Sui giovani vedo sempre un'impostrazione completamente sbagliata: la crescita non ü MAI lineare, ad esclusione forse dei fenomeni tipo Mbappe.
Nel calcio (come nella vita) la crescita passa da alti e soprattutto BASSI, da delusioni e sconfitte, da momenti come quello che sta vivendo Tonali adesso... è passando questi momenti e rialzandosi che si cresce.
L'impostazione è proprio totalmente sbagliata. Non parzialmente, proprio totalmente sbagliata nei confronti dei giovani.
Tonali deve vivere quello che sta vivendo adesso, come ha fatto Calabria e come hanno fatto tanti altri. E' cosi. Chiaro che è la grande sfida per lui, è lui che deve farcela. Ci puo riuscire come no. Ma l'atteggiamento di dire "fa schifo" è, ripeto, TOTALMENTE SBAGLIATO con un giovane di 20 anni.
Se io avessi avuto il medesimo atteggiamento verso i collaboratori che ho avuto in tanti anni, per non parlare dei tanti stagisti che ho assunto, sarei ancora a lavorare da solo in garage. Invece alcuni di questi oggi sono dirigenti in altre aziende e guadagnano anche piu di me. Io ho fatto il mio, niente piu, loro hanno fatto il resto. Ma se avessi avuto l'atteggiamento di dire "fa schifo" non saremmo andati da nessuna parte, ne io, ne la mia azienda ne soprattutto nessuno di questi ragazzi.
Naturalmente se Tonali (o Leao o Brahim o Dalot, il discorso vale per tutti loro) non dimostrassero di sapersi rialzare, allora si ci sta di essere cinici e dire adios. Ma bisogna accettare di principio che nel percorso di crescita di un giovane ci siano periodi difficili e cadute, altrimenti ragazzi vi meritate Marione e Meite.