Se si mettono delle quote evidentemente c'è una ragione.
Non voglio fare demagogia, ma quanti neri ci sono in polizia in Italia? Quante persone di origini non chiaramente italiane?
Le quote servono a garantire un accesso a persone di altro sesso o etnia che verrebbero altresì escluse.
Questo è quanto... Per me fanno bene.
Se ci sono delle quote evidentemente è perchè in certi ambiti vengono favorite determinate categorie... Altrimenti non ci sarebbe bisogno di quote.
che esista una discriminazione di base verso determinate categorie, è cosa evidente.
Cercare di aggiustare le cose é giusto e doveroso.
Ma invece di cercare di risolvere il problema a valle, ovvero forzando il risultato (quote), perché non identificare le ragioni a monte, ovvero le cause?
Ad esempio, semplificando il discorso, in un Paese come UK, dove il costo dell’educazione superiore, vocational ed universitaria di alto livello è andato aumentando in maniera folle da Blair in poi, non potrebbe essere che donne e minoranze varie subiscano una discriminazione già in fase di selezione, di indirizzo, di accesso a carriere e formazione?
E qui il discorso è ben più ampio del solo ambito della difesa, il quale ha l’aggravante della assoluta strategicità.
Secondo me queste politiche servono solo a lavarsi la coscienza, magari l’obiettivo è quello di avere quote rosa ed etniche da sbandierare, ma poi inevitabilmente saranno
quelle donne e
quelle persone di etnia che a monte avevano le condizioni -economiche o di ceto- di accedere alla giostra.
Il modello discriminatore è preservato, mentre la facciata ha subito un bel restyling finto-progressista.
Il premier attuale britannico è un esempio lampante di quanto cerco di affermare.