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ti spiego in breve cosa e ' successo. La California, stato con governatore democratico, ha legiferato in tal senso. La California ha i migliori ospedali degli Stati Uniti e una popolazione di 40 milioni di abitanti, per tanto le multinazionali per continuare a vendere software in California hanno dovuto fare l'update, che per estensione e' stato pushato ai sistemi negli altri 49 stati e, infine, nel resto del mondo. Ho seguito personalmente il progetto (lavoravo per un'azienda americana).
Inoltre, quando dico il concetto tradizionale di genere e' ampiamente superato, forse non ci stiamo capendo bene. Rileggete quello che ho scritto, non ho espresso un parere personale. Vi sto solo dicendo qual e' la fotografia delle cose oggi, nel 2021, portando un esempio pratico, dal mondo business, di un cambiamento che e' gia' consolidato da almeno 3 anni ormai, per lo meno per quanto riguarda il mercato USA. Appena la UE si esprimera' in modo simile, sara' obbligatorio poi anche in Europa.
Infine, il mio parere personale. Semplicemente sono indifferente a tutta la faccenda, non mi interessa. A me sta bene che il mio documento di identita', la mia patente e i miei dati personali su qualsiasi software (banca, ospedale ecc) mostrino il genere nel quale mi identifico, che per me coincide con il mio sesso biologico.
No no, ho letto bene quello che hai scritto.
Tu hai descritto molto chiaramente che è preferibile certificare le caratteristiche di un individuo sulla base di leggi ed ideologie politiche e/o di produzione di software "inclusivo". Molto bene, la demoCalifornia comanda ed il mondo ubbidisce. Una terra di persone integerrime, altro che i monaci tibetani.
Quando si dice che gli interessi passano avanti a qualsiasi altra cosa, come nel caso della pandemia, si intende proprio questa roba, che poi ognuno è libero di ritenere giusta o sbagliata. Io credo che, con tutti i problemi che ci sono al mondo, avvitarsi su queste stupidaggini sia deleterio. E siccome vengono alimentate a dismisura da chi sappiamo bene, poi pensare male diventa persino troppo facile, eh.
Se non si cerca di arginare questo delirio, verremo travolti.
È proprio perché non hai mai perso quel minuto di tempo per capire le definizioni che stai mescolando due cose diverse e soprattutto ti stai perdendo un pezzo non irrilevante di quella che è la realtà dei fatti.
Parti dall'assunto erroneo che gli esseri umani possano essere solo maschi o femmine, ma circa l'1,6% della popolazione nasce con caratteri sessuali misti o che non rientrano nelle tipiche nozioni binarie proprio dal punto di vista biologico. Si tratta di variazioni fisiche che possono riguardare i genitali, le gonadi, i marker genetici, gli ormoni, i cromosomi o l'aspetto somatico.
In altre parole, prima ancora di scomodare il genere e i transessuali, siamo già di fronte a un numero non trascurabile di persone che nasce senza essere maschio o femmina, o essendo un po' tutti e due, o essendo l'uno con alcune forti caratteristiche dell'altro. Per fare un esempio di cui si è molto discusso, pensa al caso della mezzofondista sudafricana Caster Semenya.
Se poi spostiamo la questione sul piano dell'identità di genere, lì si apre un vaso di pandora. In ogni caso, non penso serva una laurea in sociologia per capire che vestirsi in giacca a cravatta, piuttosto che indossare i tacchi e il rossetto è la manifestazione di un costrutto sociale che di per sé non c'entra niente con la biologia soggiacente all'essere maschio o femmina. Perciò se uno fa lo sforzo di capire che l'identità di genere (come quasi tutte le norme sociali e culturali, del resto) non è un concetto universale e immutabile, risulta abbastanza facile accettare l'idea che ci sia anche chi non vi si conforma, senza tacciarlo di essere un "deviante" o peggio.
Perdonami.
Senza volere male a nessuno, mi chiedo come è possibile che l'1.6% di popolazione sia in grado di condizionare così pesantemente il restante.
Atteniamoci ai fatti. Una volta una percentuale così irrisoria si adeguava. Se prima c'era bigottismo e le persone venivano additate, adesso non è più così e tutti sono sufficientemente protetti, esistono leggi che riguardano l'individuo in ogni sua possibile sfaccettatura. Casi di discriminazione sono già ampiamente previsti dalle leggi, a parte i talebani che i progressisti latranti si guardano bene dal combattere. Obiettivamente non mi pare di vedere tutta questa incredibile limitazione per queste persone, anzi, forse il mondo dello spettacolo ultimamente apre frontiere appetibili e che assicurano un tenore di vita che io mai vedrò. Ma pensa te.
Tu dimmi solo qual'è, secondo te, la soglia percentuale per la quale un insieme di persone è degno di passare dallo status di insolito/inconsueto/straordinario/diverso allo status di insieme da tutelare con una attenzione di vari ordini di grandezza superiore alla banale carne da macello della maggioranza (ho usato volutamente termini non negativi, N.D.R.).
Perché se questa soglia non esiste, allora chiunque si può inventare una ragione qualsiasi e pretendere che tutto il resto del mondo ruoti intorno a lui. Qui si corre il rischio di sovvertire tutto, dal dizionario, al modo di parlare con una persona, ai reparti di abbigliamento dei supermercati, a tutto insomma, per stare dietro a questa visione a mio parere folle.
Spiace ma è così, eh.