L'evoluzione del progetto: bilanci e prospettive

Maldini82

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Il progetto non è solo tecnico ma indica anche il piano per tornare ad essere veramente competitivi. Quelli che tu riporti sono errori di scelta che evidenziano come il piano delle dirigenza non sia così chiaro come sembrava invece fino a due anni fa.

Quello che volevo sottolineare è come a distanza di quasi 3 anni, nonostante un'oggettiva crescita del fatturato e risultati importanti ottenuti nell'ultimo periodo (scudetto), il livello complessivo della rosa sia ancora quello di tre anni fa. E penso che in pochi se lo sarebbero aspettato.
Ma io infatti giudico positivo quanto fatto nei tre anni precedenti. Credo però, allo stesso tempo, che non so per quale motivo (forse proprio per lo scudetto vinto), quest'anno sia subentrato qualcosa che rovinato tutto. Facendoci fare non uno ma tre passi indietro.
Se non andiamo in champions ne facciamo altri 5 indietro. Follia
 
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Apro questo topic per conoscere la vostra opinione sull'evoluzione del nostro "progetto", così come lo ha definito ieri Maldini.

Dal 2018 al 2021 l'obiettivo era quello di tornare in Champions League. Qualcuno aveva un pò distorto il senso della frase attribuita a Maldini ("Con la Champions cambia tutto") ma ovviamente era chiaro che se fossimo riusciti a qualificarci per la più importante manifestazione europea con costi della rosa in ribasso e un team giovane e di talento, nel giro di 2 o 3 anni avremmo assistito ad una crescita molto importante delle ambizioni del club. La formazione tipo del Milan 2020/2021, quello che è ritornato in Champions, era questa: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemakers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.

La domanda è: voi la vedete l'evoluzione? Questa squadra è più forte di quella attuale? Il dibattito è aperto ma credo che siamo d'accordo nel dire che più o meno il livello sia rimasto lo stesso, con la differenza che allora eravamo in Europa League e con un passivo da quasi 200 milioni e ora siamo campioni d'Italia in carica (per poco), in Champions da due stagioni e quasi in pareggio di bilancio.

Ma al netto degli errori sul mercato che possono capitare a tutti , quello che mi interessa capire è appunto l'evoluzione del progetto. Come detto altre volte, i ricavi più di così difficilmente potranno andare. Nel 2022 sono stati pari a 297 milioni e l'anno prossimo saranno oltre i 400 per via di questa stagione particolare ma in generale credo che se tutto va bene ci assesteremo sui 350. Con questi numeri anche solo creare un gap rispetto a realtà come Roma e Lazio diventa complicato, figuriamoci ambire a qualche miglioramento significativo nella nuova Champions che sarà ancora più difficile. Lo Stadio si è impantanato e anche nella più ottimistica delle ipotesi produrrebbe ricavi tra 6 o 7 anni mentre c'è il serio rischio che i ricavi derivanti dalla cessione dei diritti tv della Serie A si abbassino ulteriormente invece di incrementare.

E quindi? Se la proprietà intende proseguire sulla strada dell'autofinanziamento, che cosa si potrebbe fare per cercare di competere al massimo almeno in Serie A?

Vi elenco una serie di proposte:
- investimenti continuativi e importanti nel settore giovanile (non oggetto di FFP)
- player trading sullo stile di Borussia o Atletico (investimenti anche importanti su grandi talenti da rivendere a cifre raddoppiate dopo un paio di stagioni)
- estremizzazione del concetto di scouting per ridurre al minimo gli errori (più Thiaw e meno Messias e Florenzi)
- proprietà che accetta un passivo da 30 milioni ogni tre anni (come da regolamento FPF) per sostenere la crescita della società

Scusate la lunghezza ma il tema è complesso e sono curioso di conoscere le vostre risposte.
Hai toccato tutti temi fondamentali, e concordo praticamente su tutte le tue proposte.
Non c'è un'unica azione da fare, ma le azioni devono essere combinate, quindi si rafforzamento del settore giovanile, player trading, ma inteso come vendita dei giocatori ad un prezzo per il quale è impossibile dire di no (Leao a 175 mln), scouting, investimenti.
Aggiungo solo, ulteriore crescita del fatturato grazie a sponsor, marketing, ecc... Per il momento lo stadio non consideriamolo, dato che con l'aria che tira, è un progetto a lunghissimo termine.

Quello che ha detto Maldini pochi giorni fa, mi trova assolutamente d'accordo, ovvero che per mantenere questo livello di competitività, or servono investimenti importanti, e questo si ricollega alla tua seconda proposta, cioè comprare giocatori di grande talento anche a cifre importanti, e rivenderli al doppio, se non al triplo, rinforzando sempre più la rosa.
La Juve negli anni '90 con la vendita di Zidane per 140 miliardi, acquistò Buffon, Thuram, e Nedved aprendo un ciclo; ma operazioni di questo genere le hanno fatte un po' tutti, vedi Dembelé dal Dortmunt al Barcellona per 140 mln, Couthino dal Liverpool al Barcellona per 135 mln, ecc...
Il Napoli se oggi vendesse Osimhen farebbe una plusvalenza di 100 mln, noi se oggi volessimo rivendere Origi, ci riderebbero in faccia.
 

-Lionard-

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C'è un abisso rispetto a 3 anni.
Oggi abbiamo 3 top assoluti come Maignan, Theo e Leao, nel 2019-2020 i migliori erano Bonaventura, Donnarumma e Chalanoglu.
Inoltre ci sono tantissimi giovani di valore e con mercato: Kalulu (22), Tonali (23), CDK (22), Saele (23), Pobega (23), Thiaw (21), mentre prima le giovani "stelle" erano Castillejo e Silva.
La rosa del 2023, nonostante tutti gli errori nell'ultima sessione di mercato, è decisamente superiore sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista del valore economico complessivo.
Bonaventura e Andre Silva nel 2020/2021 non c'erano, stai facendo un mix tra le varie stagioni.

In ogni caso non sto non chiedendo di fare un raffronto diretto tra le due rose. Ho scritto "Il dibattito è aperto" perchè appunto non sto sostenendo né una tesi né l'altra (anche io concordo che nel complesso siamo migliorati). Il tema è che se ci avessero detto 3 anni fa che dopo 2 anni in Champions e uno scudetto avremmo avuto questa rosa non ci avremmo creduto. Diciamo che le aspettative erano decisamente più alte...
 

Clarenzio

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Bonaventura e Andre Silva nel 2020/2021 non c'erano, stai facendo un mix tra le varie stagioni.

In ogni caso non sto non chiedendo di fare un raffronto diretto tra le due rose. Ho scritto "Il dibattito è aperto" perchè appunto non sto sostenendo né una tesi né l'altra (anche io concordo che nel complesso siamo migliorati). Il tema è che se ci avessero detto 3 anni fa che dopo 2 anni in Champions e uno scudetto avremmo avuto questa rosa non ci avremmo creduto. Diciamo che le aspettative erano decisamente più alte...

Ok, se parliamo del 2020-2021 cambia tutto, io consideravo dall'arrivo di Pioli che era subentrato ad ottobre 2019.
 

Lineker10

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Apro questo topic per conoscere la vostra opinione sull'evoluzione del nostro "progetto", così come lo ha definito ieri Maldini.

Dal 2018 al 2021 l'obiettivo era quello di tornare in Champions League. Qualcuno aveva un pò distorto il senso della frase attribuita a Maldini ("Con la Champions cambia tutto") ma ovviamente era chiaro che se fossimo riusciti a qualificarci per la più importante manifestazione europea con costi della rosa in ribasso e un team giovane e di talento, nel giro di 2 o 3 anni avremmo assistito ad una crescita molto importante delle ambizioni del club. La formazione tipo del Milan 2020/2021, quello che è ritornato in Champions, era questa: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemakers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.

La domanda è: voi la vedete l'evoluzione? Questa squadra è più forte di quella attuale? Il dibattito è aperto ma credo che siamo d'accordo nel dire che più o meno il livello sia rimasto lo stesso, con la differenza che allora eravamo in Europa League e con un passivo da quasi 200 milioni e ora siamo campioni d'Italia in carica (per poco), in Champions da due stagioni e quasi in pareggio di bilancio.

Ma al netto degli errori sul mercato che possono capitare a tutti , quello che mi interessa capire è appunto l'evoluzione del progetto. Come detto altre volte, i ricavi più di così difficilmente potranno andare. Nel 2022 sono stati pari a 297 milioni e l'anno prossimo saranno oltre i 400 per via di questa stagione particolare ma in generale credo che se tutto va bene ci assesteremo sui 350. Con questi numeri anche solo creare un gap rispetto a realtà come Roma e Lazio diventa complicato, figuriamoci ambire a qualche miglioramento significativo nella nuova Champions che sarà ancora più difficile. Lo Stadio si è impantanato e anche nella più ottimistica delle ipotesi produrrebbe ricavi tra 6 o 7 anni mentre c'è il serio rischio che i ricavi derivanti dalla cessione dei diritti tv della Serie A si abbassino ulteriormente invece di incrementare.

E quindi? Se la proprietà intende proseguire sulla strada dell'autofinanziamento, che cosa si potrebbe fare per cercare di competere al massimo almeno in Serie A?

Vi elenco una serie di proposte:
- investimenti continuativi e importanti nel settore giovanile (non oggetto di FFP)
- player trading sullo stile di Borussia o Atletico (investimenti anche importanti su grandi talenti da rivendere a cifre raddoppiate dopo un paio di stagioni)
- estremizzazione del concetto di scouting per ridurre al minimo gli errori (più Thiaw e meno Messias e Florenzi)
- proprietà che accetta un passivo da 30 milioni ogni tre anni (come da regolamento FPF) per sostenere la crescita della società

Scusate la lunghezza ma il tema è complesso e sono curioso di conoscere le vostre risposte.
Ma certo che c'è l'evoluzione, la crescita è clamorosa ed evidente, come riconoscono i giornalisti (e i tifosi) di tutto il mondo.
Il Milan prima del ciclo Pioli era una nobile decaduta che ricordavamo esistesse giusto noi tifosi, il resto del mondo ci prendeva come esempio del decadimento di una grande europea... senza dimenticare che la Uefa ci aveva pure squalificato pochi anni prima.

Chiaro che il percorso fatto sia stato di crescita prepotente, evidente, sotto tutti gli aspetti possibili, fino al clamoroso scudetto degli Inspiegabili.

Poi è arrivata questa stagione balorda. Buona fino alla pausa mondiali, disastrosa da gennaio in poi, con la parentesi di una cavalcata in Champions che ha di nuovo sorpreso tutti, come per lo scudetto.

Ora mancano ancora tre partite per cui emettere sentenze è un po' prematuro, ma diciamo che siamo proprio nel mezzo del guado.

In rosa abbiamo visto avere problemi seri, non abbiamo ricambi all'altezza, alcune posizioni dei titolari anche non sono all'altezza di certi palcoscenici, c'è stata un'involuzione generale nel gioco e nell'identità che invece erano il nostro punto di forza. Insomma, c'è tanto su cui riflettere.

Ma per me non siamo fermi. Siamo bloccati. E bisogna cercare di capire quale sia il prossimo passo che intendiamo fare.
Si torna allo stesso punto: se abbiamo il quinto monte ingaggi non possiamo pretendere di competere FACILMENTE alla pari con chi spende il doppio.

Servono alcuni acquisti importanti, c'è poco da fare. Serve aumentare le spese. Ripetere una stagione di sole scommesse rischierebbe di farci affogare in mezzo al fiume e costringerci a tornare indietro, buttando via il buono fatto in questi anni.
Siamo in una fase critica: per migliorare serve spendere stavolta, non si scappa.
Se ci ripresentiamo coi Thiaw Vranckx CDK vari rischiamo di diventare una realtà da EL, perchè pure la lotta per il quarto posto in Italia, lo vediamo, è dura, ci sono tante squadre ambiziose che competono (la Roma ha appena chiuso Anouar e sta per chiudere Ndicka, per dire). Se la politica di Redbird è di investire su giovani di talento come dice Maldini, stavolta ne serviranno di veri, non solo scommesse estreme che poi impiegano mesi per tornare utili.

Riguardo le tue proposte, direi che serve migliorare in tutti i punti che dici tu. Nessuno singolarmente ci cambia la vita, un miglioramento in tutti gli aspetti è necessario.
 
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Bisogna continuare a puntare sui giovani non ancora esplosi. è l'unico modo per poter competere minimamente con chi ha oltre il doppio del tuo budget annuale. Ma significa: migliorare lo scouting, la tecnologia a supporto, i settori giovanili. Il dubbio è se Paolo Maldini sia in grado.

Inoltre, rispetto al passato, va per forza fatto player trading, cosa in cui siamo pessimi. Se un giocatore non lo ritieni fondamentale, va ceduto in caso di offerte congrue. Ora quanti sono i nostri giocatori fondamentali? Direi Maignan, Theo, Leao, Tonali e pochi altri (mettiamoci Bennacer, Thiaw, Kalulu che non cederei). Se arriva offerta per Tomori, o Krunic o chiccesia la vendi. Anzi, a volte devi forzare.

Quest'anno dipenderà molto dal mercato in uscita. Abbiamo un costo rosa limitato, tutto è facilmente rimediabile. Ma vanno forzate cessioni per riparare gli errori di quest'anno. 1/3 della rosa deve essere fatta fuori e servono 5-6 inserimenti sul modello della prima estate di BOBAN.
 
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Apro questo topic per conoscere la vostra opinione sull'evoluzione del nostro "progetto", così come lo ha definito ieri Maldini.

Dal 2018 al 2021 l'obiettivo era quello di tornare in Champions League. Qualcuno aveva un pò distorto il senso della frase attribuita a Maldini ("Con la Champions cambia tutto") ma ovviamente era chiaro che se fossimo riusciti a qualificarci per la più importante manifestazione europea con costi della rosa in ribasso e un team giovane e di talento, nel giro di 2 o 3 anni avremmo assistito ad una crescita molto importante delle ambizioni del club. La formazione tipo del Milan 2020/2021, quello che è ritornato in Champions, era questa: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemakers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.

La domanda è: voi la vedete l'evoluzione? Questa squadra è più forte di quella attuale? Il dibattito è aperto ma credo che siamo d'accordo nel dire che più o meno il livello sia rimasto lo stesso, con la differenza che allora eravamo in Europa League e con un passivo da quasi 200 milioni e ora siamo campioni d'Italia in carica (per poco), in Champions da due stagioni e quasi in pareggio di bilancio.

Ma al netto degli errori sul mercato che possono capitare a tutti , quello che mi interessa capire è appunto l'evoluzione del progetto. Come detto altre volte, i ricavi più di così difficilmente potranno andare. Nel 2022 sono stati pari a 297 milioni e l'anno prossimo saranno oltre i 400 per via di questa stagione particolare ma in generale credo che se tutto va bene ci assesteremo sui 350. Con questi numeri anche solo creare un gap rispetto a realtà come Roma e Lazio diventa complicato, figuriamoci ambire a qualche miglioramento significativo nella nuova Champions che sarà ancora più difficile. Lo Stadio si è impantanato e anche nella più ottimistica delle ipotesi produrrebbe ricavi tra 6 o 7 anni mentre c'è il serio rischio che i ricavi derivanti dalla cessione dei diritti tv della Serie A si abbassino ulteriormente invece di incrementare.

E quindi? Se la proprietà intende proseguire sulla strada dell'autofinanziamento, che cosa si potrebbe fare per cercare di competere al massimo almeno in Serie A?

Vi elenco una serie di proposte:
- investimenti continuativi e importanti nel settore giovanile (non oggetto di FFP)
- player trading sullo stile di Borussia o Atletico (investimenti anche importanti su grandi talenti da rivendere a cifre raddoppiate dopo un paio di stagioni)
- estremizzazione del concetto di scouting per ridurre al minimo gli errori (più Thiaw e meno Messias e Florenzi)
- proprietà che accetta un passivo da 30 milioni ogni tre anni (come da regolamento FPF) per sostenere la crescita della società

Scusate la lunghezza ma il tema è complesso e sono curioso di conoscere le vostre risposte.

Ma il progetto va pure bene, che fa arrabbiare è che invece che crescere ( anche di poco, accontentiamoci) , l' impressione è che si faccia il passettino indietro.

In 2 anni, abbiamo perso due titolari, trequartista e centrocampista.
L' impressione è che non si faccia manco lo sforzo per sostituirli, questo fa arrabbiare.

Senza contare che l' attacco è davvero da rifare, manco i più ottimisti penso possano vedere un futuro con Giroud, Diaz , Messias e Origi.

Anche perchè, abbiamo ottimi giovani, verissimo.
Ma il tempo passa in fretta, se non li "sfrutti" costruendogli attorno grandi squadre sei punto a capo.
 

-Lionard-

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Ma certo che c'è l'evoluzione, la crescita è clamorosa ed evidente, come riconoscono i giornalisti (e i tifosi) di tutto il mondo.
Il Milan prima del ciclo Pioli era una nobile decaduta che ricordavamo esistesse giusto noi tifosi, il resto del mondo ci prendeva come esempio del decadimento di una grande europea... senza dimenticare che la Uefa ci aveva pure squalificato pochi anni prima.

Chiaro che il percorso fatto sia stato di crescita prepotente, evidente, sotto tutti gli aspetti possibili, fino al clamoroso scudetto degli Inspiegabili.

Poi è arrivata questa stagione balorda. Buona fino alla pausa mondiali, disastrosa da gennaio in poi, con la parentesi di una cavalcata in Champions che ha di nuovo sorpreso tutti, come per lo scudetto.

Ora mancano ancora tre partite per cui emettere sentenze è un po' prematuro, ma diciamo che siamo proprio nel mezzo del guado.

In rosa abbiamo visto avere problemi seri, non abbiamo ricambi all'altezza, alcune posizioni dei titolari anche non sono all'altezza di certi palcoscenici, c'è stata un'involuzione generale nel gioco e nell'identità che invece erano il nostro punto di forza. Insomma, c'è tanto su cui riflettere.

Ma per me non siamo fermi. Siamo bloccati. E bisogna cercare di capire quale sia il prossimo passo che intendiamo fare.
Si torna allo stesso punto: se abbiamo il quinto monte ingaggi non possiamo pretendere di competere FACILMENTE alla pari con chi spende il doppio.

Servono alcuni acquisti importanti, c'è poco da fare. Serve aumentare le spese. Ripetere una stagione di sole scommesse rischierebbe di farci affogare in mezzo al fiume e costringerci a tornare indietro, buttando via il buono fatto in questi anni.
Siamo in una fase critica: per migliorare serve spendere stavolta, non si scappa.
Se ci ripresentiamo coi Thiaw Vranckx CDK vari rischiamo di diventare una realtà da EL, perchè pure la lotta per il quarto posto in Italia, lo vediamo, è dura, ci sono tante squadre ambiziose che competono (la Roma ha appena chiuso Anouar e sta per chiudere Ndicka, per dire). Se la politica di Redbird è di investire su giovani di talento come dice Maldini, stavolta ne serviranno di veri, non solo scommesse estreme che poi impiegano mesi per tornare utili.


Riguardo le tue proposte, direi che serve migliorare in tutti i punti che dici tu. Nessuno singolarmente ci cambia la vita, un miglioramento in tutti gli aspetti è necessario.
La frase in grassetto è quella che mi interessava capire. Quello che scrivi rappresenta la mia preoccupazione. Posso capire non investire quanto la Juve che al di là di tutto continua ad avere un fatturato decisamente superiore ma il rischio, sopratutto se non dovessi qualificarti per la prossima Champions, è di essere invischiato in una lotta "tra cani" per il quarto posto con Lazio, Roma e forse Atalanta. E questo dovesse succedere, è difficile ipotizzare chissà quale crescita. I giallorossi fatturano 100 milioni in meno vero ma hanno un monte ingaggi superiore e continuano ad investire. Noi lo avremmo preso Dybala a 0 a sei netti di ingaggio senza qualificazione in Champions?

Sul resto specifico ancora che la mia provocazione sulla rosa non crescita non è un paragone con il Milan di Gattuso o Montella ma con il Milan sempre di Pioli 2021, solo 2 anni fa. Chiaramente rispetto alla banter era siamo a livelli completamente diversi ma se restringiamo il campo ci rendiamo conto che 5 sessioni di mercato da allora non ci hanno così migliorato e cambiato la vita.

In definitiva mi sembra però che molte risposte concordino sulla necessità di investire su veri giovani di talento. In sintesi: più Leao e Theo, anche a costo di ripetere l'operazione CDK, e meno Vranchx e Adli, ossia scommesse a basso costo ma con pochi margini di miglioramento.
 

Lineker10

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La frase in grassetto è quella che mi interessava capire. Quello che scrivi rappresenta la mia preoccupazione. Posso capire non investire quanto la Juve che al di là di tutto continua ad avere un fatturato decisamente superiore ma il rischio, sopratutto se non dovessi qualificarti per la prossima Champions, è di essere invischiato in una lotta "tra cani" per il quarto posto con Lazio, Roma e forse Atalanta. E questo dovesse succedere, è difficile ipotizzare chissà quale crescita. I giallorossi fatturano 100 milioni in meno vero ma hanno un monte ingaggi superiore e continuano ad investire. Noi lo avremmo preso Dybala a 0 a sei netti di ingaggio senza qualificazione in Champions?

Sul resto specifico ancora che la mia provocazione sulla rosa non crescita non è un paragone con il Milan di Gattuso o Montella ma con il Milan sempre di Pioli 2021, solo 2 anni fa. Chiaramente rispetto alla banter era siamo a livelli completamente diversi ma se restringiamo il campo ci rendiamo conto che 5 sessioni di mercato da allora non ci hanno così migliorato e cambiato la vita.

In definitiva mi sembra però che molte risposte concordino sulla necessità di investire su veri giovani di talento. In sintesi: più Leao e Theo, anche a costo di ripetere l'operazione CDK, e meno Vranchx e Adli, ossia scommesse a basso costo ma con pochi margini di miglioramento.
Assolutamente, concordo con la tua conclusione.
Per questo continuo a dire che CDK va difeso e continuo a stare sul suo carro (dove ormai siamo rimasti giusto io e i parenti). La strada è quella, a costo di dover aspettare a lungo qualcuno (ma se ne prendi alcuni stile CDK, ci saranno quelli che come lui non si ambientano mentre altri pero lo faranno).
Per dire, bravissimi nelle operazioni Thiaw e Kalulu, ma le vedo come terni al lotto.

Le operazioni che ci possono cambiare la vita e sono necessarie sono stile Maignan, Tomori, CDK, giocatori di talento che costano.
 
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Ma il progetto va pure bene, che fa arrabbiare è che invece che crescere ( anche di poco, accontentiamoci) , l' impressione è che si faccia il passettino indietro.

In 2 anni, abbiamo perso due titolari, trequartista e centrocampista.
L' impressione è che non si faccia manco lo sforzo per sostituirli, questo fa arrabbiare.


Senza contare che l' attacco è davvero da rifare, manco i più ottimisti penso possano vedere un futuro con Giroud, Diaz , Messias e Origi.

Anche perchè, abbiamo ottimi giovani, verissimo.
Ma il tempo passa in fretta, se non li "sfrutti" costruendogli attorno grandi squadre sei punto a capo.

il punto è proprio questo. Si perdono i titolari e non si sostituiscono. Qui non si tratta di risorse. Vengono presi giocatori in altri ruoli, come CDK, magari già coperti e non si agisce sulle priorità. La cosa incomprensibile al tifoso esterno è questa.
 
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