Royal Air Force, OUT bianchi qualificati IN donne e neri scarsi

Maurizio91

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il 40% volevano qua
e non sono postini ma quelli che devono difendere un regno dai cieli...
Eh appunto, è quel 40% a fare stranezza.

Ripeto, seguendo il ragionamento del tizio che ha scritto l'articolo, se l'obiettivo è la piena uguaglianza nel giro di 50 anni...beh, la otterresti comunque con un inserimento più graduale. Magari invece di un enorme 40%, fare un 10-20%.

Numericamente donne e minoranze sono miliardi di persone; col tempo vinceranno per merito senza problemi
 

gabri65

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Forse il fenomeno delle quote non va visto necessariamente da un punto di vista qualitativo (ovvero o le metti, o le togli del tutto), ma quantitativo: con una piccola fetta non intaccheresti la base di gente che vince per merito, e allo stesso tempo favoriresti l'inserimento delle minoranze che, nel giro di 50 anni, finirebbero in ogni caso per vincere, stavolta per merito.

Nelle facoltà universitarie a numero chiuso c'è sempre una piccolissima quota di posti riservati a extra-europei o simili, oltre chiaramente ai posti per disabili/mutilati di guerra etc.
Ragionando sul fatto che vanno presi i migliori punteggi e basta, terresti fuori gli stranieri che vogliono studiare in Italia e, se applicato anche altrove, gli italiani che vogliono studiare in Cina etc hanno zero possibilità.

Sai cosa, se un giorno (Dio non voglia per carità sto ragionando in generale) ti succede qualcosa e devi essere operato, vediamo se accetti di buon grado un chirurgo che è stato messo a forza per via delle quote.

Sempre i soliti ragionamenti ideologici di comodo, va tutto bene finché la cosa non tange personalmente.
 
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il solito Gramellini, nella sua rubrica quotidiana di degrado sul Corriere, è favorevole
Gramellini, fatti da parte che sarebbe anche ora, rinuncia alla scrivania e nomina al tuo posto una donna d colore, che probabilmente esporrebbe pensieri più lucidi. Altrimenti stai zitto.

Son tutti "evoluti" col deretano degli altri. Quando poi tocca a loro diventano cattivi.
 
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Marilson

Milano vende moda
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aggiungo anche che un generale USA ha dichiarato recentemente che le forze armate del Regno Unito non sono in grado di difendere il paese in caso di attacco per via dei numeri ridotti del personale e riduzione generale nella qualita' degli armamenti e dell'addestramento. La RAF e' il fiore all'occhiello delle forze armate, gode di grande stima perche' fu la RAF letteralmente a impedire ai Nazisti di invadere il paese con l'operazione barbarossa
 

Toby rosso nero

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I soliti gombloddisdih. Va tutto bene.

E poi dicono che pure i fratelli Wright fossero neri, uno era una donna addirittura, non fidatevi delle foto dell'epoca, ritoccate per la solita propaganda razziale.

Si Gabri, ma tu devi avere fiducia dei nuovi volti dell'ingegneria aero paziale o dell'ammiraglia USA. Sono tutti laureati e con grandi riconoscimenti accademici, se pensi che siano stati scelti per il loro aspetto sei in malafede e bigotto.

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h
 

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Ah, ottima idea: ripuliamoci la coscienza per gli errori del passato commettendo, lucidamente, errori e discriminazioni nel presente. Cancellare la meritocrazia per dar credito alla propria ideologia è la strada giusta per distruggere la società.
Che poi in passato certa gente non poteva provare nemmeno a fare certi mestieri. La nuova discriminazione fai provare a tutti e poi scegli volutamente quelli che hanno dimostrato di essere i più scarsi. Come se mettessero un film dove il protagonista è il prescelto e gli altri invece di farsi da parte o venire sconfitti lo sfidano e vincono ogni volta salvo poi rinunciare a prendere il suo posto perché "è il prescelto".
 

galianivatene

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Se si mettono delle quote evidentemente c'è una ragione.
Non voglio fare demagogia, ma quanti neri ci sono in polizia in Italia? Quante persone di origini non chiaramente italiane?
Le quote servono a garantire un accesso a persone di altro sesso o etnia che verrebbero altresì escluse.
Questo è quanto... Per me fanno bene.
Se ci sono delle quote evidentemente è perchè in certi ambiti vengono favorite determinate categorie... Altrimenti non ci sarebbe bisogno di quote.
che esista una discriminazione di base verso determinate categorie, è cosa evidente.

Cercare di aggiustare le cose é giusto e doveroso.

Ma invece di cercare di risolvere il problema a valle, ovvero forzando il risultato (quote), perché non identificare le ragioni a monte, ovvero le cause?

Ad esempio, semplificando il discorso, in un Paese come UK, dove il costo dell’educazione superiore, vocational ed universitaria di alto livello è andato aumentando in maniera folle da Blair in poi, non potrebbe essere che donne e minoranze varie subiscano una discriminazione già in fase di selezione, di indirizzo, di accesso a carriere e formazione?
E qui il discorso è ben più ampio del solo ambito della difesa, il quale ha l’aggravante della assoluta strategicità.

Secondo me queste politiche servono solo a lavarsi la coscienza, magari l’obiettivo è quello di avere quote rosa ed etniche da sbandierare, ma poi inevitabilmente saranno quelle donne e quelle persone di etnia che a monte avevano le condizioni -economiche o di ceto- di accedere alla giostra.
Il modello discriminatore è preservato, mentre la facciata ha subito un bel restyling finto-progressista.

Il premier attuale britannico è un esempio lampante di quanto cerco di affermare.
 

7AlePato7

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che esista una discriminazione di base verso determinate categorie, è cosa evidente.

Cercare di aggiustare le cose é giusto e doveroso.

Ma invece di cercare di risolvere il problema a valle, ovvero forzando il risultato (quote), perché non identificare le ragioni a monte, ovvero le cause?

Ad esempio, semplificando il discorso, in un Paese come UK, dove il costo dell’educazione superiore, vocational ed universitaria di alto livello è andato aumentando in maniera folle da Blair in poi, non potrebbe essere che donne e minoranze varie subiscano una discriminazione già in fase di selezione, di indirizzo, di accesso a carriere e formazione?
E qui il discorso è ben più ampio del solo ambito della difesa, il quale ha l’aggravante della assoluta strategicità.

Secondo me queste politiche servono solo a lavarsi la coscienza, magari l’obiettivo è quello di avere quote rosa ed etniche da sbandierare, ma poi inevitabilmente saranno quelle donne e quelle persone di etnia che a monte avevano le condizioni -economiche o di ceto- di accedere alla giostra.
Il modello discriminatore è preservato, mentre la facciata ha subito un bel restyling finto-progressista.

Il premier attuale britannico è un esempio lampante di quanto cerco di affermare.
Questo è un altro discorso che posso condividere, resta comunque il problema che in determinati ambiti non sia facile per certe categorie accedere per tutta una serie di ragioni. Le quote sono probabilmente un modo di affrontare il problema entrando magari a gamba tesa e su questo ci si può discutere e interrogarsi.
Pensare però che tutto fino a oggi nei concorsi sia filato liscio e che i criteri meritocratici fino a oggi l'abbiano fatta da padrone secondo me è un modo distorto di affrontare un problema che comunque sussiste.
Ci si può interrogare se le quote siano o meno un modo corretto o meno di affrontare la questione, ma non si può negare il problema.
 

galianivatene

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Questo è un altro discorso che posso condividere, resta comunque il problema che in determinati ambiti non sia facile per certe categorie accedere per tutta una serie di ragioni. Le quote sono probabilmente un modo di affrontare il problema entrando magari a gamba tesa e su questo ci si può discutere e interrogarsi.
Pensare però che tutto fino a oggi nei concorsi sia filato liscio e che i criteri meritocratici fino a oggi l'abbiano fatta da padrone secondo me è un modo distorto di affrontare un problema che comunque sussiste.
Ci si può interrogare se le quote siano o meno un modo corretto o meno di affrontare la questione, ma non si può negare il problema.
concordo, in particolare con la parte in grassetto.

Aggiungo che la meritocrazia -come la democrazia- è a mio modo di vedere un mezzo, difficile vederlo come un fine, ovvero come un metodo perfetto e non perfettibile.

Io sono di base di orientamento progressista, e vedo di buon occhio le iniziative che danno opportunità a deboli e svantaggiati.

Semplicemente mi sento molto lontano dalla recente vulgata radical-chic che inquadra tutto SOLO come un problema di comunicazione, di risveglio delle coscienze, e che sembra aver completamente rinunciato a qualsiasi analisi sociale.

Lo trovo meramente propagandistico.
 
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Davidoff

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Follia pura, l’ideologia progressista attuale farà implodere l’Occidente dall’interno. Le quote non le puoi applicare per lavori tecnici specifici che richiedono determinati livelli di preparazione, sacrificando l’efficienza e la competenza, posso tollerarle giusto nel pollaio della politica, tanto lì sono tutti pupazzi intercambiabili. La cosa buffa, tra l’altro, è che sto famigerato “patriarcato” dei maschi bianchi in Occidente ha creato la società con attualmente più diritti e protezioni per donne e lgbtq vari, anzi, si sta spingendo oltre, ora si discrimina al contrario come riparazione per i crimini passati occidentali. L’unica cosa che mi fa piacere, quasi godere, dell’invasione islamica e africana in Europa è che sti woke e lobotomizzati dal politicamente corretto sbatteranno il grugno con altre culture che li trattano come tappetini o li prendono a pietrate, magari si accorgeranno che il mondo creato per loro dal cattivo uomo bianco non era poi così male.
 
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