dopo che uno li prova?

Pensa anche ai resi di abbigliamento e scarpe. Sarà capitato a tutti di riportare qualcosa in negozio per problemi di taglia. Tutti da portare in lavanderia! :ph34r:

Una catastrofe. Sono convinto che ancora a ste cose non ci ha pensato veramente nessuno
 
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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 22 aprile, con la fase 2 dovremo imparare a convivere col Covid-19. E le nostre vite cambieranno radicalmente, rispetto al passato. Detto dell'obbligo di mascherina, cambierà totalmente l'approccio alla prima che abbiamo sempre conosciuto.

Negozi: file all'esterno, distanza di un metro all'interno, obbligo mascherine e guanti. Possibili aperture 7 giorni su 7 per chi può sostenere le spese

Abbigliamento: Sanificazione continua di camerini e di vestiti, dopo che saranno stati provati dal cliente. Serviranno sistemi di sterilizzazione particolare.

Cantieri: alcuni sono già ripartiti, altri potranno ripartire garantendo distanza tra i lavoratori.

Turismo: si sta pensando di riaprire quei siti (Pompei, fori romani, etc) nei quali è possibile entrare da soli o al massimo in coppia. Più complicata la riapertura dei musei.

Cinema e teatri: ancora non c'è una data per la riapertura.

Palestre: nessuna data per la riapertura. Ma quando ci sarà, le regole saranno severe. Distanza di un metro e sanificazione continua.

Stabilimenti balneari: ancora si sa poco, l'idea è quella di tenerli aperti con una distanza molto ampia tra ombrelloni e all'interno di punti di ristoro.

Incontro con familiari e sport: si potranno incontrare familiari, ma con mascherine e guanti. Si potrà fare sport all'aperto, ma da soli.

Aperitivi e cene: bisognerà attendere che i locali mettano in pratica misure di sicurezza e divisori tra i tavoli.

Spostamenti: almeno in un primo momento, dovrebbe restare il divieto di spostasi in altri Comuni.

Abbigliamento: secondo Colao H&M e Zara non dovrebbero più riaprire= licenziato Colao

Cantieri: quelli piccoli (ristrutturazioni case) sono per forza distanti, sono due o tre muratori al massimo.
 

Milanforever26

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Quindi li devono lavare al lavasecco dopo che uno li prova?

Pensa anche ai resi di abbigliamento e scarpe. Sarà capitato a tutti di riportare qualcosa in negozio per problemi di taglia. Tutti da portare in lavanderia! :ph34r:

Una catastrofe. Sono convinto che ancora a ste cose non ci ha pensato veramente nessuno

Ovvio che no..chi scrive le regole non vede mai al di là del proprio naso, lo dico perché da anni lavoro con le norme tecniche e il principio è lo stesso..tutto facile sulla carta, poi inapplicabile nel mondo reale
 
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Le regole vanno messe per togliersi responsabilità in caso di problemi.

Ormai funziona cosi tutto;

Devono mettere norme pseudo-assurde per non avere problemi dopo, nel caso non le rispetti poi sono azzi tuoi.

Pure nei pacchi di fuochi d' artificio scrivono di non farseli esplodere in bocca, per togliersi responsabilità nel caso qualche idiota lo faccia ( estremizzo)
Oltre a quello che hai scritto, aggiungo anche che sarà un modo per non sostenere chi oggettivamente non può permettersi di attuare quei protocolli. "Io Stato la possibilità di riaprire te l'ho data, se sei rimasto chiuso fatti tuoi".

In tutto questo, sfugge un dato che dovrebbe far riflettere.
A Wuhan hanno fatto un vero lockdown e hanno iniziato a riaprire dopo 76 giorni.
Qui, con un finto lockdown al quale sono stata fatte anche numerosissime deroghe, si vuole riaprire dopo 53 giorni. FOLLIA!
Dovesse scoppiare una seconda ondata uguale o peggiore di quella precedente, chi avrà consentito la ripertura dovrà essere chiamato a processo per epidemia dolosa.
 
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Oltre a quello che hai scritto, aggiungo anche che sarà un modo per non sostenere chi oggettivamente non può permettersi di attuare quei protocolli. "Io Stato la possibilità di riaprire te l'ho data, se sei rimasto chiuso fatti tuoi".

In tutto questo, sfugge un dato che dovrebbe far riflettere.
A Wuhan hanno fatto un vero lockdown e hanno iniziato a riaprire dopo 76 giorni.
Qui, con un finto lockdown al quale sono stata fatte anche numerosissime deroghe, si vuole riaprire dopo 53 giorni. FOLLIA!
Dovesse scoppiare una seconda ondata uguale o peggiore di quella precedente, chi avrà consentito la ripertura dovrà essere chiamato a processo per epidemia dolosa.

Se il Governo aspettasse 76 giorni per riaprire, verrebbe comunque accusato per l' eternità per i danni all' economia.

Non ci sarebbe mai la controprova delle vite salvate.

E' una situazione da cui non se ne può uscire nel modo giusto.
 
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Sull' abbigliamento poi si sottovaluta un altro aspetto.

La gente il più delle volte compra per vanità, non per necessità.

Se le persone che andranno nei ristoranti e ad altri eventi in pubblico, saranno la metà di prima, non ci sarà nemmeno la necessità di essere alla moda e attraenti con nuovi vestiti e scarpe.
 

Mou

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Oltre a quello che hai scritto, aggiungo anche che sarà un modo per non sostenere chi oggettivamente non può permettersi di attuare quei protocolli. "Io Stato la possibilità di riaprire te l'ho data, se sei rimasto chiuso fatti tuoi".

In tutto questo, sfugge un dato che dovrebbe far riflettere.
A Wuhan hanno fatto un vero lockdown e hanno iniziato a riaprire dopo 76 giorni.
Qui, con un finto lockdown al quale sono stata fatte anche numerosissime deroghe, si vuole riaprire dopo 53 giorni. FOLLIA!
Dovesse scoppiare una seconda ondata uguale o peggiore di quella precedente, chi avrà consentito la ripertura dovrà essere chiamato a processo per epidemia dolosa.

L’Hubei è una provincia, non tutta la Cina. Chiudere completamente è ben diverso, già così la gente è disperata, figurati dopo 76 giorni.
 
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Attenzione però perché se poi il negoziante è responsabile del controllo, lo do per scontato, inizieranno a fioccare multe e sanzioni

Qualcuno lo farà,ma saranno tanti i negozianti che pur di rimettersi in carreggiata non faranno rispettare nessuna fila o adotteranno poche o zero limitazioni,vedrai che ne riparleremo.
 
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Oltre a quello che hai scritto, aggiungo anche che sarà un modo per non sostenere chi oggettivamente non può permettersi di attuare quei protocolli. "Io Stato la possibilità di riaprire te l'ho data, se sei rimasto chiuso fatti tuoi".

In tutto questo, sfugge un dato che dovrebbe far riflettere.
A Wuhan hanno fatto un vero lockdown e hanno iniziato a riaprire dopo 76 giorni.
Qui, con un finto lockdown al quale sono stata fatte anche numerosissime deroghe, si vuole riaprire dopo 53 giorni. FOLLIA!
Dovesse scoppiare una seconda ondata uguale o peggiore di quella precedente, chi avrà consentito la ripertura dovrà essere chiamato a processo per epidemia dolosa.

Non so di cosa vivi, ma qui c'è già gente che è allo stremo. La Cina ha chiusto una regione di 60 milioni di abitanti su un miliardo e mezzo. Non l'intera nazione. Le previsioni per la Cina danno il PIL in crescita, anche se poco sopra l'1%. Per l'Italia si stima una perdita intorno al 10% del PIL. una roba da fare il solletico non solo alla crisi del 2008 (dalla quale non ci siamo ancora ripresi), ma pure a quella del 29. -10 del PIL significa che l'anno prossimo il debito pubblico schizza a livelli prossimi all'insostenibilità. Rischiamo concretamente di FALLIRE, non so se è chiaro. E a quel punto non puoi pagarti neppure la sanità. Comunque è chiaro che non puoi riaprire tutto e subito. Aldilà delle misure discusse nel post, andrebbe fatta una riapertura scaglionata in base a criteri territoriali (ad esempio: la Lombardia se ne stia buona ancora un po') e fasce di popolazione (Ad esempio, i soggetti a rischio se ne stiano in casa ancora un po').
 
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