Maldini e Elliott separati in casa. Investcorp gli aveva promesso...

Pit96

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Repubblica: Milanello è ancora chiuso. Ma quando riaprirà per l’inizio ufficiale della stagione, il prossimo 4 luglio, assomiglierà più a un
set cinematografico che a un centro sportivo dove ci si attrezza per difendere lo scudetto, conquistato solo un mese fa. Perché la situazione al vertice del Milan assomiglia sempre più a un possibile remake della “Guerra dei Roses”, dove i ruoli dei due coniugi separati in casa e sempre più ai ferri corti, vengono interpretati da una parte dai responsabili del fondo Elliott, che fino a settembre può dire la sua su ogni decisione venga presa nel club rossonero, e dall’altro dai due responsabili dell’area tecnica, Paolo Maldini e Ricky Massara. Il tutto in attesa che venga traguardata l’estate e il pacchetto di maggioranza passi nella mani di RedBird, il fondo americano che fa capo all’ex banchiere di Goldman Sachs Gerry Cardinale, quando finalmente la situazione societaria sarà più chiara. Peccato che, nel frattempo, ci sia un mercato da impostare, una squadra da rafforzare per la Champions e da respingere l’assalto dell’Inter. Inzaghi e compagni non hanno ancora digerito la sconfitta in volata e meditano rivincite: il dominus nerazzurro Beppe Marotta ha “arruolato” allo scopo il figliol prodigo Lukaku (tra i mugugni degli ultras), per riprendersi subitoquella seconda stella smarrita tra
la rimonta del derby e la sconfitta di Bologna. Così, mentre l’Inter è già data come favorita dai bookmakers per la prossima stagione, assieme alla Juventus, la situazione al Milan è più altro un rebus per risolutori più che abili. Fra una settimana scade il contratto di Maldini e Massara: non c’è addetto ai lavori che non si dica certo che verranno rinnovati ma intanto la firma slitta giorno dopo giorno. Anche perché nel lungo colloquio che Cardinale ha avuto a Milano con l’ex capitano della Nazionale, dopo la firma del contratto preliminare, ha dichiarato che il Milan non può fare a meno di Maldini.

Di fatto, lo avrebbe investito di un ruolo di primo piano. Ma non sembra essere d’accordo Elliott e sicuramente non è il ruolo che gli aveva promesso il fondo arabo Investcorp nel caso in cui avesse preso il Milan. Maldini ha accarezzato l’idea di assumere un incarico proprio alla Marotta: invece, deve sempre dipendere dagli uomini della famiglia Singer per avere il via libera a operazioni di mercato. Ecco perché Sven Botman, il centrale difensivo scelto dall’area tecnica per potenziare la retroguardia e reggere l’urto con i più forti club europei, si allontana verso il Newcastle. Troppo alta la cifra chiesta dal Lille per il Milan. Allo stesso tempo, i tifosi si domandano perché ci sono ancora incertezze su Renato Sanches, talento portoghese da mesi ormai dato in arrivo. La parola magica è “budget”, anche troppo abusata. Perché Elliott, nonostante lo scudetto vinto o proprio per questo, ritiene che il progetto di puntare sui giovani a
basso costo, scommettendo sul fatto che diventino campioni, sia quello giusto. Ecco perché non si parla più del possibile arrivo di Nicolò Zaniolo, talento che piace a Maldini ma il cui nome è stato depennato da Elliott dopo le richieste della Roma. Diverso per Paulo Dybala a parametro zero: in questo caso l’ostacolo potrebbe essere lo stipendio. In ogni caso, anche se il rinnovo si farà, sarà da separati in casa. In attesa che Cardinale a settembre arrivi con i 300-400 milioni per chiudere l’affare. Altrimenti glieli presterà Elliott, che rimarrà ancora per qualche anno azionista. Sperando che al Milan, dopo la volata scudetto, siano in grado di ribaltare anche il finale della Guerra dei Roses. Ma in questo caso non basterà una magia di Giroud in giravolta

Arriva Origi... alla Giroud QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-arriva-origi-alla-giroud-come-potra-giocare.117670/
Solo belle notizie eh?
Ma d'altronde la proprietà non sta facendo niente per smentirle.
Si dorme anche oggi...
 
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Repubblica: Milanello è ancora chiuso. Ma quando riaprirà per l’inizio ufficiale della stagione, il prossimo 4 luglio, assomiglierà più a un
set cinematografico che a un centro sportivo dove ci si attrezza per difendere lo scudetto, conquistato solo un mese fa. Perché la situazione al vertice del Milan assomiglia sempre più a un possibile remake della “Guerra dei Roses”, dove i ruoli dei due coniugi separati in casa e sempre più ai ferri corti, vengono interpretati da una parte dai responsabili del fondo Elliott, che fino a settembre può dire la sua su ogni decisione venga presa nel club rossonero, e dall’altro dai due responsabili dell’area tecnica, Paolo Maldini e Ricky Massara. Il tutto in attesa che venga traguardata l’estate e il pacchetto di maggioranza passi nella mani di RedBird, il fondo americano che fa capo all’ex banchiere di Goldman Sachs Gerry Cardinale, quando finalmente la situazione societaria sarà più chiara. Peccato che, nel frattempo, ci sia un mercato da impostare, una squadra da rafforzare per la Champions e da respingere l’assalto dell’Inter. Inzaghi e compagni non hanno ancora digerito la sconfitta in volata e meditano rivincite: il dominus nerazzurro Beppe Marotta ha “arruolato” allo scopo il figliol prodigo Lukaku (tra i mugugni degli ultras), per riprendersi subitoquella seconda stella smarrita tra
la rimonta del derby e la sconfitta di Bologna. Così, mentre l’Inter è già data come favorita dai bookmakers per la prossima stagione, assieme alla Juventus, la situazione al Milan è più altro un rebus per risolutori più che abili. Fra una settimana scade il contratto di Maldini e Massara: non c’è addetto ai lavori che non si dica certo che verranno rinnovati ma intanto la firma slitta giorno dopo giorno. Anche perché nel lungo colloquio che Cardinale ha avuto a Milano con l’ex capitano della Nazionale, dopo la firma del contratto preliminare, ha dichiarato che il Milan non può fare a meno di Maldini.

Di fatto, lo avrebbe investito di un ruolo di primo piano. Ma non sembra essere d’accordo Elliott e sicuramente non è il ruolo che gli aveva promesso il fondo arabo Investcorp nel caso in cui avesse preso il Milan. Maldini ha accarezzato l’idea di assumere un incarico proprio alla Marotta: invece, deve sempre dipendere dagli uomini della famiglia Singer per avere il via libera a operazioni di mercato. Ecco perché Sven Botman, il centrale difensivo scelto dall’area tecnica per potenziare la retroguardia e reggere l’urto con i più forti club europei, si allontana verso il Newcastle. Troppo alta la cifra chiesta dal Lille per il Milan. Allo stesso tempo, i tifosi si domandano perché ci sono ancora incertezze su Renato Sanches, talento portoghese da mesi ormai dato in arrivo. La parola magica è “budget”, anche troppo abusata. Perché Elliott, nonostante lo scudetto vinto o proprio per questo, ritiene che il progetto di puntare sui giovani a
basso costo, scommettendo sul fatto che diventino campioni, sia quello giusto. Ecco perché non si parla più del possibile arrivo di Nicolò Zaniolo, talento che piace a Maldini ma il cui nome è stato depennato da Elliott dopo le richieste della Roma. Diverso per Paulo Dybala a parametro zero: in questo caso l’ostacolo potrebbe essere lo stipendio. In ogni caso, anche se il rinnovo si farà, sarà da separati in casa. In attesa che Cardinale a settembre arrivi con i 300-400 milioni per chiudere l’affare. Altrimenti glieli presterà Elliott, che rimarrà ancora per qualche anno azionista. Sperando che al Milan, dopo la volata scudetto, siano in grado di ribaltare anche il finale della Guerra dei Roses. Ma in questo caso non basterà una magia di Giroud in giravolta

Arriva Origi... alla Giroud QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-arriva-origi-alla-giroud-come-potra-giocare.117670/
dunque è un pò contorta la situazione..la riassumerò schematicamente..ditemi se ho capito bene perchè ho letto solo una volta velocemente (ovviamente la situazione secondo repubblica)

1)Red Bird darebbe a Paolo un ruolo alla Marotta e quindi lui resterebbe felice

2) Elliott al contrario lo terrebbe nel ruolo attuale e quindi Paolo sarebbe inc...

3)Invest corp non ho ben capito ma praticamente sarebbe sulla linea di Elliott riguardo a Paolo..quindi lui anche con gli arabi non sarebbe rimasto volentieri

tutto giusto?

ecco posto cosi però Paolo ne esce parecchio male perchè sembra che l'unica cosa che guarda è la sua posizione

non c'è menzione del discorso del budget..o quantomeno è molto nebuloso

per forza bisogna aspettare per giudicare ma a settembre qualcuno ne uscirà malissimo su questo non ci sono dubbi..speriamo di non fare una sorta di Jackpoint del male...dove a uscirne in modo pessimo saremo praticamente tutti..ossia una bandiera bruciata,una proprietà uscente e una entrante per carità di Dio entrambe...e noi tifosi fregati come sempre...
 

jumpy65

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dunque è un pò contorta la situazione..la riassumerò schematicamente..ditemi se ho capito bene perchè ho letto solo una volta velocemente (ovviamente la situazione secondo repubblica)

1)Red Bird darebbe a Paolo un ruolo alla Marotta e quindi lui resterebbe felice

2) Elliott al contrario lo terrebbe nel ruolo attuale e quindi Paolo sarebbe inc...

3)Invest corp non ho ben capito ma praticamente sarebbe sulla linea di Elliott riguardo a Paolo..quindi lui anche con gli arabi non sarebbe rimasto volentieri

tutto giusto?

ecco posto cosi però Paolo ne esce parecchio male perchè sembra che l'unica cosa che guarda è la sua posizione

non c'è menzione del discorso del budget..o quantomeno è molto nebuloso

per forza bisogna aspettare per giudicare ma a settembre qualcuno ne uscirà malissimo su questo non ci sono dubbi..speriamo di non fare una sorta di Jackpoint del male...dove a uscirne in modo pessimo saremo praticamente tutti..ossia una bandiera bruciata,una proprietà uscente e una entrante per carità di Dio entrambe...e noi tifosi fregati come sempre...
mi par di capire il contrario di quello che hai scritto
 

danjr

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Lo scenario è questo, con la differenza che, secondo me, il 1 luglio assisteremo a un non-rinnovo e a una nuova intervista di Maldini. Eventualmente tornerà quando Cardinale avrà concluso (tuttavia ho seri dubbi anche sulla serietà di quest’ultimo)
 
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