L'evoluzione del progetto: bilanci e prospettive

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Assolutamente, concordo con la tua conclusione.
Per questo continuo a dire che CDK va difeso e continuo a stare sul suo carro (dove ormai siamo rimasti giusto io e i parenti). La strada è quella, a costo di dover aspettare a lungo qualcuno (ma se ne prendi alcuni stile CDK, ci saranno quelli che come lui non si ambientano mentre altri pero lo faranno).
Per dire, bravissimi nelle operazioni Thiaw e Kalulu, ma le vedo come terni al lotto.

Le operazioni che ci possono cambiare la vita e sono necessarie sono stile Maignan, Tomori, CDK, giocatori di talento che costano.

CDK lo difendo anche io, i numeri e le qualità le ha. Il punto è, cosa serve avere tre trequartisti quando il Piolismo tecnicamente non lo prevede nemmeno? CDK è de facto una seconda punta. Non era meglio sostituire Kessiè? Questi sono errori inspiegabili.
 
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il punto è proprio questo. Si perdono i titolari e non si sostituiscono. Qui non si tratta di risorse. Vengono presi giocatori in altri ruoli, come CDK, magari già coperti e non si agisce sulle priorità. La cosa incomprensibile al tifoso esterno è questa.
Coperti nel ruolo di CDK mica tanto dai :asd:

Il buco c'era pure li.
 
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Coperti nel ruolo di CDK mica tanto dai :asd:

Il buco c'era pure li.

non lo so, CDK è un attaccante che Pioli non vede attaccante. Abbiamo sempre giocato con un centrocampista come Calhanoglu prima e l'anno scorso con Kessiè o Krunic in quella posizione (Brahim tranne un buon inizio fu relegato in panchina in tutto il girone di ritorno come nei due anni precedenti). Sinceramente io pensavo CDK potesse giocare a destra in un ipotetico 4-3-3/4-3-2-1. Pioli categoricamente disse che non può giocare a destra, come morte e tasse insomma.
 

Solo

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A livello (principalmente) societario

1) Il Tolosa deve diventare una nostra succursale. E’ brutto per loro e per i loro tifosi e non vorrei essere mai in quella condizione lì, ma oggi il calcio si sta spostando sempre di più verso le multiproprietà e quindi vanno sfruttate. Ceferin ha già sostanzialmente dato il via libera al Qatar per comprarsi un altro top club dopo il PSG, quindi è chiaro che le norme in futuro verranno in qualche modo allentate. Di fatto devono diventare un ibrido tra la seconda squadra della Juventus e il Sassuolo (succursale mascherata). Massiccia integrazione dei sistemi di scouting e analisi dei dati favorita anche dall’utilizzo piattaforma di RedBird (Zelus). Quando leggo Furlani o Comolli dire che tra Milan e Tolosa ad ormai un anno di distanza non c’è praticamente alcun contatto mi cadono le braccia. Questa è una delle prime cose che Cardinale dovrebbe fare, altro che scemenze sul venire allo stadio o andare a Milanello a raccontare barzellette…

2) Solita storia sulle giovanili, tutti ne parlano ma poi non si fa mai nulla, probabilmente perché I frutti richiedono anni… Ogni investimento andando anche magari a recuperare gente che dirige i settori giovanili di altre squadre (soprattutto all’estero) sono ben accetti. Segnalo poi che al momento c’è un altro caso importante nei tribunali UE oltre a quello della Superlega. L’Anversa ha fatto ricorso contro le norme UEFA sui vivai (4 team formed e 4 nation formed) dicendo che violano le libertà di circolazione dei cittadini UE. La decisione è attesta nel 2023, e potrebbe portare a nuovi regolamenti per il 24/25. C’è il rischio che gli slot dei 4 nation formed vengano fatti sparire, e a quel punto l’UEFA potrebbe aumentare gli slot dei team formed per spingere i vivai e il calcio giovanile. Capite che a quel punto un settore giovanile che non produce giocatori di livello diventerebbe un handicap mortale se sei costretto ad avere 8 Gabbia in squadra...

3) Investire sull’analisi dei dati a 360°, non solo nello scouting. So qua che molti avranno i conati di vomito, ma ne frego. In Premier, a partire dai top team, sono STRAPIENI di data analyst, data scientist, performance analyst, sport science ecc. ecc. Se i top team nel miglior campionato del modo si riempiono di figure del genere è perché funzionano. Fine. Non parliamo neanche di chissà quali cifre. Prendi lo stipendio di uno dei 30 cessi che abbiamo in rosa e ti paghi un team di analisti nuovo di pacca. Quando leggo Comolli (Tolosa) che dice:” Se vi dico che abbiamo già preparato tutto per l'Europa penserete che sono pazzo? Abbiamo valutato quanti giocatori in più dovremo prendere, le posizioni che dovremo rafforzare, guardando i dati, la probabilità di infortuni giocando il giovedì e la domenica a seconda della posizione... Se si guarda al numero di partite, arriveremo a circa 42, non molte di più di quelle che abbiamo giocato quest'anno. Abbiamo già capito tutto”. Poi penso al Milan che quest’anno ha messo su una rosa da 30 giocatori ed è arrivato in Champions League con 4 centrocampisti in lista per 2/3 posti e mi cadono le braccia…

4) Sperimentare come matti. Anche qua la Premier insegna (strano…). Collaborazioni con aziende di neuroscienze per migliorare i calci piazzati. Specialisti delle rimesse laterali (sì, non solo calci piazzati…), della tecnica di tiro (quanto servirebbe a Leao…). Negli sport americani hanno letteralmente eserciti di gente specializzata ognuno nella sua stupidata. Trattandosi in primo luogo di business e poi di sport se li pagano è perché funzionano.
Possibile che non riusciamo a far arrivare nessuno specialista straniero a Milano? Neanche parlassimo di Barletta… Che poi costruendo un proprio think tank all’interno del club come ha fatto il Barcellona (Barça Innovation Hub) basterebbe in molti casi invitare esperti esterni per assorbire la loro conoscenza e tenerla all’interno del club. Diventerebbe pure una nuova linea di business.

5) Valutare la seconda squadra - anche come fonte di plusvalenze (vere) - e come ulteriore anello di congiunzione di un percorso che va dalla primavera, alla seconda squadra, al Tolosa, alla prima squadra.

6) Gestione account social (e Milan TV). Fanno cacare. Seriamente, ma quando diamo il benservito a quei dinosauri che hanno in mano le chiavi della baracca e tiriamo dentro gente brava? Dov'è la media company?

7) USA. Sono realista e non mi aspetto sponsorizzazioni gonfiate. Ma qualcosa riusciamo a tirare fuori dai contatti di Cardinale o siamo fermi alle magliette nello store degli Yankees che tra l'altro ad oggi non ci sono ancora?

8) Squadra femminile. Anche qua - conati di vomito a parte - è probabilmente una delle linee di espansione future. Domenica in UK hanno giocato la finale della FA Cup femminile. Hanno fatto sold out. 90.000 biglietti. A Wembley. Certo, è residuale, lo lascio come ultimo punto giusto nel caso che avanzino due lire.

Se non si fanno queste cose e si punta solo alla speculazione sullo stadio Cardinale può tranquillamente ridare il club ad Elliott e levarsi dai maroni.

A livello sportivo

1) Più aggressività nella gestione dei giocatori. Rami secchi in rosa non vanno tenuti, se i giocatori non performano o sono fuori dal progetto vanno messi alla porta senza troppi complimenti. Cedere giocatori per generare/liberare risorse (es. vendo Tomori e compro x e y) non deve essere un tabu. Anche perché tanto certi giocatori ad un certo punto non li puoi trattenere… Per cui meglio essere proattivi e pianificare le cessioni in prima persona invece di farsi trascinare in balia degli eventi dalle decisioni di procuratori e calciatori.

2) Unità di intenti e il club prima di tutto e tutti. O si rema tutti nella stessa direzione o tanti saluti. Dietro le quinte ci si può mandare a quel paese quanto si vuole ed è giusto combattere per portare avanti le proprie visioni. Ma davanti alle telecamere/microfoni non se ne può più di frecciate, frecciatine, e proclami vari (poi disattesi).

In generale per tutte le cose evidenziate bisogna investire. Ma non solo soldi (dove comunque bisogna spingere il più possibile nei limiti del FPF), ma in primis a livello di idee. Per svariate cose (social, analisi dei dati, sperimentazioni, diversa filosofia dell'area tecnica) di soldi da tirare fuori non ne servono granché. Ma il problema è che da un anno a questa parte - cioè dalla cessione - si vede parecchio immobilismo. Cardinale finora ha parlato troppo e fatto poco. Se non comincia a muoversi a breve il ROI se lo può infilare dove non batte il sole.
 

Zenos

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Apro questo topic per conoscere la vostra opinione sull'evoluzione del nostro "progetto", così come lo ha definito ieri Maldini.

Dal 2018 al 2021 l'obiettivo era quello di tornare in Champions League. Qualcuno aveva un pò distorto il senso della frase attribuita a Maldini ("Con la Champions cambia tutto") ma ovviamente era chiaro che se fossimo riusciti a qualificarci per la più importante manifestazione europea con costi della rosa in ribasso e un team giovane e di talento, nel giro di 2 o 3 anni avremmo assistito ad una crescita molto importante delle ambizioni del club. La formazione tipo del Milan 2020/2021, quello che è ritornato in Champions, era questa: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemakers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.

La domanda è: voi la vedete l'evoluzione? Questa squadra è più forte di quella attuale? Il dibattito è aperto ma credo che siamo d'accordo nel dire che più o meno il livello sia rimasto lo stesso, con la differenza che allora eravamo in Europa League e con un passivo da quasi 200 milioni e ora siamo campioni d'Italia in carica (per poco), in Champions da due stagioni e quasi in pareggio di bilancio.

Ma al netto degli errori sul mercato che possono capitare a tutti , quello che mi interessa capire è appunto l'evoluzione del progetto. Come detto altre volte, i ricavi più di così difficilmente potranno andare. Nel 2022 sono stati pari a 297 milioni e l'anno prossimo saranno oltre i 400 per via di questa stagione particolare ma in generale credo che se tutto va bene ci assesteremo sui 350. Con questi numeri anche solo creare un gap rispetto a realtà come Roma e Lazio diventa complicato, figuriamoci ambire a qualche miglioramento significativo nella nuova Champions che sarà ancora più difficile. Lo Stadio si è impantanato e anche nella più ottimistica delle ipotesi produrrebbe ricavi tra 6 o 7 anni mentre c'è il serio rischio che i ricavi derivanti dalla cessione dei diritti tv della Serie A si abbassino ulteriormente invece di incrementare.

E quindi? Se la proprietà intende proseguire sulla strada dell'autofinanziamento, che cosa si potrebbe fare per cercare di competere al massimo almeno in Serie A?

Vi elenco una serie di proposte:
- investimenti continuativi e importanti nel settore giovanile (non oggetto di FFP)
- player trading sullo stile di Borussia o Atletico (investimenti anche importanti su grandi talenti da rivendere a cifre raddoppiate dopo un paio di stagioni)
- estremizzazione del concetto di scouting per ridurre al minimo gli errori (più Thiaw e meno Messias e Florenzi)
- proprietà che accetta un passivo da 30 milioni ogni tre anni (come da regolamento FPF) per sostenere la crescita della società

Scusate la lunghezza ma il tema è complesso e sono curioso di conoscere le vostre risposte.
Sarebbe bastato rinnovare kessie,prendere Dybala a 0 al posto di Origi e dirottare i 35 milioni su una punta. Ma le menti perverse hanno preferito non rinforzare.
 
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Apro questo topic per conoscere la vostra opinione sull'evoluzione del nostro "progetto", così come lo ha definito ieri Maldini.

Dal 2018 al 2021 l'obiettivo era quello di tornare in Champions League. Qualcuno aveva un pò distorto il senso della frase attribuita a Maldini ("Con la Champions cambia tutto") ma ovviamente era chiaro che se fossimo riusciti a qualificarci per la più importante manifestazione europea con costi della rosa in ribasso e un team giovane e di talento, nel giro di 2 o 3 anni avremmo assistito ad una crescita molto importante delle ambizioni del club. La formazione tipo del Milan 2020/2021, quello che è ritornato in Champions, era questa: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemakers, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic.

La domanda è: voi la vedete l'evoluzione? Questa squadra è più forte di quella attuale? Il dibattito è aperto ma credo che siamo d'accordo nel dire che più o meno il livello sia rimasto lo stesso, con la differenza che allora eravamo in Europa League e con un passivo da quasi 200 milioni e ora siamo campioni d'Italia in carica (per poco), in Champions da due stagioni e quasi in pareggio di bilancio.

Ma al netto degli errori sul mercato che possono capitare a tutti , quello che mi interessa capire è appunto l'evoluzione del progetto. Come detto altre volte, i ricavi più di così difficilmente potranno andare. Nel 2022 sono stati pari a 297 milioni e l'anno prossimo saranno oltre i 400 per via di questa stagione particolare ma in generale credo che se tutto va bene ci assesteremo sui 350. Con questi numeri anche solo creare un gap rispetto a realtà come Roma e Lazio diventa complicato, figuriamoci ambire a qualche miglioramento significativo nella nuova Champions che sarà ancora più difficile. Lo Stadio si è impantanato e anche nella più ottimistica delle ipotesi produrrebbe ricavi tra 6 o 7 anni mentre c'è il serio rischio che i ricavi derivanti dalla cessione dei diritti tv della Serie A si abbassino ulteriormente invece di incrementare.

E quindi? Se la proprietà intende proseguire sulla strada dell'autofinanziamento, che cosa si potrebbe fare per cercare di competere al massimo almeno in Serie A?

Vi elenco una serie di proposte:
- investimenti continuativi e importanti nel settore giovanile (non oggetto di FFP)
- player trading sullo stile di Borussia o Atletico (investimenti anche importanti su grandi talenti da rivendere a cifre raddoppiate dopo un paio di stagioni)
- estremizzazione del concetto di scouting per ridurre al minimo gli errori (più Thiaw e meno Messias e Florenzi)
- proprietà che accetta un passivo da 30 milioni ogni tre anni (come da regolamento FPF) per sostenere la crescita della società

Scusate la lunghezza ma il tema è complesso e sono curioso di conoscere le vostre risposte.
Io non vedo un'evoluzione della rosa rispetto ad allora ma vorrei fare una considerazione; allora c'era il fondo Elliot e c'era un amministratore del progetto che era Gazidis, criticabile quanto vogliamo dai tifosi ma non certo uno sprovveduto e che veniva già con una certa esperienza nel mondo del calcio professionistico. Ora c'è Cardinale che ha (avrebbe) acquistato il Milan finanziato dallo stesso fondo che glielo ha venduto, non si sa bene cosa voglia sto cardinale e non c'è (almeno per ora) neanche l'amministratore del progetto (Gazidis) al di sopra della dirigenza. Sarà ancora quello il progetto?
Io sono sinceramente un pò confuso, non so se cardinale ha qualcuno che "lo consiglia" ma mi sembra che voglia applicare per una società di calcio delle strategie che vengono da "altri mondi". Boh, non so, ma ci renderemo presto conto della fine che ci aspetta (non necessariamente intesa come fine in senso negativo ma......), vediamo cosa farà Cardinale dopo i risultati stagionali definitivi (CL sì o CL no), io comunque sono molto scettico.
 

Maldini82

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My two cents: un progetto del genere ha bisogno di gente esperta per portarlo avanti. Non ci si improvvisa né amministratori né conoscitori di calcio. Le perdite di Boban prima e Gazidis poi hanno dato il colpo di grazia. E spiegano il totale fallimento - sportivo - dell'ultima stagione.
A meno che non pensiate che una simbolica semifinale di champions sia più importante di tutto quello che abbiamo perso e rischiamo di perdere.
 

diavolo

شراء ميل
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Io non so con che fiducia pensiate che Cardinale voglia spendere soldi...
a me pare chiaro che lui soldi di tasca sua non ce ne mette,
ed il mercato si farà con le risorse recuperate dall'abbassamento dei costi, cessioni... ecc ecc...
il passivo di bilancio non lo accetterà mai, secondo me, poiché significa che son soldi da cacciare.
È chiaro.Non ha messo soldi suoi nemmeno per comprarsi il Milan.
 
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Insomma, volendo fare un paragone con la squadra dello scorso anno, la differenza tra le formazioni sta in Maignan - Donnarumma, Tomori - Gabbia, Tonali - Calha, Leao- Rebic, Giroud - Ibra... con la bilancia che pende prepotentemente verso la formazione 2021/22 (che ha vinto lo Scudetto).

Quindi fino ad allora l'evoluzione c'è anche stata, diciamo che le radici di un progetto vincente sono venute meno con il mercato estivo post-Scudetto, che avrebbe dovuto sancire l'ugrade definitivo con ottimi colpi nelle zone di campo più bisognose e che avrebbe dovuto porci in una posizione privilegiata per questa stagione, sia in campionato che in CL (anche col senno di poi).

Maignan, Tomori, Theo, Tonali, Bennacer, Leao, sarebbero dovuti essere i 6 titolari da cui partire forte. Con una punta forte, un esterno forte, un cc al livello di Kessie e un buon difensore, avremmo avuto un campionato differente e, magari 10/11 di formazione importanti, con quelli che oggi sono praticamente titolari (Krunic, Diaz, Saelemakers, Kjaer, Calabria, Giroud) in panchina.

Una rosa più folta e negli 11 più forte.

Non serviva la luna, bastava chiudere 3/4 colpi assestati e, al massimo, cannarne uno.

Così avremmo dato continuità ad un vero progetto e saremmo cresciuti ancora di più.

Invece abbiamo buttato un anno e oggi abbiamo le stesse carenze della stagione passata.


Una squadra con un progetto serio (facendo finta che ci sia davvero) questa estate andrebbe da Lotito, tirerebbe fuori 35 mln e porterebbe a casa Milinkovic-Savic; busserebbe alla Juve per Vlahovic (giocando anche sulla possibile esclusione dalle coppe dei gobbi); infine, prenderebbe un'ala destra veloce, capace di saltare l'uomo e, magari, abile con i piedi, anche se giovane e grezza.
Appena rotto Bennacer, avrebbe già chiuso Aouar gratis.

Maignan
Fresneda - Thiaw - Tomori - Theo
Tonali - Bennacer (Aouar) - Milinkovic-Savic
Mister X - Vlahovic - Leao

Questa doveva essere la naturale evoluzione di un progetto, invece, se tutto andrà bene, avremo questa:

Maignan
Calabria - Thiaw - Tomori - Theo
Tonali - Bennacer (Pobega)
Saelemakers - Krunic - Leao
Morata
A leggere la formazione finale mi viene da piangere.
 
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