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Repubblica: Traorè ieri ha segnato il suo secondo gol in cinque giorni, il primo in A. La pulizia tecnica di un gesto in apparenza semplice — il destro liftato sul secondo palo è una raffinatezza — esaurisce la retorica sul 19enne della Costa d’Avorio, che raggiunse l’Italia a 11 anni su un barcone e fu introdotto da un falso agente col cognome di Cissé. Nel Paese d’origine il Gladiator Fc di Attecoubé, il club del sobborgo di Abidjan in cui Chaka mosse i primi passi da calciatore, ne rivendica il battesimo, mentre nella sontuosa Coppa d’Africa al via il 13 gennaio proprio in Costa d’Avorio la nazionale allenata dal ct francese Gasset si gusta i titolari Kessié, Fofana, Haller, Pepe, ma si coccola i talenti: Traoré, in teoria selezionabile per l’Italia dopo apposita burocrazia, nel marzo scorso ha scelto di debuttare con l’Under 23 ivoriana contro l’Uzbekistan.