Yonghong Li: 'Raccolti più soldi del previsto. Ritardi? Ecco perché'

patriots88

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Se l'iter delle autorizzazioni non è concluso per nessuno degli investitori, allora vuol dire che potenzialmente potrebbero essere negate a tutti gli investitori. Quindi il closing con la cordata di Yonghong Li è tutt'altro che certo.

Le autorizzazioni sono solo un rallentamento burocratico? Bene, significa che non ci sono più preoccupazioni per il closing e quindi si può rendere pubblica la lista degli investitori.

E' una coperta così corta che ovunque la tiri lascia scoperta qualche altra parte...

infatti ha detto che sono in attesa di approvazione e che in caso di ulteriori problemi questa volta è stato studiato un piano B.
 

goleador 70

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Ho letto l'intervista completa e consiglio di farlo a tutti

Ero praticamente certo che tutto andasse bene..adesso posso già sbocciare quasi
 

Henry

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Esclusiva Ansa: Yonghong Li, autentico deus ex machina dell'operazione che sta conducendo il Milan verso la Cina, parla dei retroscena dell'operazione: ''I ritardi del closing dipendono dalle nuove misure di controlli degli investimenti esteri annunciati dall'autorità regolatoria. I capitali raccolti sono superiori rispetto all'investimento preventivato. In ogni caso se stavolta l'autorizzazione non arriva in tempo abbiamo già pronto il piano B. Siamo fiduciosi nell'arrivo delle autorizzazioni per il 3 marzo, quindi non entriamo nel merito dei dettagli del piano B.
La nostra ambizione è continuare la storia di successi del Milan. I tifosi hanno fretta riguardo la cessione ma alla fine è giusto che l'attuale proprietà si giochi la possibilità di vincere la Supercoppa. Noi abbiamo aderito dando l'ok al pagamento di un premio in caso di vittoria. Vogliamo continuare la storia di successi del Milan e ci auguriamo che Berlusconi, da presidente onorario, possa alzare altri trofei. Berlusconi dietro a SES? E' una notizia priva di fondamento. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. Nella cordata sono presenti capitali di investitori cinesi e tutto è fatto secondo le leggi. Il nuovo CDA del Milan sarà composto da rappresentati degli investitori e da membri indipendenti'. L'acquisto del Milan a rate? Lo escludo. L'ipotesi non contemplata. La gestione sportiva del Milan sarà affidata del tutto al management ed al CDA. I nomi degli investitori? Non posso dire nulla a riguardo e non commento i nomi che sono stati fatti, fino ad oggi. Fininvest conosce la lista dei nomi, che verrà aggiornata in base alle autorizzazioni. Il mercato di gennaio sarà a zero e lo gestirà Galliani".

Ecco l'intervista integrale ritrascritta:

“Mi dispiace per i tifosi che giustamente hanno fretta che la cessione si concluda, ma in fondo è giusto che questa finale che è stata conquistata dall’attuale gestione, sia giocata da loro e speriamo che la vincano. Da parte nostra abbiamo deciso di dare il nostro contributo accettando la proposta del Milan di elargire un premio in caso di vittoria, dato che sarebbe un ulteriore stimolo per SES per tenere alta l’asticella. La nostra ambizione, infatti, è quella di continuare la storia di successi del Milan. E ci auguriamo che Silvio Berlusconi, da Presidente Onorario, possa in futuro alzare altri trofei”.

D: A che punto siamo? Perché il closing non è ancora stato firmato? Quali sono le autorizzazioni mancanti e quando verranno concesse?
R: In Cina ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all’approvazione dell’autorità cinese. Di recente l’autorità ha annunciato nuove misure di controllo riguardanti investimenti verso l'estero, e questo purtroppo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale novità fosse resa pubblica, come nel caso dell’acquisizione del Milan da parte di SES. Pertanto il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove normative, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione attualmente pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure.

D: Perché – in attesa delle autorizzazioni – non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati?
R: Perché non sarebbe stata autorizzata. La nuova regolamentazione limita l’acquisizione delle partecipazioni cinesi all’estero indipendentemente dalla loro grandezza. Ergo in questa fase a SES non è concesso detenere alcuna partecipazione nel Milan.

D: Come mai molti altri gruppi cinesi hanno realizzato investimenti nell’industria calcistica, in Italia oltre che in Gran Bretagna, senza incontrare le stesse difficoltà?
R: Sta parlando di operazioni che sono state chiuse prima dell’annuncio delle nuove misure di controllo.

D: Confermate che tutti i capitali per l’acquisizione della società sono già stati raccolti e sono nella disponibilità della cordata?
R:A dir la verità SES ha raccolto una quantità di capitali ben superiore rispetto all’importo da investire; tuttavia la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dalle norme locali. SES, inoltre, è impegnata anche nella continua rivalutazione e ottimizzazione della propria base di investitori, anche rispetto alle nuove normative previste dalle autorità cinesi.

D: Cosa succederebbe se le autorizzazioni venissero negate?
R: SES ha già individuato una struttura di investimento alternativa che risolverebbe il nodo rappresentato dalle nuove misure recentemente introdotte.

D: È vero, quindi, che si sta lavorando a un “piano B” con capitali/investitori europei? In questo caso come funzionerebbe? Sarebbero azionisti ponte che lascerebbero il posto a quelli cinesi dopo le autorizzazioni? Le tempistiche (3 marzo) cambierebbero?
R: In questa fase siamo fiduciosi che le autorizzazioni arriveranno in tempo per consentire il closing entro la data concordata con Fininvest, quindi preferiremmo non entrare in dettagli circa il Piano B, che, in ogni caso, è pienamente rispettoso del quadro normativo attualmente in vigore.

D: in questo caso, lei rimarrebbe azionista?
R: Personalmente sono totalmente impegnato nel costruire il futuro del Milan, e ciò è stato confermato di recente con il versamento della seconda caparra a Fininvest.

D: Da chi sono stati versati i 100mln dati in caparra? I capitali sono detenuti dai futuri azionisti di AC Milan?
R:Si, la seconda caparra è stata versata direttamente da una società interamente controllata da SES.

D: E’ vero che SES coprirà le perdite registrate dal Milan a partire da luglio?
R: Sì, gli accordi stipulati con Fininvest prevedono che le perdite registrate dal Milan a partire dal mese di luglio siano a carico di SES; questo, infatti, è uno dei principali motivi che giustificano gli obblighi di condivisione delle scelte che implicano delle spese da parte del Milan.

D: È plausibile che i restanti 320mln possano essere dilazionati in varie rate? Magari attraverso versamenti periodici da 100mln?
R: Questa possibilità non solo non è contemplata nell’accordo con Fininvest, ma non è neppure attualmente prevista dalle parti.

D: Qual è il motivo per cui la lista degli investitori non è ancora nota? Confermate i nomi degli investitori diffusi dagli organi di stampa nei giorni scorsi?
R: Purtroppo non possiamo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione del fatto che una disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l’ottenimento delle autorizzazioni che sono necessarie al completamento dell’operazione stessa. Inoltre, la stessa SES ha assunto obblighi di riservatezza nei confronti di molti degli investitori e l’impegno di alcuni di essi è subordinato all’ottenimento delle autorizzazioni governative. Quindi per tutti questi motivi siamo tenuti a comunicare la compagine definitiva non prima del closing. Ad ogni buon conto, nel rispetto degli accordi, abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l’elenco degli investitori e la controparte viene aggiornata costantemente sull’evoluzione della procedura di approvazione.

D: La cordata sembra essere costituita da istituti finanziari che di solito non acquistano società di calcio. Chi sono i veri acquirenti di AC Milan?
R: Non commentiamo le indiscrezioni riguardanti i nomi degli investitori. Comunque in generale, le istituzioni finanziarie cinesi sostengono attivamente gli investimenti locali all’estero e vale la pena di ricordare che SES è un fondo di investimento. Pertanto tutti gli investitori che partecipano al fondo hanno ben presente i fondamentali economici e quindi valutano la bontà dell’investimento sotto tutti i profili rilevanti.

D: SES è una holding detenuta da più soggetti. Come sarà distribuito il capitale tra gli azionisti? Quale sarà l’equilibrio di governance che potrà consentire una gestione efficace della squadra?
R: Come ho già detto, SES è un fondo e quindi come tale è gestito professionalmente dalla società di gestione. Il CDA del Milan, quindi, sarà composto da rappresentanti degli investitori e da membri indipendenti con l’unico scopo di garantire una gestione ottimale del Milan, al fine di ottenere i risultati migliori sia per gli investitori che per la squadra.

D: Qual è il suo track record professionale? Ha avuto interessi nella gestione di società nell’industria dello sport? Quali sono le sue competenze in merito?
R:Le mie competenze nel settore sportivo non sono così rilevanti. Ma ribadisco che la gestione della società sarà affidata al CDA e al management del Milan che è stato e continuerà ad essere composto dai migliori professionisti sul mercato.

D: Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che i capitali di SES appartengano in realtà a Silvio Berlusconi.
R: E' una notizia completamente infondata. Il riciclaggio di denaro è un crimine perseguito penalmente sia in Italia che in Cina. L’operazione riguardante il Milan è effettuata con capitali di investitori cinesi (se così non fosse, peraltro, non avremmo tutti i problemi di autorizzazioni che ci stanno rallentando) ed è totalmente conforme alle leggi locali e internazionali. SES rispetta pienamente Silvio Berlusconi nel ruolo di controparte di questa transazione.

D: Parliamo di mercato. Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista finanziario?
R: Il mercato invernale dovrà essere effettuato a saldo zero. Questa è stata la volontà congiunta sia di Fininvest che di SES.

D: Come si svolgerà la futura gestione del mercato dal punto di vista della governance? Chi deciderà?
R: Adriano Galliani gestirà il calciomercato invernale rispettando i parametri dell’accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES.

D: Perché il mercato non viene interamente gestito da Fininvest?
R: Come Le accenavo, gli oneri della gestione societaria resteranno a carico di SES dopo il closing, e quindi non possiamo non avere voce in capitolo su tutti i capitoli di spesa. D’altra parte, anche a prescindere da questo aspetto non irrilevante, ogni operazione eseguita durante il periodo intercorrente tra il preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan: questo sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. E' prassi comune, infatti, che in ogni M&A gli accordi contrattuali garantiscano al compratore un controllo su tutte le operazioni effettuate dal venditore tra la firma del preliminare e il closing

:facepalm:
La storiella delle autorizzazioni ha tutta l'aria di essere una volgare menzogna volta a scaricare su un agente esterno la responsabilità del proprio fallimento, approfittando della sacrosanta ignoranza del pubblico su un argomento così astruso, non mi sembra il caso di spendere altre parole su questo. Dico solo che ho impiegato anche una parte del tempo libero negli ultimi giorni per approfondire la materia a un livello superiore leggendo trattazioni di decine di pagine, visto che ero in grado di procurarmele, e francamente questo tizio è al livello di Berlusconi come "raccontaballe vittimista", mi auguro che sia all'altezza del suo predecessore anche per le vittorie, ma date le premesse ne dubito. Lui sostiene che è scoppiata questa improvvisa persecuzione ai danni dei legittimi ODIs in itinere, di cui lui sarebbe rimasto vittima incolpevole, cosa che non risulta a chi si occupa di questi temi, semmai si registra un maggiore zelo nel perseguire le frodi, specie nell'acquisto di servizi, IP, brevetti etc. frequentemente a prezzo assurdi e quindi fraudolenti, ma qui siamo nell'ambito dei flussi di conto corrente verso l'estero, non in conto capitale come per gli ODIs, e in un caso come questo la cui genuinità è solare, i soldi vanno a Finivest mica c'è il rischio prendano altre strade e che li usino per comprarsi le super-ville negli Hamptons a Long Island... Negli USA, infatti, si parla di difficoltà per gli investimenti puramente finanziari e per le operazioni "disinvolte" di conto corrente che prima erano tollerate, specie quelle inter-company dove i cinesi ne hanno fatte di ogni per la paura di una svalutazione dello yuan, ma quelli sono soldi che volano via senza contropartita per l'economia cinese: insomma, la stretta è sul piano pratico e dura ormai da 6/7 mesi (quindi anche Suning doveva esserne vittima), non esistono novità controriformistiche sul piano normativo e regolamentare sugli ODIs, anzi l'imperativo del "go global" è rimasto intatto, vogliono solo separare il grano dal loglio, ammesso che i controlli valutari possano essere efficaci a fermare fughe di capitali come queste. Voglio solo ricordare che non esiste notizia negli ultimi anni (e anche negli ultimi mesi, nelle ultime settimane), nella comunità internazionale degli esperti della materia delle M&A transnazionali di un caso di una acquisizione cinese che abbia mancato il closing per ragioni di impossibilità di esportare i capitali, questo sarebbe un caso unico e significherebbe che l'operazione è stata sabotata politicamente con misure vessatorie particolari, è bene che lo tengano a mente coloro che pensano al "governo cinese che compra il Milan", in passato poteva capitare al massimo che saltasse la firma del preliminare dopo promettenti trattative, che come potete capire è cosa molto diversa. Le regole sulle Upfront Expenses (la prima caparra si è detto che veniva dalla Cina) fanno escludere che le autorità mettano a repentaglio affari per cui addirittura sono stati pagati anticipi consistenti (affari che quindi sono stati già considerati positivamente - non sto qui a fare una pappardella sulle procedure delle spese preliminari), a prescindere se siano caparre in senso tecnico.
A prendere per buone le sue parole avrebbe "già raccolto i capitali", ma sotto quale forma (equity? debito?) non è dato sapere. Non esclude il piano B, cosa che lascerebbe intendere che si tratta di debito in gran parte (in Europa solo debito raccatterebbe). Comunque l'espressione "raccogliere capitali" significa, prendendo per buono il concetto di fondo di investimento, che questi soggetti hanno già sottoscritto il commitment. Possibile che non ci sia uno straccio di società quotata tra questi sottoscrittori? Si tratta d una transazione da notificare al mercato questa, anche se fatta attraverso una sussidiaria. Mistero. Intanto Thomson Reuters/China Venture informa che gli ODIs cinesi sono già arrivati a 160 US$ B nei primi tre trimestri del 2016 polverizzando ogni record, anche grazie alle liberalizzazioni in ambito regolatorio. Diciamo che nel'era della post verità è ancor più necessario verificare ogni affermazione dei personaggi pubblici per saggiarne la corrispondenza con la verità e spesso l'unico criterio a disposizione è la verosimiglianza. Alcune cose dette da Yong sono assai inverosimili, a essere buoni. Io mi baso non solo su testi normativi, ma anche sui commenti e i giudizi provenienti da esperti del ramo che lavorano in Cina e che pubblicano report in inglese, poi per carità il mondo è strano, e non si può essere sicuri di niente, però... io una scommessa forte la farei sul fatto che non ce la racconta giusta, almeno sul punto specifico del tipo di difficoltà che ha avuto.
 

Fedeshi

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No, non credo sia questo il problema data la sua risposta in merito:
D: Perché – in attesa delle autorizzazioni – non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati?
R: Perché non sarebbe stata autorizzata. La nuova regolamentazione limita l’acquisizione delle partecipazioni cinesi all’estero indipendentemente dalla loro grandezza. Ergo in questa fase a SES non è concesso detenere alcuna partecipazione nel Milan.

e qui:
D: Come mai molti altri gruppi cinesi hanno realizzato investimenti nell’industria calcistica, in Italia oltre che in Gran Bretagna, senza incontrare le stesse difficoltà?
R: Sta parlando di operazioni che sono state chiuse prima dell’annuncio delle nuove misure di controllo.

Quindi lui non ne fa una questione di soldi ma di tempistiche diverse. E qui viene smentito easy da questa partecipazione del IDG capital per il 20% del Lione, conclusasi proprio a dicembre.



Il problema è che se leggessi magari la risposta di Li invece di fare così, magari capiresti i dubbi, cito testualmente dalla prima pagina:
D: Perché – in attesa delle autorizzazioni – non è stata acquistata una partecipazione del Milan equivalente ai 200 milioni di Euro anticipati?
R: Perché non sarebbe stata autorizzata. La nuova regolamentazione limita l’acquisizione delle partecipazioni cinesi all’estero indipendentemente dalla loro grandezza. Ergo in questa fase a SES non è concesso detenere alcuna partecipazione nel Milan.

ergo non è questione di soldi, ma proprio non hanno autorizzazione attualmente ad investire nel Milan. Sicuro che lo hai letto?

Io non ci vedo nulla di strano,le tempistiche per un investimento da 100mln é diverso da uno di 1,5 mld,inoltre credo che il fondo che ha acquistato il Lione fosse già precostituito mentre SES é costituito ex-novo e quindi con tutto quel procedimento intermedio di scelta investitori e chiusura del fondo che con tutta probabilità si é chiuso tardi e quindi le autor.arriveranno appunto in ritardo.

Le operazioni a cui fà riferimento Li sono con tutta probabilità riferiti a quel acquisto di pacchetti di maggioranza in Club Europei e non al Lione che invece ha fatto l'iter con la normativa vigente ma che come ti ho scritto sopra é mooolto più veloce del nostro.

Noi abbiamo fatto richiesta per un esportazione pari a 1,5mld,queste non arrivano solo per una parte ma per tutto l'ammontare oppure niente,capisci quindi che il fondo che ha acquistato il Lione dato l'ammontare non esoso ci ha messo molto prima.
 

Henry

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Aggiungo sulla questione del fondo senza demonizzarla per carità, solo per chiarire.
Tecnicamente il sottoscrittore di un fondo di investimento di qualsiasi genere che a sua volta compra una società non è azionista della società medesima e non può esserne considerato il proprietario, la società di gestione esercita tutti i diritti dell'azionista senza ricevere istruzioni dai quotisti, questa è l'essenza del meccanismo. Yong non ha detto qual è la società di gestione, quello sarà il vero padrone di fronte ai tifosi, di sicuro questa forma di investimento non assicura quella stretta associazione "pubblicitaria" tra il nome del proprietario e il club che normalmente è la principale molla che porta ad acquistare una squadra di calcio, fatta eccezione di quelle che fanno profitti e che trovi quasi solo in Premier, sono curioso di vedere come si riesce a fare un'operazione di puro mercato su una società italiana, io se avessi soldi non la farei neppure per il Napoli che sul piano della pura razionalità economica è quella gestita meglio.
Infine, faccio un esempio sulla questione della trasparenza nei confronti del pubblico. Le disposizioni sulla trasparenza degli assetti azionari delle società quotate sono salde nell'imporre la disclosure di coloro che salgono sopra una certa soglia, ma come si risolvono i casi dubbi dove non abbiamo una semplice proprietà delle azioni o il pegno o l'usufrutto che sono situazioni che non danno problemi interpretativi?. Se le azioni sono intestate a una fiduciaria deve essere comunicato il nome del fiduciante (perché è in grado di dare istruzioni al fiduciario su come votare in assemblea), se si tratta di un trust il nome del beneficiario, (se quel tipo di trust gli consente di dare direttive al trustee), nel caso invece dei fondi di investimento di qualsiasi tipo è pacifico che a nessuno freghi minimamente chi sono i sottoscrittori, basta sapere chi sono i gestori del fondo, sono loro che hanno la responsabilità dell'azionista, i sottoscrittori del fondo sono solo creditori del fondo stesso, e al massimo - a seconda del regolamento del fondo - hanno il potere di decidere su quando fare un disinvestimento, cose così...
 
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Gente che dubita delle "autorizzazioni"? OMG, come minimo una menzogna così grande allo scoperto sarebbe smentita in 2 secondi dall'ente opportuno, vi pare?
 

robs91

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:facepalm:
La storiella delle autorizzazioni ha tutta l'aria di essere una volgare menzogna volta a scaricare su un agente esterno la responsabilità del proprio fallimento, approfittando della sacrosanta ignoranza del pubblico su un argomento così astruso, non mi sembra il caso di spendere altre parole su questo. Dico solo che ho impiegato anche una parte del tempo libero negli ultimi giorni per approfondire la materia a un livello superiore leggendo trattazioni di decine di pagine, visto che ero in grado di procurarmele, e francamente questo tizio è al livello di Berlusconi come "raccontaballe vittimista", mi auguro che sia all'altezza del suo predecessore anche per le vittorie, ma date le premesse ne dubito. Lui sostiene che è scoppiata questa improvvisa persecuzione ai danni dei legittimi ODIs in itinere, di cui lui sarebbe rimasto vittima incolpevole, cosa che non risulta a chi si occupa di questi temi, semmai si registra un maggiore zelo nel perseguire le frodi, specie nell'acquisto di servizi, IP, brevetti etc. frequentemente a prezzo assurdi e quindi fraudolenti, ma qui siamo nell'ambito dei flussi di conto corrente verso l'estero, non in conto capitale come per gli ODIs, e in un caso come questo la cui genuinità è solare, i soldi vanno a Finivest mica c'è il rischio prendano altre strade e che li usino per comprarsi le super-ville negli Hamptons a Long Island... Negli USA, infatti, si parla di difficoltà per gli investimenti puramente finanziari e per le operazioni "disinvolte" di conto corrente che prima erano tollerate, specie quelle inter-company dove i cinesi ne hanno fatte di ogni per la paura di una svalutazione dello yuan, ma quelli sono soldi che volano via senza contropartita per l'economia cinese: insomma, la stretta è sul piano pratico e dura ormai da 6/7 mesi (quindi anche Suning doveva esserne vittima), non esistono novità controriformistiche sul piano normativo e regolamentare sugli ODIs, anzi l'imperativo del "go global" è rimasto intatto, vogliono solo separare il grano dal loglio, ammesso che i controlli valutari possano essere efficaci a fermare fughe di capitali come queste. Voglio solo ricordare che non esiste notizia negli ultimi anni (e anche negli ultimi mesi, nelle ultime settimane), nella comunità internazionale degli esperti della materia delle M&A transnazionali di un caso di una acquisizione cinese che abbia mancato il closing per ragioni di impossibilità di esportare i capitali, questo sarebbe un caso unico e significherebbe che l'operazione è stata sabotata politicamente con misure vessatorie particolari, è bene che lo tengano a mente coloro che pensano al "governo cinese che compra il Milan", in passato poteva capitare al massimo che saltasse la firma del preliminare dopo promettenti trattative, che come potete capire è cosa molto diversa. Le regole sulle Upfront Expenses (la prima caparra si è detto che veniva dalla Cina) fanno escludere che le autorità mettano a repentaglio affari per cui addirittura sono stati pagati anticipi consistenti (affari che quindi sono stati già considerati positivamente - non sto qui a fare una pappardella sulle procedure delle spese preliminari), a prescindere se siano caparre in senso tecnico.
A prendere per buone le sue parole avrebbe "già raccolto i capitali", ma sotto quale forma (equity? debito?) non è dato sapere. Non esclude il piano B, cosa che lascerebbe intendere che si tratta di debito in gran parte (in Europa solo debito raccatterebbe). Comunque l'espressione "raccogliere capitali" significa, prendendo per buono il concetto di fondo di investimento, che questi soggetti hanno già sottoscritto il commitment. Possibile che non ci sia uno straccio di società quotata tra questi sottoscrittori? Si tratta d una transazione da notificare al mercato questa, anche se fatta attraverso una sussidiaria. Mistero. Intanto Thomson Reuters/China Venture informa che gli ODIs cinesi sono già arrivati a 160 US$ B nei primi tre trimestri del 2016 polverizzando ogni record, anche grazie alle liberalizzazioni in ambito regolatorio. Diciamo che nel'era della post verità è ancor più necessario verificare ogni affermazione dei personaggi pubblici per saggiarne la corrispondenza con la verità e spesso l'unico criterio a disposizione è la verosimiglianza. Alcune cose dette da Yong sono assai inverosimili, a essere buoni. Io mi baso non solo su testi normativi, ma anche sui commenti e i giudizi provenienti da esperti del ramo che lavorano in Cina e che pubblicano report in inglese, poi per carità il mondo è strano, e non si può essere sicuri di niente, però... io una scommessa forte la farei sul fatto che non ce la racconta giusta, almeno sul punto specifico del tipo di difficoltà che ha avuto.
Mi sa che questo Yonghong Li sia un clone di quel pagliaccio di Mr Bee.
 

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Io non ci vedo nulla di strano,le tempistiche per un investimento da 100mln é diverso da uno di 1,5 mld,inoltre credo che il fondo che ha acquistato il Lione fosse già precostituito mentre SES é costituito ex-novo e quindi con tutto quel procedimento intermedio di scelta investitori e chiusura del fondo che con tutta probabilità si é chiuso tardi e quindi le autor.arriveranno appunto in ritardo.

Le operazioni a cui fà riferimento Li sono con tutta probabilità riferiti a quel acquisto di pacchetti di maggioranza in Club Europei e non al Lione che invece ha fatto l'iter con la normativa vigente ma che come ti ho scritto sopra é mooolto più veloce del nostro.

Noi abbiamo fatto richiesta per un esportazione pari a 1,5mld,queste non arrivano solo per una parte ma per tutto l'ammontare oppure niente,capisci quindi che il fondo che ha acquistato il Lione dato l'ammontare non esoso ci ha messo molto prima.

Ma infatti è tutto chiaro

Solo chi non lo accetta o vede solo il marcio non ci arriva
 

Henry

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"Perché non sarebbe stata autorizzata. La nuova regolamentazione limita l’acquisizione delle partecipazioni cinesi all’estero indipendentemente dalla loro grandezza"

Non mi ero soffermato sul tenore letterale del discorso, che è veramente scandaloso. Quale nuova regolamentazione? Balle colossali, sono stato anche troppo buono nel post di prima. Una vergogna. Non esiste nulla di cui ciancia questo figuro. Giuridicamente hanno detto di avere fatto uno SPA e quindi l'acquisizione è già fatta. Va solo eseguita...
 
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