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Eppure l'Atletico ha ceduto Griezmann per 120 milioni, Hernandez per 80 e Rodri per 75.
I soldi per i giocatori forti ci sono eccome. Il problema è cedere i mediocri.
Dybala è un bel giocatore ma tatticamente limitato perché ti impone di giocare a due punte. Per la cifra che pretende la Juve è difficile piazzarlo, i top club vogliono giocatori duttili e adattabili a più sistemi di gioco.
D'altronde se Dybala non avesse questo difetto la Juve non lo cederebbe ma giocando col 433 non c'è spazio per lui.
Gli altri che la Juve ha sul mercato sono ultratrentenni fisicamente logori che guadagnano tanto, oppure Rugani che direi rientra nella categoria del sopravvalutati.
Hai ragione, il problema non è vendere o comprare i giocatori forti o che hanno fatto bene e quindi hanno mercato, ma vendere quelli che sono fuori dal progetto tecnico, che sono scarsi o che hanno fallito.
Il denominatore comune è per me uno solo, stipendi e cartellini troppo alti rispetto al reale valore del giocatore, anche se vuoi non in senso assoluto ma in relazione alla normale parabola che hanno tutti i calciatori nella loro carriera. Mi spiego meglio facendo un esempio. Un giocatore come Ozil valeva i 10 mln di stipendio quando la Germania ha vinto il mondiale, ma oggi pur restando immutato lo stipendio il giocatore non vale più quell'ingaggio.
Tornando a Laxalt, se guadagnasse in base al suo reale valore tecnico ovvero sotto il milione, non ci sarebbero grandi difficoltà a piazzarlo.
Come detto sopra la bravura della dirigenza per me non la si vede nel comprare il fuoriclasse, perché se dessero anche a me 400 mln per l'affare Ronaldo con alle spalle la Juve, sarei capace anch'io di acquistarlo, senza bisogno di Paratici.
La bravura della dirigenza che si occupa della parte tecnica si misura nel saper scegliere, evitando esempio fregature come quella di Laxalt e nel saper cedere.