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Guarda su cose simili sono molto intransigente.Forse il fenomeno delle quote non va visto necessariamente da un punto di vista qualitativo (ovvero o le metti, o le togli del tutto), ma quantitativo: con una piccola fetta non intaccheresti la base di gente che vince per merito, e allo stesso tempo favoriresti l'inserimento delle minoranze che, nel giro di 50 anni, finirebbero in ogni caso per vincere, stavolta per merito.
Nelle facoltà universitarie a numero chiuso c'è sempre una piccolissima quota di posti riservati a extra-europei o simili, oltre chiaramente ai posti per disabili/mutilati di guerra etc.
Ragionando sul fatto che vanno presi i migliori punteggi e basta, terresti fuori gli stranieri che vogliono studiare in Italia e, se applicato anche altrove, gli italiani che vogliono studiare in Cina etc hanno zero possibilità.
Per me non c'e molto da discutere.
Vanno presi quelli che sono i migliori e basta.
Che siano italiani, stranieri, donne... Non importa proprio nulla.
Non inizio nemmeno ad argomentare talmente la cosa e limpida.
Poi chi vuole vedere e capire lo fa.
Chi non vuole non lo fa.
Se gli italiani non c'è la fanno ad andare a studiare in Cina allora non ci vanno.
Cosa pretendi? Togliere il posto a gente migliore ma che viene da un altro paese per mettere gente che merita meno ma che viene da l'Italia.
Per me e un metodo di pensare proprio schifoso.