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Tutto giusto, ma la cosa va fatta sia in un senso che nell'altro.Ovviamente è così. Altrettanto ovvio dovrebbe essere il fatto che per superare una teoria elaborata con metodo scientifico si debba elaborare una teoria alternativa con lo stesso metodo scientifico.
Il dato osservazionale, di per sé, non dice nulla in merito all’esistenza di un nesso causale. Se un tizio beve un bicchiere d’acqua e dopo dieci minuti ha una dissezione aortica, si può sostenere che l’acqua possa causare una dissezione aortica? Se io prendo un gruppo di 1000 ragazzi tra i 15 e i 20 anni, dico loro di scaccolarsi due volte al giorno per sei mesi, posso dire che lo scaccolarsi due volte al giorno sia utile nella prevenzione dell’Alzheimer perché nel periodo di osservazione nel quale si sono scaccolati due volte al giorno nessuno di loro si è ammalato di Alzheimer? Penso che sia inutile ti dia io la risposta ma, se si assume l’atteggiamento anti-scientifico che usano alcuni, allora si può anche sostenere che l’acqua possa causare una dissezione aortica perché, per la legge dei grandi numeri, è certo che ci siano migliaia di persone che hanno avuto una dissezione aortica dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua e, in fondo, la scienza è sempre falsificabile e che ne sappiamo noi se fra trent’anni viene fuori che l’acqua effettivamente può causare una dissezione aortica? Smettiamo di bere su queste basi?
Oppure, sempre per la legge dei grandi numeri, è certo ci siano milioni di persone che si scaccolano due volte al giorno e non si ammalano di Alzheimer. Che ne sappiamo noi se fra trent’anni viene fuori che effettivamente lo scaccolarsi due volte al giorno non fa ammalare di Alzheimer? Ci scaccoliamo tutti due volte al giorno su queste basi?
Tutto questo per dire che l’accertamento del nesso causale è una cosa seria, che deve inevitabilmente essere valutata sulla base delle conoscenze scientifiche attuali e che non può essere affrontato con un approccio un tanto al chilo.
Nel caso dei vaccini è certo che possano causare eventi avversi, invalidanti o fatali: è così certo che c’è una nutrita legislazione che prevede risarcimenti per danni da vaccinazioni obbligatorie e ci sono sentenze della Corte costituzione che hanno dichiarato costituzionalmente illegittima la mancata previsione di risarcimenti anche per le vaccinazioni non obbligatorie ma fortemente raccomandate e/o oggetto di campagne mediatiche per incentivarle.
In presenza di un dato osservazionale che ci mostra un effetto avverso in un arco temporale successivo prossimo alla vaccinazione è doveroso indagare sull’esistenza di un nesso causale. Darne per scontata l’esistenza per motivi ideologici è, a mio parere, un atteggiamento da casalinga di Voghera.
Se si derubrica come antiscientifico il dare la colpa ai vaccini per le patologie che stanno insorgendo, va fatto allo stesso modo nei confronti del COVID e del sensazionalismo creato attorno ad esso, e ai metodi di misura del tutto fasulli (vedasi i morti da COVID invalidati dall'Avvocatura dello Stato e dichiarati fasulli persino da Bassetti) e del vaccino stesso e dei suoi effetti miracolosi che MAI si sono realmente verificati.
Perché, perdonami, ma di teorie suffragate da metodo scientifico non se ne sono viste nemmeno dall'altra parte.