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e nessuno mi toglie dalla testa che sia l'Inter. L'Italia è l'unico paese dove gli arabi non hanno ancora investito nel calcio...A livello (principalmente) societario
1) Il Tolosa deve diventare una nostra succursale. E’ brutto per loro e per i loro tifosi e non vorrei essere mai in quella condizione lì, ma oggi il calcio si sta spostando sempre di più verso le multiproprietà e quindi vanno sfruttate. Ceferin ha già sostanzialmente dato il via libera al Qatar per comprarsi un altro top club dopo il PSG, quindi è chiaro che le norme in futuro verranno in qualche modo allentate. Di fatto devono diventare un ibrido tra la seconda squadra della Juventus e il Sassuolo (succursale mascherata). Massiccia integrazione dei sistemi di scouting e analisi dei dati favorita anche dall’utilizzo piattaforma di RedBird (Zelus). Quando leggo Furlani o Comolli dire che tra Milan e Tolosa ad ormai un anno di distanza non c’è praticamente alcun contatto mi cadono le braccia. Questa è una delle prime cose che Cardinale dovrebbe fare, altro che scemenze sul venire allo stadio o andare a Milanello a raccontare barzellette…
2) Solita storia sulle giovanili, tutti ne parlano ma poi non si fa mai nulla, probabilmente perché I frutti richiedono anni… Ogni investimento andando anche magari a recuperare gente che dirige i settori giovanili di altre squadre (soprattutto all’estero) sono ben accetti. Segnalo poi che al momento c’è un altro caso importante nei tribunali UE oltre a quello della Superlega. L’Anversa ha fatto ricorso contro le norme UEFA sui vivai (4 team formed e 4 nation formed) dicendo che violano le libertà di circolazione dei cittadini UE. La decisione è attesta nel 2023, e potrebbe portare a nuovi regolamenti per il 24/25. C’è il rischio che gli slot dei 4 nation formed vengano fatti sparire, e a quel punto l’UEFA potrebbe aumentare gli slot dei team formed per spingere i vivai e il calcio giovanile. Capite che a quel punto un settore giovanile che non produce giocatori di livello diventerebbe un handicap mortale se sei costretto ad avere 8 Gabbia in squadra...
3) Investire sull’analisi dei dati a 360°, non solo nello scouting. So qua che molti avranno i conati di vomito, ma ne frego. In Premier, a partire dai top team, sono STRAPIENI di data analyst, data scientist, performance analyst, sport science ecc. ecc. Se i top team nel miglior campionato del modo si riempiono di figure del genere è perché funzionano. Fine. Non parliamo neanche di chissà quali cifre. Prendi lo stipendio di uno dei 30 cessi che abbiamo in rosa e ti paghi un team di analisti nuovo di pacca. Quando leggo Comolli (Tolosa) che dice:” Se vi dico che abbiamo già preparato tutto per l'Europa penserete che sono pazzo? Abbiamo valutato quanti giocatori in più dovremo prendere, le posizioni che dovremo rafforzare, guardando i dati, la probabilità di infortuni giocando il giovedì e la domenica a seconda della posizione... Se si guarda al numero di partite, arriveremo a circa 42, non molte di più di quelle che abbiamo giocato quest'anno. Abbiamo già capito tutto”. Poi penso al Milan che quest’anno ha messo su una rosa da 30 giocatori ed è arrivato in Champions League con 4 centrocampisti in lista per 2/3 posti e mi cadono le braccia…
4) Sperimentare come matti. Anche qua la Premier insegna (strano…). Collaborazioni con aziende di neuroscienze per migliorare i calci piazzati. Specialisti delle rimesse laterali (sì, non solo calci piazzati…), della tecnica di tiro (quanto servirebbe a Leao…). Negli sport americani hanno letteralmente eserciti di gente specializzata ognuno nella sua stupidata. Trattandosi in primo luogo di business e poi di sport se li pagano è perché funzionano.
Possibile che non riusciamo a far arrivare nessuno specialista straniero a Milano? Neanche parlassimo di Barletta… Che poi costruendo un proprio think tank all’interno del club come ha fatto il Barcellona (Barça Innovation Hub) basterebbe in molti casi invitare esperti esterni per assorbire la loro conoscenza e tenerla all’interno del club. Diventerebbe pure una nuova linea di business.
5) Valutare la seconda squadra - anche come fonte di plusvalenze (vere) - e come ulteriore anello di congiunzione di un percorso che va dalla primavera, alla seconda squadra, al Tolosa, alla prima squadra.
6) Gestione account social (e Milan TV). Fanno cacare. Seriamente, ma quando diamo il benservito a quei dinosauri che hanno in mano le chiavi della baracca e tiriamo dentro gente brava? Dov'è la media company?
7) USA. Sono realista e non mi aspetto sponsorizzazioni gonfiate. Ma qualcosa riusciamo a tirare fuori dai contatti di Cardinale o siamo fermi alle magliette nello store degli Yankees che tra l'altro ad oggi non ci sono ancora?
8) Squadra femminile. Anche qua - conati di vomito a parte - è probabilmente una delle linee di espansione future. Domenica in UK hanno giocato la finale della FA Cup femminile. Hanno fatto sold out. 90.000 biglietti. A Wembley. Certo, è residuale, lo lascio come ultimo punto giusto nel caso che avanzino due lire.
Se non si fanno queste cose e si punta solo alla speculazione sullo stadio Cardinale può tranquillamente ridare il club ad Elliott e levarsi dai maroni.
A livello sportivo
1) Più aggressività nella gestione dei giocatori. Rami secchi in rosa non vanno tenuti, se i giocatori non performano o sono fuori dal progetto vanno messi alla porta senza troppi complimenti. Cedere giocatori per generare/liberare risorse (es. vendo Tomori e compro x e y) non deve essere un tabu. Anche perché tanto certi giocatori ad un certo punto non li puoi trattenere… Per cui meglio essere proattivi e pianificare le cessioni in prima persona invece di farsi trascinare in balia degli eventi dalle decisioni di procuratori e calciatori.
2) Unità di intenti e il club prima di tutto e tutti. O si rema tutti nella stessa direzione o tanti saluti. Dietro le quinte ci si può mandare a quel paese quanto si vuole ed è giusto combattere per portare avanti le proprie visioni. Ma davanti alle telecamere/microfoni non se ne può più di frecciate, frecciatine, e proclami vari (poi disattesi).
In generale per tutte le cose evidenziate bisogna investire. Ma non solo soldi (dove comunque bisogna spingere il più possibile nei limiti del FPF), ma in primis a livello di idee. Per svariate cose (social, analisi dei dati, sperimentazioni, diversa filosofia dell'area tecnica) di soldi da tirare fuori non ne servono granché. Ma il problema è che da un anno a questa parte - cioè dalla cessione - si vede parecchio immobilismo. Cardinale finora ha parlato troppo e fatto poco. Se non comincia a muoversi a breve il ROI se lo può infilare dove non batte il sole.