Il 70% degli italiani sono abbastanza convinto che quando legge che paghiamo il 40% e rotti di tasse, sia davvero convinto di pagare tutte queste tasse.
L'ignoranza è dilagante.
Le persone normali pagano mai oltre il 27%, nei primi scaglioni molto molto meno.
Non hanno ancora capito che una flat tax al 15% distruggerebbe le persone normali che non avranno più nemmeno i pochi servizi che oggi hanno, ma renderebbe i benestanti ancora più benestanti e i ricchi potrebbero cacare e pulirsi con la banconota da 500 euro.
Roba da Argentina o sti paeselli, maledetti circonvenzionatori di incapaci come Salvini ci distruggeranno.
Come ho detto, la Meloni mi pare un pò più sveglia, e credo si renderà conto non sia realizzabile.
Purtroppo viene scambiata l'irpef che è l'imposta diretta, ovvero quella che paghiamo sulla base del nostro reddito con il concetto generale di tasse.
Il problema in Italia solo le tasse occulte, indirette, che paghiamo per qualsiasi servizio. Sono quelle che fanno alzare l'effetto psicologico e concreto di quanto versiamo alle casse statale. E quelle non vengono azzerate da una flat tax.
Di per sé l'IRPEF ha degli scaglioni abbastanza equi per due effetti. In primis il gioco degli scaglioni (pago l'aliquota per scaglioni fino a raggiungere quella di riferimento su cui pago la mia aliquota più alta, ma solo sul delta tra il mio imponibile fiscale e il valore minimo del mio scaglione), in secundis per l'effetto delle cosiddette detrazioni da lavoro dipendente (esistono anche da lavoro autonomo, se pur più basse).
In particolare le detrazioni scontano di non poco l'imposta che andremmo a pagare. Per questo motivo un reddito in Italia di Euro 25.000 (che in realtà è ufficialmente persino più alto del reddito medio dichiarato in italia) paga già attualmente un'aliquota media di circa il 15%.
Capiamo quindi che una flat tax (così come viene immaginata al momento) produce benefici ai redditi più alti ed azzerati ai redditi bassi e mediobassi.
Io sarei, piuttosto, per un sistema di deducibilità e detraibilità più forte per determinati oneri che le famiglie devono sostenere (un esempio banale, ad esempio ad oggi i libri scolastici e/o universitari non sono detrabili).