La notte del Maestro. 21 maggio 2018 ore 20:30. Tv...

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Ho visto solo gli hilight, mi riservo di vedere l'evento più completamente quando avrò più tempo, ma che piacere vedere così tanti campioni del recente passato insieme; il livello dei calciatori ieri rappresentato, non solo surclassa il Milan di oggi, ma trascende quello della serie A attuale in tutta la sua interezza, anzi dirò di più: secondo me a fare un all star game del genere oggidì, si farebbe fatica a comporlo pur pesca ando da tutti i club d'Europa.

Detto questo, trovo un pò pretenzioso una partita d'addio per Pirlo, addirittura appellato Maestro, quando praticamente nessuno dei giocatori ieri presenti
ha mai ricevuto un addio ufficiale. Certo, non quanto quello di Recoba...
 
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Ho visto solo gli hilight, mi riservo di vedere l'evento più completamente quando avrò più tempo, ma che piacere vedere così tanti campioni del recente passato insieme; il livello dei calciatori ieri rappresentato, non solo surclassa il Milan di oggi, ma trascende quello della serie A attuale in tutta la sua interezza, anzi dirò di più: secondo me a fare un all star game del genere oggidì, si farebbe fatica a comporlo pur pesca ando da tutti i club d'Europa.

Detto questo, trovo un pò pretenzioso una partita d'addio per Pirlo, addirittura appellato Maestro, quando praticamente nessuno dei giocatori ieri presenti
ha mai ricevuto un addio ufficiale. Certo, non quanto quello di Recoba...

Ma infatti quello di ieri più che un addio al calcio è stata una rimpatriata tra amici / grandi giocatori per beneficienza
 

Milanforever26

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Sinceramente da ieri ho capito che non potrò mai più tifare il Milan come una volta, prima facevo le corse alla tv per vedere le partite di Champions con Piccinini/Serena, quel cogl**ne di Longhi o peggio Pellegatti, mettevo magliette e sciarpe per casa, a scuola, per strada con fierezza, baciavo poster e mettevo i nostri Campioni davanti a chiunque

Ora se inizio a guardare la partita con 10 minuti di ritardo è un miracolo, se riesco a guardarla fino alla fine vuol dire che non ho proprio niente da fare

Facile dire "eh ora non tifi più perché non si vince", sì ma ragazzi, il Milan è vincere in modo pulito, il Milan è lottare fino alla fine alla pari con le più forti al mondo, il Milan è esempio di calcio e sport, io sono cresciuto così, con l'idea che il Milan è superiorità, è tutto.

Il non aver rinnovato la mentalità a partire dal 2007 ci ha portato ad una discesa lenta e dolorosa, attutita (aggravata?) da un Dio di nome Ibrahimovic, ma che oggi ci vede soffrire anche contro il Benevento di turno.

Quali sono i main topic di questo Milan? Come tornare a essere grandi? Quali sono gli investimenti da fare a lungo termine? No, i main topic sono:
- un pagliaccio di 20 anni che non ne prende una neanche per sbaglio ma che ormai si sente già arrivato
- l'allenatore, è sempre colpa dell'allenatore (così com'era sempre colpa di Allegri, che da Ibrahimovic e T.Silva passò a Pazzini e Mesbah)
- come svincolarsi di errori madornali fatti nel mercato precedente (Kalinic, Silva)
- quali errori fare in questo mercato (Belotti e altri cessi dalla serie a)

Ma non è solo colpa della gestione sciagurata, anche di come è cambiato il calcio.

Tornare ad alti livelli oggi significa appropriarsi dei migliori giocatori delle dirette concorrenti, spolparle fino al midollo mostrando una strapotenza in banca, piuttosto che in campo. Oggi prendere un mezzo giocatore come Mbappè ti costa più dello stipendio di 20 giocatori di serie A, per un mezzo cesso come Belotti, sopravvalutato da anni per dio, da anni, che ha fatto mezza stagione buona, ti chiedono la luna.

Bho

Pure io ho un senso di allontanamento....dal calcio....
Ma non dal Milan...per me il calcio comincia e finisce con il Milan...se non si vince è chiaro che un po' scema l'interesse..purtroppo noi siamo nati e cresciuti con questo DNA (io sono dell'84)...

Ma ciò non di meno la mia speranza è di vederci risalire..piano piano magari ma con costanza...

nel 2007 ad Atene eravamo noi e il liverpool..chi avrebbe mai immaginato che nel 2018 quelli avrebbero fatto un'altra finale?

Spero davvero che entro 10 anni anche noi saremo di nuovo lì, la notte prima a non dormire nell'attesa di giocarcela di nuovo..se ce la fa la Juve possiamo farlo anche noi
 

corvorossonero

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Ma sai, anche lì dipende sempre dallo spirito con cui si segue la squadra. Capisco la nostalgia dei bei tempi, ma non avrei mai usato la parola "straziante"... semmai per me è stato gratificante pensare che tanti campioni abbiano indossato la maglia dei nostri colori ed è stato emozionante rivederli assieme. Se fosse stato "straziante" a nulla servirebbero le VHS i DVD che conservo del vecchio Milan, o anche solo aprire un video di youtube, quelle saranno sempre e solo emozioni.
Potrei aprire una parentesi sulla gente che definiva "straziante" addirittura il periodo in cui i suddetti Pirla / Culonio / Peto indossavano la nostra maglia, ma sorvolo.

Sul criticare aspramente... anche lì... criticare costruttivamente sarebbe meglio, ci sta l'autoironia e lo sfogo, ma allo stesso tempo non si può vivere da incaxxati tutte le stagioni da agosto a maggio solo perché anche quest'anno non è arrivato dal cielo Gesù nelle vesti di sceicco a salvare il Milan (perché quella è l'unica salvezza nel mondo del calcio di oggi, altre non ce ne sono). Il Milan oggi è questo, ridimensionato da 5-6 anni, mentre il Torino è ridimensionato da una 50ina d'anni. Speriamo non servano altri 45 anni per capire che anche se il vecchio Milan non tornerà più questo non significa che i tifosi non debbano tornare a sostenere il Milan.

Un pensiero per i tifosi dell'Inter: dopo gli sciagurati cambi di Spalletti che sono costati 3 punti contro la Juventus, partita sentitissima dai tifosi, sono andati a riempire lo stadio contro il Sassuolo... l'Inter ha perso... e poi ha conquistato comunque la Champions League. Mi piace pensare che se la stiano godendo e che magari gli errori del passato di Spalletti o società possano essere perdonati. Al loro posto noi arrivando quarti staremmo a rosicare sui punti persi che non ci hanno permesso di arrivare primi / secondi / terzi o sul mercato limitato perché "siamo competitivi". C'è gente che ancora rosica per Istanbul quando è stata ampiamente vendicata. E va beh... Il tifoso del Milan non perdona mai niente (discorso generico non ce l'ho con nessuno).

Tornando alla serata di ieri... a parte la parata di stelle... non mi sembra che Pirlo si sia sbattuto poi tanto :) giusto un piccolo break musicale nel primo tempo, nessun giro di campo, poche parole, uscito dal campo all'improvviso e andato a parlare con i telecronisti... anche le squadre fatte un po' a caso io avrei cercato di far giocare insieme gente che giocava insieme a quei tempi tipo il milan della CL 2003...boh... evento pompatissimo da SKY ma forse gestito male come scaletta, almeno quella è stata l'impressione dallo schermo, sicuramente dallo stadio sarà stato più divertente/emozionante.

Probabilmente mi sono espresso male. Per straziante intendevo che vedendo i giocatori che fino a qualche anno fa indossavano la nostra maglia rispetto a quelli di oggi, mi viene il magone. Perché vedendo la partita e tutti quei campioni, ho avuto la consapevolezza che quel Milan quasi sicuramente non tornerà più, come livello di qualità, di stile, di mentalità. E per questo è stato straziante.
Quando dico criticare aspramente, è chiaro che mi riferisco in maniera costruttiva, ma ad oggi, per me ci stanno solo prendendo in giro. Parlano di voler tornare ad altissimi livelli, ma per come ragionano a me sembra tutt'altro. Il Milan non è un all in di un estate e poi come va va. Il Milan è qualcosa di più, non è solo giocatori, ma è stile, mentalità vincente, classe, eleganza ecc ecc...Tutte cose che oggi non ci sono. Il solo fatto che tu parli del Torino come metro di paragone per me è agghiacciante, perché mi fa capire anche come il tifoso si sta adattando e abituando a questo status. A me da fastidio questo, vedere molti tifosi che si ritengono tutto sommato soddisfatti dell'annata appena trascorsa, di un 6 posto che ci ha evitato i preliminari( per carità è vero che è stato un bene), del fatto che siamo comunque arrivati in Finale di Coppa Italia, anche se abbiamo perso 4 a 0, umiliati. E' questo quello che mi fa incavolare. Ormai ci si sta abituando ad un Milan del livello dell'Atalanta, Torino, Fiorentina, che ritengono un successo arrivare in Europa League e Finale di Coppa Italia, anche se la perdi. E la cosa più preoccupante è che la società stessa è più o meno soddisfatta. Fino a quando non cambierà la mentalità, non potremo nemmeno mai avvicinarci a pensare di poter ritornare il Milan. All'inizio avevo avuto un briciolo di speranza, e sai quando? quando sentii le parole di Gattuso incavolato nero dopo il pareggio con l'Udinese. Lì avevo avuto finalmente la percezione che forse c'era ancora speranza, perché come aveva detto giustamente Rino, per il Milan anche un pareggio deve essere visto come una sconfitta, perché siamo il Milan (le famose facce triste e non contente). Poi anche lui si è mediocrizzato ed adattato. Si da un 7 per la stagione. Ma scherziamo? si è vero, ha ottenuto un filotto di punti importanti, ci ha riportati in Europa League e siamo arrivati in finale di coppa italia. Ma questo fa si che la stagione per lui sia da 7? sul serio? Abbiamo subito una delle più grandi umiliazioni della nostra storia, pareggiando con il Benevento all'andata con un gol del Portiere (PORTIERE), perdendo in casa con un Benevento già retrocesso, abbiamo perso in casa del Verona 3 a 0, abbiamo preso 5 sberle dall'Arsenal in due partite, e 4 gol in una finale contro la juve. E leggo di annata tutto sommato accettabile. Questo non è il Milan. Mi spiace. E non significa che non tiferò per questi colori, anzi, lo farò lo stesso e con più forza, ma ciò non toglie che questa mediocrità va combattuta e non sostenuta come fanno in molti.
 

Goro

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Probabilmente mi sono espresso male. Per straziante intendevo che vedendo i giocatori che fino a qualche anno fa indossavano la nostra maglia rispetto a quelli di oggi, mi viene il magone. Perché vedendo la partita e tutti quei campioni, ho avuto la consapevolezza che quel Milan quasi sicuramente non tornerà più, come livello di qualità, di stile, di mentalità. E per questo è stato straziante.
Quando dico criticare aspramente, è chiaro che mi riferisco in maniera costruttiva, ma ad oggi, per me ci stanno solo prendendo in giro. Parlano di voler tornare ad altissimi livelli, ma per come ragionano a me sembra tutt'altro. Il Milan non è un all in di un estate e poi come va va. Il Milan è qualcosa di più, non è solo giocatori, ma è stile, mentalità vincente, classe, eleganza ecc ecc...Tutte cose che oggi non ci sono. Il solo fatto che tu parli del Torino come metro di paragone per me è agghiacciante, perché mi fa capire anche come il tifoso si sta adattando e abituando a questo status. A me da fastidio questo, vedere molti tifosi che si ritengono tutto sommato soddisfatti dell'annata appena trascorsa, di un 6 posto che ci ha evitato i preliminari( per carità è vero che è stato un bene), del fatto che siamo comunque arrivati in Finale di Coppa Italia, anche se abbiamo perso 4 a 0, umiliati. E' questo quello che mi fa incavolare. Ormai ci si sta abituando ad un Milan del livello dell'Atalanta, Torino, Fiorentina, che ritengono un successo arrivare in Europa League e Finale di Coppa Italia, anche se la perdi. E la cosa più preoccupante è che la società stessa è più o meno soddisfatta. Fino a quando non cambierà la mentalità, non potremo nemmeno mai avvicinarci a pensare di poter ritornare il Milan. All'inizio avevo avuto un briciolo di speranza, e sai quando? quando sentii le parole di Gattuso incavolato nero dopo il pareggio con l'Udinese. Lì avevo avuto finalmente la percezione che forse c'era ancora speranza, perché come aveva detto giustamente Rino, per il Milan anche un pareggio deve essere visto come una sconfitta, perché siamo il Milan (le famose facce triste e non contente). Poi anche lui si è mediocrizzato ed adattato. Si da un 7 per la stagione. Ma scherziamo? si è vero, ha ottenuto un filotto di punti importanti, ci ha riportati in Europa League e siamo arrivati in finale di coppa italia. Ma questo fa si che la stagione per lui sia da 7? sul serio? Abbiamo subito una delle più grandi umiliazioni della nostra storia, pareggiando con il Benevento all'andata con un gol del Portiere (PORTIERE), perdendo in casa con un Benevento già retrocesso, abbiamo perso in casa del Verona 3 a 0, abbiamo preso 5 sberle dall'Arsenal in due partite, e 4 gol in una finale contro la juve. E leggo di annata tutto sommato accettabile. Questo non è il Milan. Mi spiace. E non significa che non tiferò per questi colori, anzi, lo farò lo stesso e con più forza, ma ciò non toglie che questa mediocrità va combattuta e non sostenuta come fanno in molti.

da stampare ed appendere ovunque a Milanello, Casa Milan, ovunque
 
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Probabilmente mi sono espresso male. Per straziante intendevo che vedendo i giocatori che fino a qualche anno fa indossavano la nostra maglia rispetto a quelli di oggi, mi viene il magone. Perché vedendo la partita e tutti quei campioni, ho avuto la consapevolezza che quel Milan quasi sicuramente non tornerà più, come livello di qualità, di stile, di mentalità. E per questo è stato straziante.
Quando dico criticare aspramente, è chiaro che mi riferisco in maniera costruttiva, ma ad oggi, per me ci stanno solo prendendo in giro. Parlano di voler tornare ad altissimi livelli, ma per come ragionano a me sembra tutt'altro. Il Milan non è un all in di un estate e poi come va va. Il Milan è qualcosa di più, non è solo giocatori, ma è stile, mentalità vincente, classe, eleganza ecc ecc...Tutte cose che oggi non ci sono. Il solo fatto che tu parli del Torino come metro di paragone per me è agghiacciante, perché mi fa capire anche come il tifoso si sta adattando e abituando a questo status. A me da fastidio questo, vedere molti tifosi che si ritengono tutto sommato soddisfatti dell'annata appena trascorsa, di un 6 posto che ci ha evitato i preliminari( per carità è vero che è stato un bene), del fatto che siamo comunque arrivati in Finale di Coppa Italia, anche se abbiamo perso 4 a 0, umiliati. E' questo quello che mi fa incavolare. Ormai ci si sta abituando ad un Milan del livello dell'Atalanta, Torino, Fiorentina, che ritengono un successo arrivare in Europa League e Finale di Coppa Italia, anche se la perdi. E la cosa più preoccupante è che la società stessa è più o meno soddisfatta. Fino a quando non cambierà la mentalità, non potremo nemmeno mai avvicinarci a pensare di poter ritornare il Milan. All'inizio avevo avuto un briciolo di speranza, e sai quando? quando sentii le parole di Gattuso incavolato nero dopo il pareggio con l'Udinese. Lì avevo avuto finalmente la percezione che forse c'era ancora speranza, perché come aveva detto giustamente Rino, per il Milan anche un pareggio deve essere visto come una sconfitta, perché siamo il Milan (le famose facce triste e non contente). Poi anche lui si è mediocrizzato ed adattato. Si da un 7 per la stagione. Ma scherziamo? si è vero, ha ottenuto un filotto di punti importanti, ci ha riportati in Europa League e siamo arrivati in finale di coppa italia. Ma questo fa si che la stagione per lui sia da 7? sul serio? Abbiamo subito una delle più grandi umiliazioni della nostra storia, pareggiando con il Benevento all'andata con un gol del Portiere (PORTIERE), perdendo in casa con un Benevento già retrocesso, abbiamo perso in casa del Verona 3 a 0, abbiamo preso 5 sberle dall'Arsenal in due partite, e 4 gol in una finale contro la juve. E leggo di annata tutto sommato accettabile. Questo non è il Milan. Mi spiace. E non significa che non tiferò per questi colori, anzi, lo farò lo stesso e con più forza, ma ciò non toglie che questa mediocrità va combattuta e non sostenuta come fanno in molti.

Non si tratta di accontentarsi. Il tifoso non si accontenta di certo. E non si accontenta nemmeno Gattuso.
Si tratta di accettare la realtà. Il Milan oggi è questo. E solo con il tempo, il lavoro, la fiducia dell'ambiente si può provare a riscostruire qualcosa.

La stagione non è stata soddisfacente? Vero.
Abbiamo ottenuto comunque il massimo per come si era messa? Verissimo!

Siamo partiti da giugno con i capricci di Donnarumma, a luglio dai preliminari imbastendo una squadra tutta nuova che l'allenatore non sapeva nemmeno come far giocare, l'infortunio di Conti, il licenziamento del preparatore, la situazione fisica imbarazzante, esonero di Montella, il gol di Brignoli (ce la siamo cercata ma se ci riprova 1000 volte non segna) che poteva dare un'altra mazzata psicologica all'ambiente e a Gattuso appena arrivato.
Col calma abbiamo ricostruito sudandoci la finale di Coppa Italia arrivando vicini all'Inter e non ci è andata neanche bene che la buonanima di Davide Astori è venuto a mancare il giorno del derby in un periodo dove i neroazzurri erano a pezzi e nemmeno si sapeva quando si sarebbe rigiocato sto derby. Anzi sì, lo recuperiamo appena il Milan esce dall'Europa League (W i calendari del calcio italiano). Cosa che non ci ha fatto giocare tranquilli nemmeno in Europa e poi il fato ha voluto che il derby finisse proprio dopo la partita con la Juventus ovvero quando l'Inter poteva ri-allungare.
E poi le energie, anche mentali, sono finite.
La finale della Coppa Italia io nemmeno l'ho guardata, aveva un senso giocarla solo se il Napoli fosse riuscito a tenerli sulla corda fino all'ultimo, invece ci sono arrivati nella tranquillità psicologica più totale e noi non siamo abituati a queste partite.

Insomma abbiamo fatto tanti errori da cui imparare, ma non abbiamo mai sbagliato in malafede e non ce n'è andata bene una.

Il futuro non è roseo ma fare catastrofismi non aiuta l'ambiente.
 

corvorossonero

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Non si tratta di accontentarsi. Il tifoso non si accontenta di certo. E non si accontenta nemmeno Gattuso.
Si tratta di accettare la realtà. Il Milan oggi è questo. E solo con il tempo, il lavoro, la fiducia dell'ambiente si può provare a riscostruire qualcosa.

La stagione non è stata soddisfacente? Vero.
Abbiamo ottenuto comunque il massimo per come si era messa? Verissimo!

Siamo partiti da giugno con i capricci di Donnarumma, a luglio dai preliminari imbastendo una squadra tutta nuova che l'allenatore non sapeva nemmeno come far giocare, l'infortunio di Conti, il licenziamento del preparatore, la situazione fisica imbarazzante, esonero di Montella, il gol di Brignoli (ce la siamo cercata ma se ci riprova 1000 volte non segna) che poteva dare un'altra mazzata psicologica all'ambiente e a Gattuso appena arrivato.
Col calma abbiamo ricostruito sudandoci la finale di Coppa Italia arrivando vicini all'Inter e non ci è andata neanche bene che la buonanima di Davide Astori è venuto a mancare il giorno del derby in un periodo dove i neroazzurri erano a pezzi e nemmeno si sapeva quando si sarebbe rigiocato sto derby. Anzi sì, lo recuperiamo appena il Milan esce dall'Europa League (W i calendari del calcio italiano). Cosa che non ci ha fatto giocare tranquilli nemmeno in Europa e poi il fato ha voluto che il derby finisse proprio dopo la partita con la Juventus ovvero quando l'Inter poteva ri-allungare.
E poi le energie, anche mentali, sono finite.
La finale della Coppa Italia io nemmeno l'ho guardata, aveva un senso giocarla solo se il Napoli fosse riuscito a tenerli sulla corda fino all'ultimo, invece ci sono arrivati nella tranquillità psicologica più totale e noi non siamo abituati a queste partite.

Insomma abbiamo fatto tanti errori da cui imparare, ma non abbiamo mai sbagliato in malafede e non ce n'è andata bene una.

Il futuro non è roseo ma fare catastrofismi non aiuta l'ambiente.

Ecco, immaginavo questa risposta. E' proprio questo il problema, accettare la realtà. Accettare la realtà significa adattarsi allo status attuale, mediocrizzarsi. E' questo l'errore. Noi in primis ma anche la società non deve accettare la realtà, ma deve guardare oltre, deve avere la voglia di ambire ad altro, anche se non puoi permettertelo attualmente, perché se non hai nemmeno la voglia, la determinazione di uscire da questa "realtà", rischi di farti trascinare dalla mediocrità e risucchiare in quel vortice di società che galleggiano tra annate buone/mediocri ad annate brutte. Insomma rischiamo seriamente di diventare una società normale, come tutte le altre, mentre il Milan non è una società come le altre. Questo concetto deve essere non chiaro ma di più, ai tifosi e alla società. Altrimenti non si va da nessuna parte. Ripeto, il problema non è il solo parco giocatori ma tutto ciò che gravita attorno al Milan in questo momento. Se non si esce da questa mentalità provinciale, non torneremo mai più ad avvicinarci ad essere quello che eravamo. Leggi ciò che hai scritto e dimmi se un tifoso del Milan può accettare simili parole.

"La finale della Coppa Italia io nemmeno l'ho guardata, aveva un senso giocarla solo se il Napoli fosse riuscito a tenerli sulla corda fino all'ultimo, invece ci sono arrivati nella tranquillità psicologica più totale e noi non siamo abituati a queste partite. "

Questo non è il MILAN.
 
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Ecco, immaginavo questa risposta. E' proprio questo il problema, accettare la realtà. Accettare la realtà significa adattarsi allo status attuale, mediocrizzarsi. E' questo l'errore. Noi in primis ma anche la società non deve accettare la realtà, ma deve guardare oltre, deve avere la voglia di ambire ad altro, anche se non puoi permettertelo attualmente, perché se non hai nemmeno la voglia, la determinazione di uscire da questa "realtà", rischi di farti trascinare dalla mediocrità e risucchiare in quel vortice di società che galleggiano tra annate buone/mediocri ad annate brutte. Insomma rischiamo seriamente di diventare una società normale, come tutte le altre, mentre il Milan non è una società come le altre. Questo concetto deve essere non chiaro ma di più, ai tifosi e alla società. Altrimenti non si va da nessuna parte. Ripeto, il problema non è il solo parco giocatori ma tutto ciò che gravita attorno al Milan in questo momento. Se non si esce da questa mentalità provinciale, non torneremo mai più ad avvicinarci ad essere quello che eravamo. Leggi ciò che hai scritto e dimmi se un tifoso del Milan può accettare simili parole.

"La finale della Coppa Italia io nemmeno l'ho guardata, aveva un senso giocarla solo se il Napoli fosse riuscito a tenerli sulla corda fino all'ultimo, invece ci sono arrivati nella tranquillità psicologica più totale e noi non siamo abituati a queste partite. "

Questo non è il MILAN.

Ti riscriverei le stesse identiche parole del mio post precedente. Puoi non essere d'accordo ma l'importante è che il messaggio sia arrivato.
La società lavorerà per far crescere il Milan, se non dovesse farcela cadranno delle teste, ma non si può cambiare tutta la rosa, la società e la dirigenza tutti gli anni. Si guarda a lungo termine.
Stagione 2018/19: obiettivo Europa League. Non ho dubbi. Giudicheremo a giugno 2019 se ci sarà spazio per crescere ancora.
 
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Non si tratta di accontentarsi. Il tifoso non si accontenta di certo. E non si accontenta nemmeno Gattuso.
Si tratta di accettare la realtà. Il Milan oggi è questo. E solo con il tempo, il lavoro, la fiducia dell'ambiente si può provare a riscostruire qualcosa.

La stagione non è stata soddisfacente? Vero.
Abbiamo ottenuto comunque il massimo per come si era messa? Verissimo!

Siamo partiti da giugno con i capricci di Donnarumma, a luglio dai preliminari imbastendo una squadra tutta nuova che l'allenatore non sapeva nemmeno come far giocare, l'infortunio di Conti, il licenziamento del preparatore, la situazione fisica imbarazzante, esonero di Montella, il gol di Brignoli (ce la siamo cercata ma se ci riprova 1000 volte non segna) che poteva dare un'altra mazzata psicologica all'ambiente e a Gattuso appena arrivato.
Col calma abbiamo ricostruito sudandoci la finale di Coppa Italia arrivando vicini all'Inter e non ci è andata neanche bene che la buonanima di Davide Astori è venuto a mancare il giorno del derby in un periodo dove i neroazzurri erano a pezzi e nemmeno si sapeva quando si sarebbe rigiocato sto derby. Anzi sì, lo recuperiamo appena il Milan esce dall'Europa League (W i calendari del calcio italiano). Cosa che non ci ha fatto giocare tranquilli nemmeno in Europa e poi il fato ha voluto che il derby finisse proprio dopo la partita con la Juventus ovvero quando l'Inter poteva ri-allungare.
E poi le energie, anche mentali, sono finite.
La finale della Coppa Italia io nemmeno l'ho guardata, aveva un senso giocarla solo se il Napoli fosse riuscito a tenerli sulla corda fino all'ultimo, invece ci sono arrivati nella tranquillità psicologica più totale e noi non siamo abituati a queste partite.

Insomma abbiamo fatto tanti errori da cui imparare, ma non abbiamo mai sbagliato in malafede e non ce n'è andata bene una.

Il futuro non è roseo ma fare catastrofismi non aiuta l'ambiente.

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