Credo che l'unica speranza di cambiamento radicale passi solo attraverso un disastro sportivo ed economico.
E' più facile vendere una squadra del blasone del Milan ridotta in macerie, che sana e vincente.
Chi vende deve essere costretto a vendere per evitare ulteriori perdite di valore, chi compra deve vedere margini di miglioramento economico/sportivo tali da giustificare l'investimento.
Purtroppo dopo il cinese siamo finiti nelle mani di chi non vede nel Milan una propria vetrina - per la quale si è disposti a spendere senza badare troppo al ritorno econonico - ma solo uno strumento per fare tanti soldi, ed ha avuto la fortuna che il primo giro di giostra gli è andato egregiamente essendo riuscito a risanare il Milan sotto il profilo economico e sportivo e a cederlo ad un incapace che lo sta demolendo, preparando involontariamente il terreno per un secondo giro di giostra, magari con lo stadio a patrimonio.
Insomma: disastro sportivo ed economico alle porte, ritorno di Elliot, nuovo giro.
Per uscire dal loop temo che non resti che sperare che le cose vadano così male da consigliare ad Elliot di scendere dalla giostra e di cedere definitivamente il Milan ad una proprietà degna del blasone e del seguito che il Milan ha nel mondo.