C'è dell'assurdo in tutto questo.
Io comprendo la voglia di volere vedere la propria rosa migliorata(con 350M sarebbe più semplice), di voler competere con Real, Barcellona, Liverpool ecc. come un tempo, di voler vedere belle sfide tra grandi campioni ecc., ma rendiamoci conto del fatto che ci stiamo adagiando su una competizione nata esclusivamente per ragioni economiche da un'iniziativa che ha coinvolto, tra gli altri, Andrea Agnelli, che fino a ieri era la bestia di satana per tutti i milanisti mentre oggi è diventato santo.
È surreale. Io non credo a un'esclusione dai campionati domestici perché ci perderebbero più loro che i 12 club della Siperlega, credo sia solo una minaccia bella e buona e che alla fine si arriverà ad un compromesso tra Superlega e UEFA/FIFA che accontenterà un po' tutti.
Dovessero escludere davvero le squadre dai campionati nazionali sarebbe davvero la morte, non del calcio, ma della sua storia, non nascondiamoci dietro un dito perché fa comodo ai milanisti. Da milanista io voglio tornare a sentire l'inno della Champions, voglio tornare a vivere le emozioni di una volta e vincere una competizione che ha fascino e storia perché impregnata di notti emozionanti, sfide epocali e tanta nostalgia, non mi interessa competere in un campionato nato come fosse il trofeo Birra Moretti dei ricchi(perché è quello il presupposto, non la storia, altrimenti avrebbero dovuto esserci Ajax, Porto ecc, non Tottenham, Arsenal e compagnia).
Avere una squadra di top player acquistati grazie a un budget dovuto alla partecipazione a una lega farlocca non mi esalta affatto.
La UEFA è mafia, poco ma sicuro, e non dovrebbe fare la parte dell'agnellino o del supereroe, ma se il problema era questo, perché le squadre non si sono riunite per far cambiare la UEFA e basta? Le scelte andrebbero fatte nell'interesse del calcio, delle società che lo rendono tale(piccole e grandi) e non nell'interesse economico di pochi club.
Io non sono uno di quei "tifosi" che arriva a dire "non tiferò più Milan" perché sarebbe come dire "non amerò più la mia compagna", non è una cosa controllabile, io tiferò Milan anche se dovesse fare solo un match all'anno contro l'Avellino, ho il sangue rosso e nero, però ho tutto il diritto di dire e pensare che questa storia della Superlega non sia motivo di orgoglio per il club che amo.
Posso capire gli juventini, senza storia, ossessionati dal vincere qualcosa in Europa, ma noi che siamo cresciuti con le vittorie europee del nostro club dovremmo renderci conto che la storia non va uccisa così.