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Donald Trump ha firmato un documento di Strategia di sicurezza nazionale di 33 pagine.
Tra gli obiettivi la fine della guerra in Ucraina, la stabilità strategica con la Russia e il mantenimento di un rapporto economico vantaggioso con la Cina.
Donald Trump vuole mantenere una maggiore presenza miliare statunitense nell’emisfero occidentale per combattere le migrazioni, il narcotraffico e l’ascesa di potenze rivali nella regione, ma si chiede se certi paesi europei potranno ancora essere considerati alleati tra qualche anno.
Il documento messo online sul sito della Casa Bianca dice che "funzionari americani si sono abituati a pensare ai problemi europei in termini di insufficiente spesa militare e stagnazione economica. È in parte vero, ma i veri problemi dell’Europa sono più profondi. Il suo declino economico è eclissato dalla reale e stridente prospettiva di cancellazione della civiltà".
Feroce stilettata anche a Macron e Von Der Lyen, non menzionati ma sicuramente sottintesi:
"L’amministrazione Trump si trova in disaccordo con i funzionari europei che mantengono aspettative irrealistiche per la guerra, arroccati in governi instabili di minoranza, molti dei quali calpestano i principi basilari della democrazia per sopprimere l’opposizione. Una ampia maggioranza in Europa vuole la pace, ma questo desiderio non si traduce in politica in gran parte per via del sovvertimento dei processi democratici da parte di questi governi.
Nel lungo periodo, è più che plausibile che nel corso di un paio di decenni al massimo, alcuni membri della Nato diventeranno per la maggioranza non europei. Perciò si pone la domanda se vedranno il proprio posto nel mondo o la propria alleanza con gli Stati Uniti allo stesso modo di coloro che firmarono il Trattato della Nato,"
"Le questioni più ampie che affronta l’Europa includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transazionali che minano le libertà politiche e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e creando conflitti, la censura delle libertà di espressione e la soppressione della opposizione politica, facendo crollare le nascite, con la perdita di identità nazionale e sicurezza in sé"
"Non possiamo permetterci di mettere da parte l’Europa... sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia. Il nostro obiettivo dovrebbe essere aiutare l’Europa a correggere la sua attuale traiettoria"
Tuttavia, secondo Reuters la stessa amministrazione fa capire di volersi svincolare dalla NATO entro il 2026.
Tra gli obiettivi la fine della guerra in Ucraina, la stabilità strategica con la Russia e il mantenimento di un rapporto economico vantaggioso con la Cina.
Donald Trump vuole mantenere una maggiore presenza miliare statunitense nell’emisfero occidentale per combattere le migrazioni, il narcotraffico e l’ascesa di potenze rivali nella regione, ma si chiede se certi paesi europei potranno ancora essere considerati alleati tra qualche anno.
Il documento messo online sul sito della Casa Bianca dice che "funzionari americani si sono abituati a pensare ai problemi europei in termini di insufficiente spesa militare e stagnazione economica. È in parte vero, ma i veri problemi dell’Europa sono più profondi. Il suo declino economico è eclissato dalla reale e stridente prospettiva di cancellazione della civiltà".
Feroce stilettata anche a Macron e Von Der Lyen, non menzionati ma sicuramente sottintesi:
"L’amministrazione Trump si trova in disaccordo con i funzionari europei che mantengono aspettative irrealistiche per la guerra, arroccati in governi instabili di minoranza, molti dei quali calpestano i principi basilari della democrazia per sopprimere l’opposizione. Una ampia maggioranza in Europa vuole la pace, ma questo desiderio non si traduce in politica in gran parte per via del sovvertimento dei processi democratici da parte di questi governi.
Nel lungo periodo, è più che plausibile che nel corso di un paio di decenni al massimo, alcuni membri della Nato diventeranno per la maggioranza non europei. Perciò si pone la domanda se vedranno il proprio posto nel mondo o la propria alleanza con gli Stati Uniti allo stesso modo di coloro che firmarono il Trattato della Nato,"
"Le questioni più ampie che affronta l’Europa includono le attività dell’Unione europea e di altri organismi transazionali che minano le libertà politiche e la sovranità, le politiche migratorie che stanno trasformando il continente e creando conflitti, la censura delle libertà di espressione e la soppressione della opposizione politica, facendo crollare le nascite, con la perdita di identità nazionale e sicurezza in sé"
"Non possiamo permetterci di mettere da parte l’Europa... sarebbe controproducente per gli obiettivi di questa strategia. Il nostro obiettivo dovrebbe essere aiutare l’Europa a correggere la sua attuale traiettoria"
Tuttavia, secondo Reuters la stessa amministrazione fa capire di volersi svincolare dalla NATO entro il 2026.