Un'analisi sul parco carri armati della Federazione Russa

vicky3464

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A me non dispiace, persona in gamba e appassionata.
Certo è di scuola limes e formato da Caracciolo, il che significa che tende a sopravvalutare un po' l'influenza e le capacità delle "potenze emergenti", ma compensa con un carisma e una naturale attitudine alla divulgazione moderna.
Serviva alla disciplina.
Grazie, gentilissimo. Ora attendo il tuo aggiornamento!
 
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grazie @Trumpusconi per il post. Mi sono sempre chiesto quanto contino i carri armati nelle guerre moderne. Probabilmente ancora tanto? soprattutto in territori ampi e pianeggianti come Russia/Ucraina. anche se ho letto pareri discordanti a riguardo vista la supremazia che possono avere i nuovi droni in un confronto diretto.
 
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Come promesso, parliamo un po di questi benedetti carri armati di riserva/storage.

Prima del conflitto, si consideravano circa 10-12.000 MBT in riserva nella Federazione Russa (più della metà sono vecchi T-72 come detto sopra).
Ecco, partiamo da un assunto fondamentale: che ad ogni carro armato in storage corrisponda un carro armato potenzialmente operativo in breve-medio termine è una sciocchezza clamorosa, vale per tutti i paesi ma in modo particolare per la Russia.

Al momento, si stima che tra il 10 e il 20% dei carri armati in riserva siano utilizzabili, e probabilmente un altro 10-20% siano potenzialmente recuperabili (ma in tempi piuttosto lunghi e non con risultati garantiti).
A cosa sono dovuti questi numeri?

Partiamo dalla nozione stessa di storage: esistono 4 metodologie diverse di stoccaggio dei mezzi militari:
- Light: conservati al chiuso in spazi riscaldati e microclima controllato
- Medium: conservati al chiuso in spazi non riscaldati
- Hard: conservati all'aperto sotto tettoie o strutture leggere
- Very Hard: conservati all'aperto senza protezioni

Chiaramente, lo stoccaggio light è il piu costoso da mantenere (e pertanto generalmente riservato a mezzi in riserva più costosi e moderni come quei famosi 200 T-90 di cui abbiamo parlato prima), mentre man mano che scendiamo diventa più conveniente.
Inutile specificare che il grosso (più di 3/4 all'incirca) dei carri armati in russia sono custoditi in depositi a cielo aperto in siberia, se va bene sotto qualche tettoia.
Ciò espone i mezzi alle intemperie (che come potete immaginare in siberia e dintorni vogliono dire decine di gradi sottozero, tempeste di neve etc) e ne accorcia drammaticamente la vita, poichè esse alimentano il principale killer di MBT (e non solo) in stoccaggio: la ruggine.

A ciò vanno aggiunti due punti ulteriori:
- La corruzione endemica in Russia, soprattutto tra le forze armate, fa si che spesso i soldati rubino pezzi dai mezzi in stoccaggio per rivenderli.
I mezzi sovietici in particolare sono spesso pieni di componenti che hanno in comune con macchinari civili (soprattutto trattori e mezzi agricoli in generale) che hanno un ottimo resell sul mercato nero.
- La cosiddetta pratica del "cannibalismo": stiamo parlando di mezzi fuori produzione da decenni, per cui trovare pezzi di ricambio diventa complicatissimo. Lo stato dovrebbe procurarseli da paesi del terzo mondo che ancora operano con questi mezzi in servizio attivo, ma molto spesso risulta piu comodo e conveniente utilizzare pezzi da carri armati in stoccaggio ormai non funzionanti, creando così dei veri e propri "frankenstein".
Non è affatto raro vedere in stoccaggio mezzi con uno chassis con un certo seriale, un cannone di un altro e un motore di un altro ancora.

Detto ciò, facciamo un piccolo esercizio di fantasia per capire ciò di cui sto parlando in termini più semplici.

Siete il Colonnello Ivan, ufficiale della grande armata russa e responsabile del centro di stoccaggio "V.I. Lenin" nei dintorni di Novosibirsk, Siberia, che conta ufficialmente 1000 T-72, 500 T-80 e 100 T-90 in stoccaggio.
Secondo i numeri ufficiali, quindi, l'esercito russo conta in quel deposito un totale di 1600 mezzi in riserva potenzialmente utilizzabili.

I T-90, nuovi e costosi, sono all'interno di un capannone coperto e riscaldato, stanno li da 10 anni.
I T-80 invece sono così suddivisi: 200 in un capannone semplice, 300 all'aperto sotto delle tettoie, stoccati da 20 anni.
I 1000 T-72 invece sono all'aperto, disposti su lunghe file, stoccati da 35 anni.

Il Generale Vladimir, vostro superiore, vi scrive dicendovi che la sua divisione in Ucraina ha perso moltissimi mezzi corazzati, e gli servono 500 mezzi per ripianare le perdite, dando la precedenza ai più nuovi a vostra disposizione.
Vi ordina quindi di fare un inventario (ovviamente classificato) che stabilisca quanti di quei 1600 carri armati siano utilizzabili.

Partiamo dai T-90, stoccati in modo soddisfacente: dei 100 a disposizione, scopriamo che 50 sono immediatamente utilizzabili, 30 sono usurati o hanno accusato guasti ma con 5-6 mesi di lavori torneranno a disposizione, 10 sono pesantemente usurati e li smontiamo per pezzi di ricambio, altri 10... non ci sono.
Qualcuno li ha fregati e venduti a chissà chi, oppure non ci sono mai stati.
Totale: possiamo mandargliene 50 immediatamente e altri 30 tra qualche mese.

Passiamo ai 500 T-80.
Tra i 200 del capannone, viene fuori che ci sono tutti, ma solo 50 immediatamente utilizzabili.
Ce ne sono altri 70 che possiamo sistemare in tempi brevi, 20 che necessitano di lavori più approfonditi perchè parecchio arrugginiti e gli altri 60 sono da buttare e sventrare per pezzi di ricambio residui.
Sui 300 fuori, 50 sono funzionanti, 80 usurati da riparare, 20 da rifare quasi da capo, 100 da buttare e 50 non ci sono.

Sui 1000 T-72 all'aperto, invece, arrivano diverse sgradite sorprese.
Innanzitutto sono 800, perchè scopriamo che si sono 200 numeri seriali duplicati che dovrebbero essere qui ma in realtà stanno nel deposito di Rzhev, vicino a Mosca. Qualcuno ha fatto il furbo e gonfiato i numeri per avere una promozione.
Di questi 800 ne ho 100 pronti all'uso, 150 da risistemare e forse altri 50 che tra un annetto potrei aggiungere.
Gli altri 500 sono da buttare perchè marci di ruggine o svuotati dei componenti nel corso degli anni.

Ricapitolando: avevate 1600 carri armati in stoccaggio.
Scopriamo che in realtà sono 1340.
Di questi, possiamo mandare al Generale Vladimir in un mese 230 pezzi pronti all'uso (50 T-90, 100 T-80, 100 T-72) sui 500 che chiede.
Lui giustamente si arrabbia come una biscia e ci chiede perchè, visto che avevamo 1600 pezzi. Gli diciamo che possiamo mandargliene altri 330 tra circa 6 mesi.
FORSE ne tiriamo fuori un altro centinaio se andiamo a ravanare tra quelli messi peggio.

Nel frattempo il generale, che non ha la minima voglia di prendersi questioni da Gerasimov e Shoigu, scrive che gli hanno consegnato 100 T-90, 300 T-80 e 100 T-72.
Noi scopriamo che sotto dei teli ci sono anche 50 T-62 e 20 5-54 completamente arrugginiti, forse se li mettiamo insieme escono un paio di carri armati vagamente funzionanti. Li segnamo a registro come 70 nuovi T-72.
Tutti sono felici, salvo i soldati al fronte che scoprono che la loro unità conta in teoria 30 MBT e in realtà ce ne sono 5.

Ecco, spero la storiella abbia reso l'idea (e non crediate che, seppur in misura minore, tali problemi non sorgano anche negli eserciti occidentali...)

Quindi morale della favola:
- Dei 7000-8000 T-72 in riserva è grassa se 500 funzionano e 1000 si ricondizionano in 6 mesi/1 anno
- Dei 3000 T-80 ne salteranno fuori 500 funzionanti e forse altri 500 da ricondizionare
- Sui 200 T-90 facciamo finta che 100 siano pronti e gli altri 100 si possano risistemare.
- Di quei circa 1000 T-62 e precedenti forse ne saltano fuori altri 100-150 tra qualche mese.

Morale della favola: quei 12.000 carri armati in riserva dei russi sono una mezza truffa.
Tra una cosa e l'altra sarebbe buona se ne tirassero fuori circa 2500-3000 funzionanti nell'arco di un annetto.

La Russia questo lo sa e infatti sta comprando ferrivecchi vari dai paesi mediorientali per provare a far saltare fuori quanti piu T-72 e T-62 possibili, oltre ad avere preso qualche decina di T-72 funzionanti dalla Bielorussia.

Morale della storia: la russia al momento ha ancora circa 1400 carri armati in servizio attivo, 1000-1500 impiegabili dagli stoccaggi in tempi brevi (ma quanti di quelli sono già stati mandati in ucraina?) e altri 1500-2000 ricondizionabili nel corso del 2023.
In totale parliamo di circa 4000-4500 carri armati a disposizione (considerando ovviamente la produzione locale, per lo più di T-90).
Ne stanno perdendo circa 8/10 al giorno da 3 mesi circa.

Di questo passo, nei prossimi mesi potremmo vedere sempre più carri "vintage" da parte russa: le riserve dovrebbero durare ancora circa un paio d'anni (considerando un inevitabile abbassamento del livello di conflitto perchè così non è sostenibile) ma la roba buona rischia di finire molto in fretta.
Non a caso da un paio di mesi si vedono nei video dal fronte in impiego operativo quasi solo T-72 e T-62, perchè di carri nuovi non ne sono rimasti molti e giustamente i russi non vogliono trovarsi senza.
 
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Come promesso, parliamo un po di questi benedetti carri armati di riserva/storage.

Prima del conflitto, si consideravano circa 10-12.000 MBT in riserva nella Federazione Russa (più della metà sono vecchi T-72 come detto sopra).
Ecco, partiamo da un assunto fondamentale: che ad ogni carro armato in storage corrisponda un carro armato potenzialmente operativo in breve-medio termine è una sciocchezza clamorosa, vale per tutti i paesi ma in modo particolare per la Russia.

Al momento, si stima che tra il 10 e il 20% dei carri armati in riserva siano utilizzabili, e probabilmente un altro 10-20% siano potenzialmente recuperabili (ma in tempi piuttosto lunghi e non con risultati garantiti).
A cosa sono dovuti questi numeri?

Partiamo dalla nozione stessa di storage: esistono 4 metodologie diverse di stoccaggio dei mezzi militari:
- Light: conservati al chiuso in spazi riscaldati e microclima controllato
- Medium: conservati al chiuso in spazi non riscaldati
- Hard: conservati all'aperto sotto tettoie o strutture leggere
- Very Hard: conservati all'aperto senza protezioni

Chiaramente, lo stoccaggio light è il piu costoso da mantenere (e pertanto generalmente riservato a mezzi in riserva più costosi e moderni come quei famosi 200 T-90 di cui abbiamo parlato prima), mentre man mano che scendiamo diventa più conveniente.
Inutile specificare che il grosso (più di 3/4 all'incirca) dei carri armati in russia sono custoditi in depositi a cielo aperto in siberia, se va bene sotto qualche tettoia.
Ciò espone i mezzi alle intemperie (che come potete immaginare in siberia e dintorni vogliono dire decine di gradi sottozero, tempeste di neve etc) e ne accorcia drammaticamente la vita, poichè esse alimentano il principale killer di MBT (e non solo) in stoccaggio: la ruggine.

A ciò vanno aggiunti due punti ulteriori:
- La corruzione endemica in Russia, soprattutto tra le forze armate, fa si che spesso i soldati rubino pezzi dai mezzi in stoccaggio per rivenderli.
I mezzi sovietici in particolare sono spesso pieni di componenti che hanno in comune con macchinari civili (soprattutto trattori e mezzi agricoli in generale) che hanno un ottimo resell sul mercato nero.
- La cosiddetta pratica del "cannibalismo": stiamo parlando di mezzi fuori produzione da decenni, per cui trovare pezzi di ricambio diventa complicatissimo. Lo stato dovrebbe procurarseli da paesi del terzo mondo che ancora operano con questi mezzi in servizio attivo, ma molto spesso risulta piu comodo e conveniente utilizzare pezzi da carri armati in stoccaggio ormai non funzionanti, creando così dei veri e propri "frankenstein".
Non è affatto raro vedere in stoccaggio mezzi con uno chassis con un certo seriale, un cannone di un altro e un motore di un altro ancora.

Detto ciò, facciamo un piccolo esercizio di fantasia per capire ciò di cui sto parlando in termini più semplici.

Siete il Colonnello Ivan, ufficiale della grande armata russa e responsabile del centro di stoccaggio "V.I. Lenin" nei dintorni di Novosibirsk, Siberia, che conta ufficialmente 1000 T-72, 500 T-80 e 100 T-90 in stoccaggio.
Secondo i numeri ufficiali, quindi, l'esercito russo conta in quel deposito un totale di 1600 mezzi in riserva potenzialmente utilizzabili.

I T-90, nuovi e costosi, sono all'interno di un capannone coperto e riscaldato, stanno li da 10 anni.
I T-80 invece sono così suddivisi: 200 in un capannone semplice, 300 all'aperto sotto delle tettoie, stoccati da 20 anni.
I 1000 T-72 invece sono all'aperto, disposti su lunghe file, stoccati da 35 anni.

Il Generale Vladimir, vostro superiore, vi scrive dicendovi che la sua divisione in Ucraina ha perso moltissimi mezzi corazzati, e gli servono 500 mezzi per ripianare le perdite, dando la precedenza ai più nuovi a vostra disposizione.
Vi ordina quindi di fare un inventario (ovviamente classificato) che stabilisca quanti di quei 1600 carri armati siano utilizzabili.

Partiamo dai T-90, stoccati in modo soddisfacente: dei 100 a disposizione, scopriamo che 50 sono immediatamente utilizzabili, 30 sono usurati o hanno accusato guasti ma con 5-6 mesi di lavori torneranno a disposizione, 10 sono pesantemente usurati e li smontiamo per pezzi di ricambio, altri 10... non ci sono.
Qualcuno li ha fregati e venduti a chissà chi, oppure non ci sono mai stati.
Totale: possiamo mandargliene 50 immediatamente e altri 30 tra qualche mese.

Passiamo ai 500 T-80.
Tra i 200 del capannone, viene fuori che ci sono tutti, ma solo 50 immediatamente utilizzabili.
Ce ne sono altri 70 che possiamo sistemare in tempi brevi, 20 che necessitano di lavori più approfonditi perchè parecchio arrugginiti e gli altri 60 sono da buttare e sventrare per pezzi di ricambio residui.
Sui 300 fuori, 50 sono funzionanti, 80 usurati da riparare, 20 da rifare quasi da capo, 100 da buttare e 50 non ci sono.

Sui 1000 T-72 all'aperto, invece, arrivano diverse sgradite sorprese.
Innanzitutto sono 800, perchè scopriamo che si sono 200 numeri seriali duplicati che dovrebbero essere qui ma in realtà stanno nel deposito di Rzhev, vicino a Mosca. Qualcuno ha fatto il furbo e gonfiato i numeri per avere una promozione.
Di questi 800 ne ho 100 pronti all'uso, 150 da risistemare e forse altri 50 che tra un annetto potrei aggiungere.
Gli altri 500 sono da buttare perchè marci di ruggine o svuotati dei componenti nel corso degli anni.

Ricapitolando: avevate 1600 carri armati in stoccaggio.
Scopriamo che in realtà sono 1340.
Di questi, possiamo mandare al Generale Vladimir in un mese 230 pezzi pronti all'uso (50 T-90, 100 T-80, 100 T-72) sui 500 che chiede.
Lui giustamente si arrabbia come una biscia e ci chiede perchè, visto che avevamo 1600 pezzi. Gli diciamo che possiamo mandargliene altri 330 tra circa 6 mesi.
FORSE ne tiriamo fuori un altro centinaio se andiamo a ravanare tra quelli messi peggio.

Nel frattempo il generale, che non ha la minima voglia di prendersi questioni da Gerasimov e Shoigu, scrive che gli hanno consegnato 100 T-90, 300 T-80 e 100 T-72.
Noi scopriamo che sotto dei teli ci sono anche 50 T-62 e 20 5-54 completamente arrugginiti, forse se li mettiamo insieme escono un paio di carri armati vagamente funzionanti. Li segnamo a registro come 70 nuovi T-72.
Tutti sono felici, salvo i soldati al fronte che scoprono che la loro unità conta in teoria 30 MBT e in realtà ce ne sono 5.

Ecco, spero la storiella abbia reso l'idea (e non crediate che, seppur in misura minore, tali problemi non sorgano anche negli eserciti occidentali...)

Quindi morale della favola:
- Dei 7000-8000 T-72 in riserva è grassa se 500 funzionano e 1000 si ricondizionano in 6 mesi/1 anno
- Dei 3000 T-80 ne salteranno fuori 500 funzionanti e forse altri 500 da ricondizionare
- Sui 200 T-90 facciamo finta che 100 siano pronti e gli altri 100 si possano risistemare.
- Di quei circa 1000 T-62 e precedenti forse ne saltano fuori altri 100-150 tra qualche mese.

Morale della favola: quei 12.000 carri armati in riserva dei russi sono una mezza truffa.
Tra una cosa e l'altra sarebbe buona se ne tirassero fuori circa 2500-3000 funzionanti nell'arco di un annetto.

La Russia questo lo sa e infatti sta comprando ferrivecchi vari dai paesi mediorientali per provare a far saltare fuori quanti piu T-72 e T-62 possibili, oltre ad avere preso qualche decina di T-72 funzionanti dalla Bielorussia.

Morale della storia: la russia al momento ha ancora circa 1400 carri armati in servizio attivo, 1000-1500 impiegabili dagli stoccaggi in tempi brevi (ma quanti di quelli sono già stati mandati in ucraina?) e altri 1500-2000 ricondizionabili nel corso del 2023.
In totale parliamo di circa 4000-4500 carri armati a disposizione (considerando ovviamente la produzione locale, per lo più di T-90).
Ne stanno perdendo circa 8/10 al giorno da 3 mesi circa.

Di questo passo, nei prossimi mesi potremmo vedere sempre più carri "vintage" da parte russa: le riserve dovrebbero durare ancora circa un paio d'anni (considerando un inevitabile abbassamento del livello di conflitto perchè così non è sostenibile) ma la roba buona rischia di finire molto in fretta.
Non a caso da un paio di mesi si vedono nei video dal fronte in impiego operativo quasi solo T-72 e T-62, perchè di carri nuovi non ne sono rimasti molti e giustamente i russi non vogliono trovarsi senza.
Bravo, bel lavoro.
 

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Che rammolliti erano 1000 carri armati prodotti al mese 80 anni fa. Sì saranno deindustrializzati stile Usa che con computer cento volte più potenti non riescono più ad andare sulla Luna!
 
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Che rammolliti erano 1000 carri armati prodotti al mese 80 anni fa. Sì saranno deindustrializzati stile Usa che con computer cento volte più potenti non riescono più ad andare sulla Luna!
80 anni fa i carri li producevi con cartone e abbondante colla vinilica tipo art attack rispetto a quelli di oggi.
I soldati durante la WW2 dicevano che per far fuori il 10% dei T-34 nemici bastava farli sparare a batteria, ogni 10 minuti ne saltavano in aria un paio da soli
 

Blu71

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@Trumpusconi grazie delle informazioni ma - scusa la domanda - con uno stato come la Russia come si fa ed essere sicuri che i numeri siano davvero quelli da te forniti?
 
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interessante, volevo appunto chiedere io la considerazione finale ma mi hai anticipato.
le "riserve" non sempre sono utilizzabili, e soprattutto non nelll'immediato.

ma anche un'altra considerazione...
avere tutti questi carri con un esercito di leva che non li sa usare bene e fare manovre complicate, serve?
perchè i russi non circondano le città ma le attaccano solo frontalmente? mi pare che la loro dottrina non preveda questo.
i T72 lo bucano il leopard 1-2?

vorrei capire cosa ne pensi tu per fare raffronti.
La dottrina russa è ancora quella sovietica.
Barrage di artiglieria enorme, spianare lo spianabile, buttare uomini e mezzi a ondate per guadagnare terreno.
Peccato che a differenza dei tempi sovietici ora hanno un centinaio di milioni di cittadini in meno (tendenzialmente con età media piu avanzata), mezzi non più all'avanguardia e soprattutto molti meno dei tempi sovietici.

I carri russi sono tendenzialmente abbastanza elementari da usare perchè sono tutti basati sulla piattaforma T-72, non serve un grosso addestramento per usarli.
Sull'ultima domanda, dipende molto da quali aggiornamenti sono montati sull'uno e sull'altro.
Il T-72 buca il Leopard, ma buona fortuna a fare outmanouver.
Interessantissimo. A sensazione mia, direi che con i moderni sistemi anticarro in dotazione all'esercito ucraino i carri armati di vecchia generazione funzionano giusto da bersaglio mobile.

Comunque aspetto il tuo approfondimento e la tua opinione!
Ad oggi antitank "a spalla" moderni bucano facilmente quasi tutti i carri da anni 80-90 e precedenti, per non parlare di mine e artiglieria.
grazie @Trumpusconi per il post. Mi sono sempre chiesto quanto contino i carri armati nelle guerre moderne. Probabilmente ancora tanto? soprattutto in territori ampi e pianeggianti come Russia/Ucraina. anche se ho letto pareri discordanti a riguardo vista la supremazia che possono avere i nuovi droni in un confronto diretto.
Non sono più la chiave di volta che erano fino agli anni 90, poco ma sicuro.
Ma quelli moderni sono ancora una componente fondamentale di qualsiasi tipo di offensiva corazzata affidabile, e se usati in sinergia decente con il close air support nel combined arms NATO sono ancora devastanti.
I carri obsoleti come i T72 sono un buon supporto firepower e poco più, troppo fragili per essere determinanti sul campo quando basta un colpo ben assestato sul carosello delle munizioni per far saltare in aria tutto.
Qualità costruttiva infima, avevano senso 40 anni fa quando ne avevi 20.000 ad buttare in faccia al nemico.
 

vicky3464

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Davvero un ottimo lavoro. Sarebbe ancor piu' interessante leggere il tuo report completo, non e' che e' disponibile da qualche parte? Grazie!
 
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@Trumpusconi grazie delle informazioni ma - scusa la domanda - con uno stato come la Russia come si fa ed essere sicuri che i numeri siano davvero quelli da te forniti?
1678890953116.png


Scherzi a parte, è chiaro che siano stime, ma sono per lo più confermate da geolocalizzazioni e immagini satellitari, oltre ai numeri seriali.
Se noti infatti mi sono tenuti largo con i numeri.
Se ci sono depositi sconosciuti, con ogni probabilità c'è dentro T-72 e precedenti fermi a standard giurassici.
La roba utile è documentata e tenuta un minimo decentemente.
Davvero un ottimo lavoro. Sarebbe ancor piu' interessante leggere il tuo report completo, non e' che e' disponibile da qualche parte? Grazie!

Ti ringrazio ma purtroppo non è possibile, ma anche se lo fosse non si possono condividere cose esterne al forum
Comunque non vi perdete chissà che cosa, la "ciccia" è qua
 
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