Non abbiamo italiani, ma in generale abbiamo una squadra di "bravi ragazzi". Non so come spiegarlo, ma loro mi sembrano avere più figli di buona donna in squadra, e anche i più tranquilloni vengono contagiati. Lo stesso turco da noi sembrava perennemente depresso, ora gioca col sangue agli occhi.
Finchè le cose sono andate bene, questa nostra leggerezza è stata un punto di forza, ma a volte si trasforma in debolezza.
Tutto questo premesso che se giochi con Kjaer e Thiaw che difendono a centrocampo sui loro attaccanti puoi avere anche la tigre Arkan in squadra e perdi lo stesso...
Il problema non sono i giocatori, ma l'ambiente decaduto nel Milan. Una sorta di virus sconosciuto che prende tutti indiscriminatamente.
Io credo che ci siamo trasformati da club possente e cosciente delle proprie possibilità, in una squadra affetta da buonismo e paura di far male all'avversario. Sembra che durante la partita sia proibito anche tentare di mettere agonismo danneggiando l'avversario, uno da rispettare come il tuo padrone. Altrimenti poi la società ti punisce, eh, ti sei comportato male.
Sì, una specie di lassismo autorizzato.
Non è possibile che da noi arrivano giocatori che si cagano addosso e inciampicano sul pallone, autentici smidollati senza spina dorsale, che poi se ne vanno e cominciano a fare bene. Addirittura qualcuno come il turco nel derby, diventa un guerrigliero falloso e un cecchino implacabile dal dischetto.
Ovviamente li bolliamo come scarsoni e anche se dimostrano diversamente, noi per orgoglio continuiamo a definirli bidoni.
Calhanoglu, Paquetà, etc etc. Magari CDK is coming. Pobega stava facendo bene al Torino, adesso scommetto che farebbe la figura del dilettante.
E' proprio l'ambiente che secondo me è degradato.